Daspo di un anno per un tifoso del volley: l’incidente nel palazzetto di Ortona

Daspo di un anno per un tifoso del volley: l’incidente nel palazzetto di Ortona

Un tifoso dell’Impavida Ortona Volley sanzionato con un Daspo di un anno dopo aver lanciato un seggiolino durante una partita, evidenziando il rigoroso approccio delle autorità contro la violenza sportiva.
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Daspo di un anno per un tifoso del volley: l’incidente nel palazzetto di Ortona - Gaeta.it

Un episodio di violenza nei palazzetti italiani ha colpito la pallavolo maschile. Un tifoso della squadra “Impavida Ortona Volley” è stato sanzionato con un Daspo della durata di un anno, a seguito di un gesto inaccettabile avvenuto durante una partita di Serie A3. Questo provvedimento, emesso dal questore di Chieti, Aurelio Montaruli, mette in luce il rigoroso approccio delle autorità nei confronti di comportamenti violenti negli sport di squadra.

L’incidente al palazzetto di Ortona

Il 12 gennaio scorso, durante l’incontro tra l’Impavida Ortona Volley e l’U.S. Volley Modica 1979, si è verificato un episodio che ha scosso i presenti. Al termine della partita, mentre i giocatori si dirigevano verso gli spogliatoi, un tifoso ha scardinato uno dei seggiolini segnaposto situati nella curva riservata ai sostenitori ortonesi. Questo gesto sconsiderato è culminato con il lancio del seggiolino verso alcuni atleti della squadra avversaria. Fortunatamente, nessun giocatore è rimasto colpito, evitando così conseguenze fisiche gravi.

La tempestività dell’intervento delle forze dell’ordine è stata decisiva. I Carabinieri della Compagnia di Ortona sono intervenuti prontamente, identificando e denunciando l’autore del gesto. Questa azione ha aperto la strada a una procedura legale che ha visto il soggetto coinvolto segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti. Le accuse mosse contro di lui comprendono danneggiamento e lancio di materiale pericoloso durante una manifestazione sportiva.

Conseguenze del Daspo

La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Chieti ha proseguito con l’iter amministrativo dopo il denunciare. Recentemente, le autorità competenti hanno emesso il Daspo che entrerà in vigore immediatamente. Questo divieto comporta che l’individuo non potrà accedere a nessun impianto sportivo italiano né in quelli dei Paesi dell’Unione Europea, riguardanti eventi di pallavolo di categoria riconosciuta dal Coni. Le ripercussioni giuridiche in caso di violazione del Daspo sono severe e prevedono pene detentive che vanno da uno a tre anni, insieme a sanzioni pecuniarie comprese tra 10.000 e 40.000 euro.

L’emissione di questo tipo di provvedimenti discende da una volontà di mantenere l’integrità e la sicurezza durante gli eventi sportivi, proteggendo atleti e spettatori da comportamenti violenti. La crescente attenzione da parte delle autorità dimostra come sempre più il mondo dello sport cerchi di allontanare la violenza dalle manifestazioni agonistiche.

La reazione della comunità sportiva

L’episodio di Ortona ha sollevato dibattiti all’interno della comunità sportiva. Tifoserie e dirigenze hanno espresso la necessità di collaborare per prevenire situazioni simili e garantire un ambiente di gioco sicuro. I club e le federazioni, insieme alle forze dell’ordine, sono chiamati a lavorare in sinergia per educare i tifosi sul rispetto degli avversari e il senso di responsabilità, creando un clima di festa piuttosto che di violenza durante gli incontri sportivi.

La sicurezza negli impianti sportivi continua a essere una priorità, e il rafforzamento delle norme punitive rappresenta un passo decisivo per dissuadere eventuali comportamenti che possano mettere a rischio l’incolumità dei partecipanti e degli spettatori. Eventi come quello di Ortona evidenziano la fragilità di un sistema che deve continuamente adattarsi e migliorare per garantire il corretto sviluppo delle attività sportive.

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