Da domenica 29 giugno 2025, la seconda rete Rai porta in prima serata “Facci Ridere”, uno show che punta a riportare in tv una comicità semplice e popolare. Condotto da Pino Insegno e Roberto Ciufoli, il programma tenta di allontanarsi dai soliti format di gare e reality, offrendo al pubblico un appuntamento dedicato all’umorismo tradizionale, fatto di sketch e battute spontanee.
Pino insegno e roberto ciufoli: un ritorno alle origini della comicità televisiva
Il cuore di “Facci Ridere” è il duo formato da Pino Insegno e Roberto Ciufoli, due volti molto noti della comicità italiana. Entrambi hanno consolidato la propria carriera grazie alla Premiata Ditta, gruppo comico che li ha lanciati negli anni, e da tempo collaborano con affiatamento. La loro amicizia va oltre lo spettacolo: si sono conosciuti già al liceo, uniti dalla passione per il teatro attraverso l’esperienza nell’Allegra Brigata. Quel legame storico si riflette sul palcoscenico con un’intesa che permette loro di scambiarsi ruoli e battute in maniera fluida e naturale.
La voce di roberto ciufoli sullo show
Insegno e Ciufoli si presentano nel loro nuovo show con l’obiettivo di riportare il sorriso, senza artifici né gare. Roberto Ciufoli ha spiegato in un’intervista come la complicità con Pino renda il lavoro più autentico: l’umorismo nasce da episodi improvvisati e dalla capacità di giocare insieme con la scena. I due sembrano voler ricordare al pubblico il valore delle risate semplici, capaci di superare il tempo e le mode televisive.
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Il meccanismo di “facci ridere”: sfide di comicità regionale senza premi in denaro
Il nuovo programma si articola attorno a una sfida fra tre squadre, che rappresentano le diverse aree del paese: Nord, Centro e Sud Italia. Ogni gruppo è composto da comici non professionisti, chiamati a esibirsi in sketch, monologhi, imitazioni e racconti umoristici. Lo scopo è coinvolgere il pubblico, ma soprattutto conquistare una giuria di ospiti famosi, la cui composizione cambia ogni domenica. Questo sistema punta a valorizzare la comicità più vicina ai territori, ai dialetti e alle tradizioni, mettendo in primo piano la varietà culturale italiana.
Diversamente dai talent show classici, “Facci Ridere” non prevede premi in denaro o titoli ufficiali. I vincitori ricevono in dono cesti di prodotti tipici delle rispettive regioni, un riconoscimento simbolico che celebra la cultura gastronomica del nostro paese. Roberto Ciufoli ha sottolineato come questa scelta contribuisca a restituire dignità e spessore all’arte comica, evitando che la competizione diventi ossessione per il denaro.
Il format, prodotto da Stand by Me in collaborazione con la Direzione Intrattenimento Prime Time di Rai, propone così un racconto divertente e rispettoso delle differenze regionali, seguendo l’idea di un intrattenimento leggero e condiviso.
Premi simbolici e valorizzazione culturale
I protagonisti non gareggeranno per premi in denaro, ma per un riconoscimento che esalta la cultura enogastronomica locale, sottolineando il valore delle tradizioni regionali che costituiscono l’ossatura dell’identità italiana.
Dove e come seguire lo show tra prima serata e piattaforme streaming
“Facci Ridere” va in onda ogni domenica sera su Rai2, proponendo quattro appuntamenti settimanali ricchi di sketch e momenti di improvvisazione. Al fine di raggiungere un pubblico più ampio, il programma sarà disponibile anche in streaming gratuito e on demand su RaiPlay, consentendo agli spettatori di recuperare le puntate in qualsiasi momento.
Questo lancio arriva in un periodo in cui il genere comico televisivo sembra ritrovare una certa popolarità, dopo il successo di programmi come Zelig o Stasera Tutto è Possibile. La scelta di puntare su un duo collaudato e su una comicità priva di artifici appare una risposta alla richiesta di leggerezza e spensieratezza di un pubblico che cerca contenuti meno orientati alla competizione.
Un ritorno alla spontaneità nel panorama comico
La nuova trasmissione Rai prova dunque a offrire un momento di svago senza fronzoli, centrato sul buon umore e sull’identità culturale italiana attraverso il racconto ironico delle differenze regionali.