Nelle acque del Canale di Procida, tra la località Acqua Morta e l’isola, un delfino si è trovato in difficoltà a causa di una rete da pesca che ne bloccava i movimenti. La segnalazione è giunta ieri alla Capitaneria di Porto di Ischia che ha subito attivato i soccorsi. Il tempestivo intervento della Guardia Costiera e di alcuni cittadini ha permesso il salvataggio del mammifero marino, rimettendolo in libertà lungo la costa.
la segnalazione e l’intervento della guardia costiera
La mattina di ieri la Capitaneria di Porto di Ischia ha ricevuto una chiamata che indicava un delfino in difficoltà nelle acque tra Acqua Morta e l’isola di Procida. Immediatamente la Direzione Marittima di Napoli ha coordinato l’operazione di soccorso, inviando la motovedetta 807 dal porto ischitano. Al loro arrivo, gli uomini della Guardia Costiera hanno individuato il delfino intrappolato nella rete da pesca. La situazione era grave: l’animale faceva grandi sforzi per emergere e immergersi, ma la rete bloccava i suoi movimenti impedendo la fuga e mettendo a rischio la sua vita.
L’intervento era urgente e richiedeva attenzione perché ogni momento perso avrebbe potuto peggiorare lo stato del delfino. Il personale di Ischia, coordinandosi con i colleghi di Procida, si è subito messo all’opera per risolvere la situazione senza causare ulteriori stress all’animale.
il ruolo decisivo dei cittadini procidani nel salvataggio
L’operazione di soccorso ha beneficiato anche dell’apporto diretto di due cittadini di Procida, Salvatore Scotto di Rinaldi e Domenico Scotto d’Abusco. I due erano nella zona a bordo della loro imbarcazione da diporto quando hanno risposto prontamente alla richiesta di aiuto della Guardia Costiera. Una volta sul luogo, Salvatore Scotto di Rinaldi si è immerso nelle acque per intervenire direttamente sulla rete. Con grande attenzione e coordinazione, è riuscito a liberare il delfino dall’intrappolamento.
L’esperienza e la conoscenza del mare di questi cittadini si sono rivelate fondamentali per sciogliere la rete in modo rapido senza mettere a rischio la vita del mammifero. Il delfino, liberato, ha potuto riprendere a nuotare autonomamente e si è diretto verso il mare aperto senza ulteriori problemi. Questo gesto dimostra come l’interazione tra forze ufficiali e la popolazione locale possa portare a risultati concreti anche in situazioni complesse.
la risposta della guardia costiera e il riconoscimento del contributo civile
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con la base militare di Procida, attivata per il salvataggio. La condivisione delle risorse e la coordinazione hanno permesso un’azione celere e qualificata. Nella nota ufficiale, la Guardia Costiera ha ringraziato in modo particolare i due cittadini procidani per l’intervento determinante. Il loro contributo, sia dal punto di vista umano che tecnico, ha fatto la differenza in una situazione delicata come questa.
Il riconoscimento alla cittadinanza coinvolta punta anche a incoraggiare un modello di collaborazione tra forze di soccorso e residenti che vivono a stretto contatto con il mare. Tutte le operazioni sono state svolte con grande attenzione a non creare stress eccessivo al delfino, garantendo la sua sicurezza. L’episodio riporta inoltre l’attenzione sulle problematiche legate alle reti da pesca abbandonate o non segnalate che possono rappresentare un pericolo per la fauna marina.
un intervento che sottolinea l’importanza della tempestività
Nel Canale di Procida il salvataggio di ieri testimonia quanto sia indispensabile l’ascolto della segnalazione pubblica e la capacità di agire rapidamente, in ambienti marini particolari dove l’ecosistema e le specie protette rivelano le loro fragilità. Il delfino ora è tornato a vivere nel suo habitat naturale grazie a un impegno condiviso che ha evitato una possibile tragedia.