La 78ª edizione del festival di Cannes è iniziata con eventi molto intensi e protagonisti noti nel mondo del cinema internazionale. Tra star veterane e nuove proposte, il pubblico e i vip hanno animato la Croisette, attirando l’attenzione su film e personalità che già segnano questa kermesse. La cerimonia inaugurale ha messo insieme figure come Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e Quentin Tarantino, mentre la presenza di Tom Cruise ha portato energia con l’ultima uscita della saga Mission: Impossible.
La cerimonia inaugurale e la presenza di robert de niro tra omaggi e riflessioni sulla vita
La serata di apertura ha riunito grandi protagonisti del cinema in un momento che resterà nella memoria degli appassionati. Robert De Niro, 81 anni, ha ricevuto una lunga standing ovation con la consegna della Palma d’oro onoraria. Durante un incontro pubblico, l’attore ha condiviso pensieri sulla mortalità e l’importanza di vivere pienamente il tempo che resta. Ha ricordato i maestri del cinema che l’hanno formato, dai miti degli anni d’oro agli autori che hanno segnato la sua carriera, donando uno sguardo sulla sua visione professionale e personale.
Il regista e artista Jr, impegnato nella realizzazione di un documentario su De Niro incentrato sul padre pittore, ha presentato in anteprima un trailer. La conversazione ha offerto spunti su una vita dedicata all’arte e alla recitazione, illuminando anche i riferimenti culturali dell’attore: dal cinema classico ai western di John Ford, fino al primo film visto, La bella e la bestia di Jean Cocteau.
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Tom cruise e la premiere di mission: impossible – the final reckoning tra stunt e fan
Tom Cruise ha dominato il secondo giorno del festival con la presentazione del suo nuovo film, Mission: Impossible – The Final Reckoning. A 62 anni, l’attore si è mostrato in forma atletica, impegnato in scene di azione che lo vedono sospeso su aerei e impegnato in acrobazie spettacolari. La folla accorsa fin dal pomeriggio sulle strade della Croisette aspettava di poter incrociare lo star, che non si è sottratto agli autografi.
L’arrivo di Cruise è stato accompagnato da una performance musicale dal vivo ispirata alla colonna sonora del film, mentre dietro le quinte i vip attendevano la proiezione. Il lungometraggio di Christopher McQuarrie mescola ritmo e tensione, confermando la saga come punto di riferimento per il cinema d’azione.
Pierfrancesco favino e la sua interpretazione nel film enzo, tra adolescenza e tensioni familiari
Pierfrancesco Favino, reduce dalla giuria dello scorso anno, è tornato a Cannes da protagonista con Enzo, un film che ha aperto la Quinzaine des Realisateurs. Questo progetto racconta la storia di un adolescente che sceglie un percorso differente da quello imposto dalla sua famiglia alto borghese di Marsiglia. Enzo si allontana dagli studi universitari per lavorare come apprendista manovale, instaurando un forte legame con due amici ucraini.
Favino ha commentato la complessità della relazione tra padre e figlio, sottolineando il peso delle aspettative sociali e familiari. Ha parlato della difficoltà di sostenere i giovani in un mondo che richiede prestazioni sempre più elevate. L’attore ha insistito sull’importanza dell’ascolto, evidenziando la sofferenza tipica dell’adolescenza e la fragilità dei rapporti famigliari.
Sul fronte politico, Favino è tra i firmatari di un appello al governo e al ministero della cultura italiano, per sollecitare un confronto sulle attuali difficoltà normative e ritardi del tax credit che penalizzano la produzione cinematografica nazionale. Ha chiamato a un impegno più concreto per garantire condizioni di lavoro e sviluppo al cinema italiano.
I film in concorso: focus su sound of falling e two prosecutors
Il concorso di Cannes ha preso avvio con opere capaci di affrontare storie profonde e temi complessi. Sound of Falling, diretto da Mascha Schilinski e prodotto da I Wonder, segue le vicende di quattro ragazze cresciute in una zona rurale della Germania, esplorando diversi periodi della loro vita con uno sguardo poetico e riflessivo. La narrazione attraversa epoche e sogni personali, offrendo un panorama intimo e delicato.
Two Prosecutors di Sergei Loznitsa, progetto supportato da Lucky Red, si muove invece in una cornice storica e politica ben definita, ambientandosi nell’Unione Sovietica del 1937. Il film mostra l’effetto della repressione staliniana attraverso la vicenda di una lettera inviata alla procura locale tra migliaia di richieste legate a detenuti ingiustamente accusati. La rappresentazione riporta in luce un periodo di grandi ingiustizie e la lotta di pochi per la giustizia.
Entrambi i film danno corpo a scelte narrative evocative, richiamando contesti sociali e personali che riflettono temi ancora rilevanti nel presente cinematografico e umano.