Torino ospita dal 1757 il ristorante del cambio, simbolo di un legame profondo col territorio e le radici culturali del Piemonte. Oggi questa realtà unisce storia, arte e gastronomia, sotto la guida dello chef diego giglio, che spinge verso un equilibrio tra tradizione consolidata e passaggi verso un linguaggio attuale. La proposta prende vita attraverso un progetto che coinvolge anche la farmacia del cambio e il bar cavour, creando un percorso che valorizza la storicità con un approccio calibrato e riconoscibile.
Radici storiche e identità culturale del cambio a torino
Il ristorante del cambio nasce nel cuore di torino nel 1757, in un’epoca in cui la città rappresentava il ducato di savoia e viveva una forte influenza francese. In quegli anni il francese era lingua dominante tra l’élite e la diplomazia, favorendo un incrocio culturale che segnò profondamente la tradizione gastronomica e sociale locale. Del cambio divenne presto centro di una cultura che coniugava eleganza e stile, fondendo sapori piemontesi con contaminazioni francesi.
Questo legame con il passato si manifesta ancora nel modo di vivere la cucina e gli spazi, che si arricchiscono di opere contemporanee ma mantengono un’atmosfera di autenticità e storicità. La complessità di questa identità è il punto di partenza per un racconto che attraversa i secoli, conservando inalterata la qualità e la cura per i dettagli. Del cambio trasmette così, anche nei tempi moderni, la forza di un incontro tra culture e tradizioni lontane e prossime.
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La guida di diego giglio e la nuova visione della cucina
Dal 2014, anno della riapertura, diego giglio ha svolto un ruolo centrale nel consolidare la brigata del cambio e oggi ne ha assunto la guida completa. Originario del piemontese, giglio segue un metodo che parte dalla conoscenza radicata del luogo e delle ricette storiche, mantenendole vive in ogni piatto. La sua dichiarazione evidenzia una tensione continua verso il rispetto della tradizione senza scadere nella ripetizione sterile: ogni portata racconta il territorio attraverso scelte precise e consapevoli.
Il suo lavoro si svolge in squadra e punta a evidenziare la particolarità del legame tra piemonte e francia, con ricette che suggeriscono contaminazioni storiche senza stravolgere i sapori autentici. La semplicità diventa strumento per far emergere i dettagli distintivi e il valore degli ingredienti scelti. Giglio predilige collaborazioni con produttori locali, una modalità che arricchisce la proposta con prodotti stagionali e caratteristiche localistiche evidenti.
Cucina, ambiente e atmosfera in sintonia con la tradizione
L’esperienza al ristorante del cambio si sviluppa su più piani: il gusto, l’ambiente e la narrazione storica si fondono in un equilibrio studiato. La cucina sposa tecnica e stile, proponendo piatti che celebrano il territorio con eleganza ma senza artifici complicati, puntando al sapore vero. I luoghi ospitanti riflettono questa filosofia, combinando atmosfere storiche con interventi artistici contemporanei che rispettano la linea del tempo e al contempo dialogano con i presenti.
L’intento è parlare della storia in modo attuale, mantenendo sempre la cifra dell’autenticità. Le ricette classiche vengono interpretate con rispetto e sobrietà, senza rinunciare a una rilettura capace di coinvolgere clienti moderni. Così ogni visita diventa occasione per percepire il senso profondo della cucina del cambio, oltre che apprezzare gli ambienti che la ospitano, scelti per raccontare un cammino nel tempo con coerenza e sensibilità.
La squadra del cambio unita nella valorizzazione di torino e del made in italy
Del cambio non è solo lo chef diego giglio: dietro ci sono professionisti che collaborano per realizzare una proposta gastronomica completa. Alla sua destra lavora il sous chef francesco rovai, mentre l’area manageriale e di sala vede figure come fabio furci. Accanto a loro, la pastry chef giorgia mazzuferi cura le proposte dolciarie sia nel ristorante che nella farmacia del cambio, mentre il sommelier mirko galasso e il barman marco torre si occupano rispettivamente di vini e cocktail.
Il progetto che unisce queste persone nasce nel 2014 con l’obiettivo di far emergere un’identità forte e condivisa. Il gruppo partecipa a raccontare torino e la cultura italiana attraverso la gastronomia e i suoi luoghi storici. Ognuno svolge funzioni specifiche, ma ciascuno mette in campo una stessa attenzione verso ciò che rappresenta del cambio, rendendolo un nodo importante nella rete culinaria e culturale della città.
Orari e informazioni sul ristorante del cambio a torino
Il ristorante del cambio si trova in piazza carignano 2, nel centro storico di torino. È accessibile a pranzo dal venerdì alla domenica e a cena dal martedì al sabato. La struttura è un punto di riferimento per chi cerca cucina di qualità legata alla tradizione piemontese proposta con rigore e cura. Nel contesto della città, del cambio rappresenta un luogo dove si può respirare una storia antica e vivere un’esperienza culinaria riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
La posizione centrale e le aperture calibrate rispondono a una scelta che valorizza il racconto e la convivialità proprie del luogo. La presenza della farmacia del cambio, con la sua proposta gastronomica particolare, e del bar cavour con offerta di cocktail, completano il quadro di un progetto articolato. Il cambio continua così a rappresentare un riferimento importante nel panorama della ristorazione torinese.