Dehors a Roma: una questione irrisolta da cinque anni di proroghe

Dehors a Roma: una questione irrisolta da cinque anni di proroghe

La questione dei dehors a Roma solleva preoccupazioni per la gestione degli spazi pubblici, con richieste di rispetto delle normative e protezione del patrimonio culturale in vista della legalizzazione permanente.
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Dehors a Roma: una questione irrisolta da cinque anni di proroghe - Gaeta.it

La questione dei dehors a Roma è diventata un tema caldo negli ultimi anni, specialmente dopo l’inizio dell’emergenza Covid-19. Quello che doveva essere un intervento temporaneo si è trasformato in una situazione di permanenza che preoccupa cittadini e istituzioni. La crescita esponenziale di queste strutture in spazi pubblici, soprattutto nelle aree centrali della capitale, ha sollevato numerose contestazioni. La legge prevede limiti precisi per la creazione di dehors, eppure la vera applicazione di queste normative sembra essere sempre più lontana.

Norme legali sui dehors e le loro implicazioni

Per comprendere il dibattito sui dehors a Roma, è fondamentale analizzare le normative vigenti. Secondo le sentenze recenti della Cassazione e del Consiglio di Stato, i dehors possono essere installati senza una licenza edilizia solo se rispettano requisiti specifici. Il primo è un requisito funzionale, che richiede che queste strutture siano finalizzate a esigenze “contingenti e temporanee“, limitando la loro presenza a un massimo di centottanta giorni. Il secondo è un requisito strutturale che impone l’utilizzo di materiali e modalità tali da rendere possibile una rapida rimozione, una volta venuta meno l’esigenza che giustificava la loro installazione.

Queste norme intendono preservare il carattere pubblico degli spazi cittadini e prevenire abusi. Tuttavia, con l’ingresso di proroghe e deroghe, si sono create situazioni di difficile interpretazione, amplificate anche dall’atteggiamento di accettazione da parte delle amministrazioni locali. Il rischio è che la posizione delle amministrazioni possa portare a una violazione delle leggi esistenti.

L’appello degli intellettuali e la risposta della pubblica amministrazione

Nel 2023, la questione ha sollevato preoccupazioni a livello culturale, ricevendo un significativo appello da parte di intellettuali di spicco, compreso il naturalista Fulco Pratesi. Questi hanno avvertito della possibilità di uno “snaturamento” della città, che potrebbe compromettere il suo valore storico e culturale. Con Roma riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la richiesta è stata quella di proteggere l’integrità della capitale, evitando che interessi commerciali prevalgano su quelli pubblici.

Nonostante i richiami alla legge e l’importanza del patrimonio culturale romano, l’amministrazione comunale sembra essere intenzionata a regolarizzare permanentemente queste strutture attraverso nuovi regolamenti e leggi. Ciò sposta l’asse della discussione dagli interessi comunitari a quelli commerciali, suscitando l’allerta di cittadini e associazioni.

Il futuro incerto dei dehors e i problemi di traffico a Roma

Attualmente, il Comune sta considerando di legalizzare i dehors attraverso un regolamento specifico. Tuttavia, le sentenze recenti del Consiglio di Stato sottolineano che le deroghe al limite di temporaneità non sono ammissibili. Questo aspetto diventa di particolare rilevanza considerando che il nuovo regolamento prevede concessioni per aree pubbliche su strade principali e marciapiedi, con possibilità di rinnovare la licenza senza limiti temporali.

Tali decisioni potrebbero rivelarsi controproducenti, specialmente in una città come Roma, già gravata da problemi di traffico e parcheggio. In vista del Giubileo, l’aumento di affollamento nelle zone centrali è previsto, e ciò richiede un’attenta gestione del suolo pubblico. Le associazioni per una città vivibile hanno evidenziato che la nuova normativa favorirà un’estensione dei dehors, trasformando la capitale in una sorta di “parco giochi commerciale”, piuttosto che in uno spazio vivibile per i suoi cittadini.

Un approccio più razionale alla gestione degli spazi pubblici è essenziale per preservare il benessere della comunità. Solo il tempo dirà quale direzione prenderà Roma di fronte a queste sfide, ma il dialogo tra amministrazione e cittadini rimane cruciale per garantire un equilibrio tra esigenze commerciali e necessità pubbliche.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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