Un uomo di 64 anni, residente a Cori, è stato denunciato dai carabinieri nella notte scorsa per aver segnalato falsamente un’aggressione. La chiamata al 112 ha mobilitato i militari, che dopo le verifiche sul posto hanno scoperto l’inesattezza della denuncia. L’episodio evidenzia l’impatto delle segnalazioni sul sistema di emergenza e le conseguenze legali legate alle false denunce.
Intervento dei carabinieri a cori dopo una chiamata urgente
La notte tra il 24 e il 25 aprile 2025, i carabinieri della stazione di Bassiano hanno ricevuto una chiamata al numero unico 112 da un uomo che affermava di essere stato aggredito poco prima nella zona di Cori. La segnalazione ha richiesto un intervento immediato dei militari, allarmati dal possibile pericolo per l’incolumità della persona e della comunità . Le forze dell’ordine si sono recate sul posto con diverse pattuglie per garantire sicurezza e verificare quanto denunciato.
Accertamenti sul luogo e conferma della mancanza di reato
Arrivati a Cori, i carabinieri hanno eseguito una serie di controlli e verifiche per ricostruire l’accaduto. Hanno ascoltato testimoni, esaminato l’area indicata e cercato segni di un’eventuale violenza o scontro fisico. Dopo alcune ore di indagini, non è emerso alcun elemento a sostegno della versione fornita dall’uomo. La situazione è stata quindi definita infondata e priva di riscontri.
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Denuncia per procurato allarme e implicazioni legali
A seguito dell’accertamento dell’inesattezza della segnalazione, l’uomo di 64 anni è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria con l’accusa di procurato allarme. Il reato consiste nel provocare un falso allarme, mettendo in moto risorse delle forze dell’ordine inutilmente e causando potenziali disagi per la collettività . Le forze dell’ordine sottolineano l’importanza di un uso responsabile dei numeri di emergenza per non compromettere l’efficacia degli interventi reali.