Dati turismo primi mesi 2025: leggera flessione degli arrivi con crescita nelle strutture extra alberghiere

Dati turismo primi mesi 2025: leggera flessione degli arrivi con crescita nelle strutture extra alberghiere

Nel primo trimestre 2025 il turismo in Italia rallenta rispetto al 2024, con calo degli arrivi e presenze soprattutto a marzo; cresce il settore extra alberghiero mentre la domanda straniera resta stabile.
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Nel primo trimestre 2025 il turismo in Italia rallenta leggermente rispetto al 2024, con un calo degli arrivi e delle presenze soprattutto a marzo, influenzato dal diverso calendario pasquale. Cresce invece il settore extra alberghiero, mentre la domanda straniera sostiene il mercato più di quella interna. - Gaeta.it

Il primo trimestre del 2025 segna un rallentamento del turismo in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2024 che aveva fatto registrare numeri record. Gli arrivi negli esercizi ricettivi mostrano una flessione leggera, mentre le presenze rimangono quasi stabili. Questo andamento è influenzato anche dal diverso posizionamento delle festività pasquali, cadute in aprile nel 2025 contro marzo nel 2024. In compenso, cresce il settore extra alberghiero, a indicare una preferenza diversa nelle modalità di soggiorno.

Andamento generale degli arrivi e delle presenze nel primo trimestre 2025

L’analisi dei dati raccolti dall’istat per gennaio-marzo 2025 mostra un calo complessivo degli arrivi dell’1,1%, con un numero di presenze presso le strutture turistiche diminuito dello 0,4% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Questo risultato si inserisce dopo un 2024 particolarmente positivo, quando i flussi turistici avevano raggiunto livelli record.

Variazioni mensili nel primo trimestre

I mesi presi in considerazione evidenziano una variazione significativa nelle dinamiche mensili. Gennaio segna un aumento degli arrivi e delle presenze, con rispettivamente 6,1 milioni e 19,5 milioni di unità, valori per l’appunto più alti rispetto a gennaio 2024. Febbraio resta stabile, con piccole variazioni negative, mentre marzo, tradizionalmente il mese con il flusso turistico più rilevante del trimestre – rappresentando circa il 36,2% delle presenze complessive – registra un calo netto: gli arrivi scendono del 5,3% e le presenze del 3,8%.

La differente distribuzione delle festività pasquali favorisce dunque una certa concentrazione di viaggi in aprile piuttosto che a marzo, influenzando così le performance di fine trimestre. Questo spostamento temporale genera un impatto evidente sui dati, specie per marzo che assume gran parte del peso del calo complessivo.

Andamento del turismo nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere

Nel dettaglio del settore, emerge una distinzione significativa tra le strutture alberghiere e quelle extra alberghiere. Mentre gli esercizi alberghieri subiscono un calo delle presenze pari all’1,8%, quelli extra alberghieri, che comprendono appartamenti, agriturismi, bed & breakfast e simili, ottengono un incremento del 3,5% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2024.

Questa differenza indica una diversificazione delle preferenze dei turisti, che privilegiano forme di soggiorno più flessibili e talvolta meno convenzionali rispetto a quelle offerte dalle strutture tradizionali. La crescita del settore extra alberghiero rappresenta un fenomeno ormai consolidato, legato alla ricerca di indipendenza e di esperienze diverse durante la vacanza.

Molti viaggiatori scelgono opzioni più autonome, spesso con spazi riservati e possibilità di una sosta più lunga, elementi che rientrano nelle motivazioni principali dell’aumento delle presenze in questo segmento.

Permanenza media e composizione della domanda turistica

La durata media del soggiorno nel primo trimestre 2025 non registra variazioni significative rispetto al 2024. I turisti italiani restano in media 2,69 notti, mentre quelli stranieri fermano la media a 3,48 notti. Complessivamente la permanenza media si attesta a 3,04 notti, valori pressoché identici all’anno precedente, segno di una stabilità nelle abitudini di viaggio.

Questo dato conferma che, nonostante il calo degli arrivi, il tempo medio trascorso nelle località italiane resta invariato. L’equilibrio tra i turisti interni e quelli provenienti dall’estero si mantiene costante anche nel comportamento di pernottamento.

Sul fronte della composizione dei flussi, si osserva un calo nella domanda turistica domestica. Le presenze dei turisti residenti in Italia si riducono dell’1,4% rispetto al primo trimestre 2024. Al contrario, la componente straniera segna un lieve aumento dello 0,6%, trainando così la domanda complessiva e mantenendo l’equilibrio del mercato.

Nel trimestre preso in considerazione, le presenze turistiche provenienti dall’estero restano infatti maggioritarie. La quota di mercato della domanda inbound arriva al 51,6% del totale delle presenze, confermando la rilevanza dell’Italia come meta per turisti internazionali.

Dinamiche mensili di italiani e stranieri nei primi tre mesi del 2025

Analizzando i dati mensili per nazionalità, si nota un andamento diversificato. A gennaio, gli arrivi e le presenze dei turisti italiani registrano un leggero incremento . Tuttavia, a febbraio e marzo diminuiscono rispettivamente del 2,8% e 2,9% a febbraio e del 3,8% e 1,5% a marzo. Questo riflette una contrazione progressiva della domanda interna con il protrarsi del trimestre.

Per quanto riguarda i flussi stranieri, la tendenza è diversa. A gennaio si registra un aumento marcato sia di arrivi sia di presenze . Anche a febbraio la domanda straniera cresce, pur più moderatamente . Poi, a marzo, mese cruciale, arriva una frenata significativa, con cali del 6,9% negli arrivi e del 5,7% nelle presenze.

Questi dati mensili mostrano come il turismo straniero abbia sostenuto il mercato nel periodo iniziale, ma abbia subito una battuta d’arresto nel momento più intenso di flusso turistico, probabilmente influenzata anch’essa dal calendario festivo. Nel contempo, il calo della domanda italiana sembra aver inciso in misura rilevante sul dato finale del trimestre.

Il quadro del primo trimestre 2025 del turismo in Italia si presenta quindi con un equilibrio precario, segnato da una crescita nelle strutture extra alberghiere e da una tenuta della domanda straniera, ma attraversato da un rallentamento generale, visibile soprattutto a marzo, e in particolare fra i visitatori residenti.

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