Demi Moore, 62 anni, ha parlato in esclusiva con la rivista People del suo percorso personale legato all’immagine corporea e ai cambiamenti maturati nel tempo. L’attrice, famosa anche per il recente successo nel film The Substance, ha offerto al pubblico riflessioni aperte e dettagliate sulla lotta con diete estreme, allenamenti intensi e una relazione complicata con il proprio corpo.
Il passato di diete rigide e allenamenti stressanti
All’inizio della carriera Demi Moore ha raccontato di essersi sottoposta a esercizi e regimi alimentari estremi per mantenere un certo aspetto fisico, necessario a ruoli specifici nel cinema. Ha citato in particolare i film Striptease e Soldato Jane , dove la preparazione fisica richiedeva sia sforzi enormi sia sacrifici personali. L’attrice ha descritto allenamenti come la pedalata da Malibù a Paramount, un percorso di oltre 40 chilometri, che faceva solo per controllare il proprio fisico. L’esperienza si configurava come una vera e propria punizione, con un rapporto di antagonismo verso il corpo: non c’era un’attitudine positiva ma piuttosto un senso di durezza e rigore inflitto a se stessa.
Una consapevolezza severa
La consapevolezza di quel periodo appare severa e priva di compromessi. Moore ha definito quel trattamento come “torture”, una parola dura che esprime il disagio vissuto nel tentativo di conformarsi a standard molto rigidi. Quei sacrifici erano motivati da un’attenzione quasi ossessiva all’immagine esteriore, tipica di molte produzioni hollywoodiane dove l’aspetto conta spesso più del benessere. Non a caso, gli allenamenti e le diete venivano portati avanti senza uno specifico obiettivo di salute, ma per aderire a canoni estetici imposti dal sistema cinematografico.
Il cambiamento di prospettiva verso il benessere e la longevità
Oggi Demi Moore ha invertito completamente il modo di pensare a se stessa e al suo corpo. La grande differenza rispetto al passato, ha specificato, riguarda un nuovo approccio focalizzato sulla qualità della vita e sulla longevità, piuttosto che sull’aspetto esteriore. Nel dialogo con People ha sottolineato come questo cambiamento abbia portato a una maggiore gentilezza verso se stessa, un atteggiamento più dolce e rispettoso. Ciò comporta un ascolto dei bisogni reali del proprio organismo, invece che un’imposizione di regole rigide.
Equilibrio e cura di sé
La trasformazione si rispecchia anche nelle scelte sul lavoro e nella vita privata, dove l’idea di “punire” il corpo è stata sostituita da pratiche che favoriscono la salute mentale e fisica. L’attrice ha mostrato un nuovo equilibrio che interessa la cura di sé in senso ampio. Questa riflessione si lega a un contesto più ampio di accettazione del corpo femminile oltre i cinquanta o sessant’anni, un tema che da anni viene trattato con sempre maggiore attenzione ma rimane ancora difficile da condividere apertamente in certi ambienti.
La liberazione nel mostrare il corpo a 60 anni in “The Substance”
Demi Moore ha parlato pure delle scene di nudo nel film The Substance, pellicola per cui ha ottenuto un Golden Globe come miglior attrice nel 2025 ed è stata candidata agli Oscar. In quelle sequenze ha vissuto una vera liberazione, grazie a un processo di accettazione del proprio corpo maturo. La volontà di mostrare il corpo di una donna over 60 senza filtri è risultata un gesto potente, che va oltre l’immagine stereotipata della bellezza femminile nel cinema.
Autenticità e rispetto verso se stessa
L’attrice ha spiegato che questa esperienza ha rappresentato un momento di rottura con gli schemi del passato e un riconoscimento del corpo in tutte le sue fasi. Il nudo non è più una questione di esposizione forzata ma diventa una manifestazione di autenticità e rispetto verso se stessa. L’affermazione di un’immagine reale, senza artifici, conferma la profondità del cambiamento maturato nel tempo.
The Substance ha così offerto a Demi Moore non solo un ruolo importante ma anche un’occasione per testimoniare un messaggio culturale e sociale, attraverso la forza della sua presenza sullo schermo. L’attrice mostra che superare gli standard tradizionali di bellezza costruiti sull’età è possibile riportando al centro l’esperienza e la realtà femminile oltre la giovinezza.