Il nuovo decreto infrastrutture sta per arrivare al consiglio dei ministri con una serie di misure che riguardano opere chiave come il ponte sullo stretto di Messina, interventi sulle autostrade, cambiamenti nel settore dei trasporti e disposizioni contro il caro voli. Tra le novità principali emergono l’aggiornamento dei costi per il ponte, nuove norme sui tempi di carico e scarico per l’autotrasporto e l’introduzione di strumenti per la gestione delle controversie legate agli appalti.
Aggiornamento dei costi per il ponte sullo stretto alla luce dell’ultima Nadef
Il testo del decreto conferma l’adeguamento dei costi del ponte sullo stretto di Messina, rispetto a quanto definito nella Nadef del 2012. Allora, il costo stimato dell’opera si attestava a circa 8,5 miliardi di euro; oggi, invece, si parla di una cifra aggiornata intorno ai 13,5 miliardi. Questa revisione interessa anche i servizi accessori legati ai contratti annullati nel 2012, un passaggio che riporta in discussione gli accordi precedenti decisi sotto il governo Monti.
La norma propone un metodo specifico per l’adeguamento dei prezzi legati a quei contratti, che deve rimanere entro certi limiti. In particolare l’adeguamento non può superare il 50% del costo iniziale, altrimenti si renderebbe necessario rifare tutta la procedura, inclusa la gara d’appalto. La società Stretto di Messina, incaricata di gestire l’opera, sarà qualificata come stazione appaltante. Questo permette di ricorrere a nuovi strumenti per lo svolgimento dei lavori e la gestione dei contratti.
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Collegio consultivo tecnico per la gestione delle controversie
Tra questi strumenti spicca l’istituzione di un collegio consultivo tecnico pensato per risolvere le controversie riguardanti le opere pubbliche senza passare dal tribunale, anche per contratti già in corso. I membri di questo collegio riceveranno un’indennità ridotta, pari alla metà di quanto previsto nell’ultimo decreto legislativo dedicato agli appalti .
Regole più stringenti per i tempi di carico e scarico nell’autotrasporto
Nel decreto spunta una norma rivolta all’autotrasporto, con una riduzione dei tempi massimi concessi per carico e scarico merci. Da 120 minuti previsti in precedenza, il termine si abbassa a 90 minuti. Chi supera questo limite, vale a dire il committente, dovrà versare una sanzione di 100 euro per ogni ora o frazione di ora oltre il tempo consentito, a favore del vettore.
Questa disposizione punta a ridurre le attese e i tempi morti che spesso complicano il lavoro dei camionisti e impattano sulla logistica di trasporto. Per sostenere la modernizzazione del parco mezzi, il decreto stanzia un budget di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, destinati al rinnovo della flotta dei Tir.
Migliorare la gestione dei mezzi pesanti sulle strade
L’intervento normativo sembra voler migliorare la gestione dei mezzi pesanti sulle strade, contenendo tempi e costi legati al trasporto su gomma. Restano da vedere gli effetti concreti una volta in vigore e come si articoleranno i controlli per impedire abusi o ritardi eccessivi.
Le altre novità del decreto in tema di infrastrutture e voli
Oltre alle misure sul ponte sullo stretto e sull’autotrasporto, il decreto infrastrutture contiene altre norme di rilievo. Tra queste figurano interventi su alcune autostrade, probabilmente per migliorarne la sicurezza e la gestione, anche se al momento i dettagli completi non sono stati ancora resi pubblici.
Un’altra parte riguarda il caro voli, tema di attenzione per evitare aumenti eccessivi dei prezzi dei biglietti aerei. Le nuove norme puntano a introdurre regole che tutelino i consumatori ma anche le compagnie di trasporto, in un contesto ancora molto delicato per l’aviazione post-pandemia.
Il testo è ancora in fase di revisione e potrebbe subire modifiche in questi ultimi giorni prima di arrivare in consiglio dei ministri. Le varie versioni circolate lasciano intuire un confronto ampio sulla materia, con diversi interessi da bilanciare. L’attenzione rimane alta sul futuro di un’opera simbolo come il ponte sullo stretto e sugli effetti che questo decreto potrà avere sulle infrastrutture e i trasporti italiani.