La via Garipoli, strada principale di accesso a Taormina, è rimasta chiusa al traffico per settimane a causa di un intervento delicato di sicurezza. Il costone roccioso a monte Ziretto, sul versante meridionale della zona, ha richiesto una demolizione controllata per evitare crolli pericolosi. Questo intervento rientra nei lavori della nuova linea ferroviaria ad alta capacità tra Messina e Catania, precisamente lungo la tratta Fiumefreddo-Taormina.
Il contesto e le caratteristiche del costone roccioso demolito
I blocchi rocciosi interessati si trovano a circa 160 metri sul livello del mare e appartengono a una formazione calcarea che si sviluppa su monte Ziretto. L’area è nota per la sua fragilità e per il rischio frana, specie nei punti a picco sulla via Garipoli. I due massi coinvolti nella demolizione hanno un volume complessivo che sfiora i 3.050 metri cubi e un peso stimato superiore alle 8.200 tonnellate. Le dimensioni e la posizione, su un versante considerato instabile, hanno reso essenziale un intervento tecnico mirato e sicuro.
La scelta della demolizione controllata con esplosivo nasce dall’esigenza di eliminare senza creare danni ulteriori un pericolo concreto sulla strada d’accesso alla città. La natura calcarea della roccia ha influito sul metodo scelto per la frantumazione, garantendo che i detriti cadessero in modo contenuto e gestito, evitando rischi per le abitazioni sottostanti e per chi, di solito, attraversa quella zona.
Leggi anche:
Coordinamento delle operazioni e misure di sicurezza adottate
L’intervento è stato gestito sotto la supervisione del commissario della Protezione Civile Sicilia, Salvo Cocina. La Protezione Civile ha istituito un Centro operativo avanzato nel parcheggio Lumbi, allestito dal Consorzio Messina-Catania, appositamente per coordinare tutte le fasi dei lavori. Questo centro ha garantito un monitoraggio costante delle condizioni durante l’evento della demolizione.
Per effetto della potenziale pericolosità dell’intervento, si è reso necessario evacuare temporaneamente alcune abitazioni situate nella zona sottostante il costone roccioso. Questa misura ha evitato qualsiasi rischio diretto per gli abitanti e ha permesso agli artificieri di lavorare in condizioni di massima sicurezza. La zona è rimasta sotto controllo stretto da parte delle autorità per tutta la durata delle operazioni.
Impatto sul traffico e limitazioni alla viabilità stradale
Il rischio derivante dalla possibile caduta di massi ha portato alla chiusura prolungata di via Garipoli, l’arteria principale che collega Taormina. La sospensione della circolazione ha coinvolto anche l’autostrada A18 nel tratto fra il casello di Calcarone e il casello di Spisone . Questa deviazione temporanea ha causato disagi per gli automobilisti e pendolari, ma si è dimostrata indispensabile per scongiurare incidenti.
Durante la mattinata dell’intervento, l’assenza di traffico ha consentito agli artificieri di procedere senza rischi aggiuntivi. Una volta garantita la stabilità del versante roccioso, le autorità hanno potuto riaprire le strade e monitorare costantemente la situazione, evitando il ripresentarsi di condizioni simili. Le operazioni sono state seguite da vicino anche dagli enti che si occupano della sicurezza della rete ferroviaria ad alta capacità.
Rilevanza dei lavori ferroviari e tutela del territorio di taormina
L’intervento rientra in un progetto più ampio di ammodernamento e raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania. La tratta Fiumefreddo-Taormina rappresenta un segmento chiave per collegare meglio la Sicilia orientale con collegamenti più veloci. Tuttavia i lavori devono fare i conti con le caratteristiche geologiche del territorio, spesso impervio e soggetto a smottamenti.
La sicurezza delle infrastrutture viarie e ferroviarie viene garantita non solo attraverso lavori di costruzione ma anche con interventi di manutenzione mirati, come questo effettuato sulle rocce instabili. Taormina, città di interesse turistico, non può permettersi chiusure prolungate o pericoli che compromettano l’accessibilità. Per questo motivo le autorità hanno adottato una pianificazione che contempera sviluppo infrastrutturale e protezione del territorio.
La demolizione controllata di questi due blocchi rappresenta un passo verso il miglioramento dei collegamenti e allo stesso tempo la gestione di un rischio concreto che avrebbe potuto causare danni irreparabili alle vie di accesso e agli abitanti della zona. L’intervento porta con sè un esempio di come opere pubbliche importanti debbano convivere con condizioni ambientali delicate.