Dedica Festival 2025: Un viaggio tra esilio, memoria e identità a Pordenone

Dedica Festival 2025: Un viaggio tra esilio, memoria e identità a Pordenone

Il Dedica Festival 2025 di Pordenone, dedicato a Kader Abdolah, esplorerà temi di esilio, memoria e identità attraverso eventi culturali variati dal 15 al 22 marzo.
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Dedica Festival 2025: Un viaggio tra esilio, memoria e identità a Pordenone - Gaeta.it

Il Dedica Festival 2025 di Pordenone si prepara a mettere in luce questioni fondamentali come esilio, memoria e identità. Dalla sua presentazione avvenuta il 20 febbraio, l’evento sarà in programma dal 15 al 22 marzo e si propone di attrarre un pubblico variegato grazie a un ricco palinsesto di eventi. Organizzato dall’associazione culturale Thesis, il festival giunge alla sua 31/a edizione, mantenendosi unico nel panorama degli eventi letterari nazionali per la sua particolare formula che prevede un approfondimento su un singolo autore.

Kader Abdolah: Un autore simbolo di libertà di espressione

Quest’anno il festival dedica la sua attenzione a Kader Abdolah, uno scrittore di origine iraniana ma naturalizzato olandese, rappresentante di spicco della letteratura contemporanea. Abdolah è conosciuto non solo per i suoi romanzi, ma anche per il suo impegno a favore della libertà di espressione e per il dialogo interculturale. La scelta di evidenciare la figura di questo autore contribuirà a far comprendere meglio le complessità della società iraniana e i temi dell’immigrazione e dell’integrazione. La sua opera non solo racconta le sfide e le speranze legate all’esilio, ma offre anche uno spaccato sulla ricca cultura persiana, spesso rappresentata nei suoi racconti.

Un programma variegato: incontri, spettacoli e mostre

Il palinsesto del Dedica Festival 2025 include undici eventi e offre un mix di incontri letterari, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e mostre artistiche. Tra i momenti salienti c’è il concerto di chiusura, previsto per sabato 22 marzo, che vedrà esibirsi il talentuoso pianista Ramin Bahrami al Teatro Verdi. Inoltre, il festival ospiterà il fotoreporter Manoocher Deghati, che presenterà la mostra “Eyewitness: Iran”, un’installazione visiva poignantemente dedicata alla storia e alla resistenza del popolo iraniano. Questi eventi non solo arricchiranno l’offerta culturale della città, ma offriranno anche spunti di riflessione sulla vita quotidiana in Iran e le sue sfide.

Momenti di riflessione e dialogo

Il festival si aprirà ufficialmente sabato 15 marzo alle 16.30, in un evento che vedrà la partecipazione di Kader Abdolah e del critico Alessandro Zaccuri. In questa occasione, Abdolah riceverà il Sigillo della Città, un riconoscimento del suo contributo culturale e della sua influenza sulla letteratura contemporanea. Non mancheranno anche momenti di introspezione, come le intense letture teatrali all’interno del convento di San Francesco, dove andranno in scena opere che esplorano i temi dell’esilio e dell’identità, come “Scrittura cuneiforme” e “Il corvo”.

Documentari e dibattiti geopolitici

Oltre alle letture e alle esibizioni musicali, il programma prevede la proiezione del documentario “Getting older is wonderful”, alla presenza del regista Fabrizio Polpettini e di Kader Abdolah. Questo sarà un momento importante per esplorare il tema dell’invecchiamento attraverso una lente culturale. Anche il dibattito geopolitico intitolato “L’enigma persiano” sarà di notevole rilevanza, con esperti come Francesco Strazzari e Cristiano Riva che discuteranno delle attuali dinamiche in Iran e delle implicazioni globali.

Il Dedica Festival 2025 promette quindi di essere un’importante occasione non solo per celebrare la letteratura e l’arte, ma anche per stimolare riflessioni sul significato di identità, memoria ed esilio nella società di oggi. La combinazione di cultura e attualità rende questo evento un forte richiamo per chi desidera approfondire questi temi fondamentali.

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