Il tema della violenza sul luogo di lavoro è tornato al centro dell’attenzione grazie a un testo pubblicato nelle Marche. Elisabetta Pieragostini, imprenditrice e scrittrice di Sant’Elpidio a Mare, ha dato vita a un libro che mette in luce le diverse forme di molestie che molte persone, soprattutto donne, subiscono ogni giorno negli ambienti professionali. Questo volume offre non solo storie raccolte dalle stesse vittime, ma anche indicazioni precise su come riconoscere e contrastare questi comportamenti.
Le diverse facce della violenza sul lavoro emerse dai dati ufficiali
Le statistiche Istat mostrano un quadro preoccupante: una donna su tre, tra i 15 e i 70 anni, ha vissuto forme di violenza sul lavoro. Le tipologie più diffuse si distinguono chiaramente. Una quota significativa, il 56%, ha subito violenze verbali, che si manifestano come insulti, commenti pesanti o minacce a parole. Il mobbing, ovvero pressioni psicologiche continue messe in atto da colleghi o superiori per isolare o danneggiare una persona, interessa più della metà delle intervistate . C’è poi l’abuso di potere, una pratica che riguarda il 37% delle donne e che si traduce in imposizioni ingiuste, richieste di favori non etici o comportamenti autoritari ingiustificati.
Violenze fisiche, stalking e cyber violenza
Non mancano le violenze di natura fisica, segnalate nel 10% dei casi, mentre lo stalking lavorativo si attesta al 6%. Più recente e ancora poco conosciuta è la cyber violenza, che con il 2% di incidenza sfrutta i canali digitali per molestare o intimidire colleghi e collaboratori. Queste cifre raccontano di un fenomeno ampio e articolato, che abbraccia aspetti diversi della vita lavorativa, prendendo di mira in particolare le donne.
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Il libro “oltre il silenzio. [ri]conoscere la violenza” come strumento per far emergere le storie di chi subisce molestie
Elisabetta Pieragostini ha raccolto nei suoi testi testimonianze dirette di chi ha subito violenze sul posto di lavoro. Questi racconti sono spesso carichi di dolore e di esperienze difficili da condividere, ma gettano luce su una realtà nascosta. L’autrice ha voluto dare voce a chi normalmente resta in silenzio, rivelando i modi in cui la violenza si riverbera in ufficio o in azienda. Il libro non limita il racconto a esperienze personali: approfondisce cause, contesti e dinamiche delle molestie, mostrando come questi fenomeni stiano crescendo in maniera costante e preoccupante.
Modalità di molestia e contesti lavorativi
Le pagine si focalizzano su modalità precise con cui le molestie si manifestano, spaziando dal linguaggio verbale alle azioni concrete, fino alla pressione psicologica e al controllo digitale. Le testimonianze mettono a nudo un contesto lavorativo spesso taciuto e delicato, sottolineando la complessità del problema e l’urgenza di affrontarlo con serietà e mezzi adeguati.
Come prevenire e contrastare le condotte abusive nel mondo del lavoro secondo l’autrice
Il volume di Pieragostini si pone l’obiettivo di impedire che certi comportamenti si radichino negli ambienti professionali. Per farlo, offre strumenti concreti per identificare e fermare le aggressioni, con una attenzione specifica alle dinamiche di genere che alimentano questo tipo di violenze. L’autrice lega queste azioni abusanti a un dislivello storico e sociale ancora presente tra uomini e donne, che si traduce in disparità di potere e vulnerabilità.
Dati sul gender gap e implicazioni in italia
Richiamando il Global Gender Gap Report Index del World Economic Forum di giugno 2025, Pieragostini ricorda che sarà necessario attendere più di un secolo – 123 anni secondo i dati – per chiudere il divario di genere nel mondo. In questo contesto, l’Italia si trova in una posizione critica, 85esima su 142 paesi e solamente 27esima in Europa. Questi numeri sottolineano quanto il problema non riguardi solo situazioni individuali, ma siano legati ad una struttura sociale che richiede modifiche profonde per garantire pari dignità e sicurezza sul posto di lavoro.
L’impegno delle marche nel promuovere consapevolezza e tutela della persona
Sant’Elpidio a Mare, sede dell’impresa di Elisabetta Pieragostini, diventa così simbolo di una battaglia più ampia. Il libro rappresenta un nuovo passo per sensibilizzare non solo chi vive direttamente le molestie ma anche chi gestisce aziende o uffici e deve farsi carico di ambienti più sicuri. In una regione come le Marche, nota per la tradizione artigianale e industriale, questo messaggio acquista peso. Non si tratta solo di raccontare storie, ma di indicare un percorso capace di prevenire soprusi e garantire rispetto delle persone. Il testo si propone quindi come una guida pratica, pensata per chi vuole riconoscere i segnali e intervenire tempestivamente.
Un contributo concreto contro il gender gap e la violenza
Questa iniziativa si inserisce in una più ampia rete di azioni contro il gender gap e la violenza, confermando che il problema è riconosciuto e affrontato anche in contesti meno illustri e più radicati nel tessuto produttivo italiano. Dalle Marche arriva così un contributo concreto che coinvolge imprese, istituzioni e cittadini in una sfida ancora aperta.