Decreto bonus edilizia popolare: 1,3 miliardi per l’efficientamento energetico dei caseggiati pubblici

Decreto bonus edilizia popolare: 1,3 miliardi per l’efficientamento energetico dei caseggiati pubblici

Il decreto del 9 aprile 2025 assegna 1,331 miliardi di euro per il Bonus Edilizia Popolare, finanziando interventi di riqualificazione energetica negli immobili ERP e sociali con il coinvolgimento di ESCo certificate e GSE.
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Il decreto del 9 aprile 2025 assegna 1,331 miliardi di euro per il Bonus Edilizia Popolare, finanziando interventi di riqualificazione energetica negli edifici di edilizia residenziale pubblica e sociale, con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito. - Gaeta.it

Il decreto del 9 aprile 2025, entrato in vigore il 23 maggio, assegna ufficialmente le risorse dell’Investimento 17 del PNRR per il Bonus Edilizia Popolare. Questa misura finanzia interventi di riqualificazione energetica per gli edifici di edilizia residenziale pubblica e sociale, con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito. L’obiettivo è garantire un miglioramento nei consumi e ridurre l’impatto ambientale grazie a lavori mirati e sostenuti da fondi pubblici e privati.

Finanziamenti e beneficiari del bonus edilizia popolare

Il provvedimento prevede uno stanziamento complessivo di 1,331 miliardi di euro, destinati a sostenere lavori di efficientamento energetico all’interno degli immobili ERP e dei condomini abitati da nuclei familiari con reddito limitato. La misura nasce dalla Legge di Bilancio 2025 e ha incassato l’approvazione in conferenza unificata a marzo.

Il decreto si basa sulla Missione 7 – Investimento 17 del Capitolo REPowerEU, una parte strategica del PNRR che punta a ridurre i consumi energetici del patrimonio abitativo pubblico. Le opere dovranno garantire un risparmio minimo del 30% sul preesistente consumo energetico degli immobili.

Presentazione progetti e soggetti beneficiari

Potranno presentare i progetti solo le ESCo certificate , realtà specializzate nella gestione e realizzazione di interventi di efficienza energetica. Sono previste tre categorie principali per gli interventi: edilizia residenziale popolare ERP, edilizia residenziale sociale e condomini con famiglie a basso reddito.

A gestire il finanziamento sarà il Gestore dei Servizi Energetici , mentre SACE e Cassa Depositi e Prestiti agiranno come garanti e partner finanziari per i prestiti collegati alle iniziative.

Modalità di erogazione e condizioni finanziarie

La sovvenzione coprirà fino al 65% delle spese complessive ammissibili per gli interventi previsti. Questa parte sarà direttamente assegnata dal GSE alle ESCo dopo la verifica dei progetti e degli avanzamenti lavori. Per la differenza, fino al 35%, l’azienda potrà richiedere un prestito agevolato erogato da banche convenzionate con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti.

Questa formula permette di coprire quasi integralmente le spese operative, limitando l’impegno economico diretto dei soggetti coinvolti. Il coinvolgimento di istituti di credito e società di garanzia conferisce solidità all’intero strumento, facilitando l’accesso ai fondi anche per imprese di dimensioni minori.

Ruolo delle ESCo e funzioni del GSE

Le ESCo svolgeranno un ruolo chiave per la selezione degli interventi, la progettazione e la realizzazione dei lavori, garantendo la qualità e l’efficacia delle riqualificazioni energetiche. Al GSE spetteranno inoltre funzioni di controllo e monitoraggio sul corretto andamento delle opere.

Tipi di interventi finanziabili ed effetti attesi

Il decreto contiene un elenco dettagliato degli interventi ammessi al bonus, contenuto nell’Allegato 1. Tra le lavorazioni rientrano:

  • isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
  • sostituzione di infissi e chiusure trasparenti con modelli più performanti;
  • installazione di sistemi di schermatura solare o filtrazione per finestre esposte dal mattino al tardo pomeriggio;
  • sostituzione di impianti di illuminazione interni ed esterni con soluzioni a basso consumo;
  • introduzione di building automation per la gestione e regolazione automatica degli impianti termici ed elettrici secondo standard certificati;
  • installazione di pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo, a condizione che si proceda anche con la sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche;
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore aerotermiche, geotermiche o idrotermiche, introdotte anche in sistemi con potenza superiore a 200 kW;
  • installazione di impianti solari termici destinati alla produzione di acqua calda sanitaria o integrazione del riscaldamento, inclusi sistemi di solar cooling;
  • allacciamento a reti di teleriscaldamento efficienti, compatibilmente con funzionalità anche di climatizzazione estiva;
  • sostituzione o aggiornamento con impianti a microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.

Questi interventi mirano a contenere i consumi energetici, ridurre le emissioni inquinanti e migliorare il comfort abitativo. Le tecnologie adottate rispecchiano le linee guida europee per la riduzione dei gas serra e incentivano l’adozione di sistemi rinnovabili.

Tempi e procedure per accedere alle risorse

Secondo le direttive del decreto, entro il 30 giugno 2025 la Struttura di missione dovrà trasferire 1,331 miliardi di euro su un conto dedicato presso il GSE, destinato alla gestione delle sovvenzioni. Parallelamente, CDP riceverà 50 milioni per coordinare l’erogazione dei prestiti tramite banche convenzionate.

Il 23 luglio 2025, a due mesi dall’entrata in vigore, è previsto l’accordo ufficiale tra le varie parti coinvolte. Verranno definiti i criteri per la concessione delle sovvenzioni, le modalità di verifica degli stati di avanzamento lavori e i processi di rendicontazione.

Solo dopo la firma dell’accordo, le ESCo certificate potranno iniziare a presentare i progetti di intervento. Questi dovranno essere coerenti con le disposizioni e gli ambiti stabiliti dal decreto per poter accedere ai fondi.

L’avvio delle procedure stabilisce una finestra temporale chiara per chi opera nel campo della riqualificazione energetica, fornendo tutele e certezze sulle modalità di assegnazione delle risorse pubbliche e private.

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