Il Comune di Ladispoli ha portato a termine un ciclo di lezioni dedicate alla storia e all’archeologia locale, con appuntamenti sia in aula sia sul territorio. Questa iniziativa ha offerto una panoramica approfondita sulle radici antiche della zona, coinvolgendo la cittadinanza attraverso incontri e visite guidate in siti archeologici. Gli appuntamenti hanno puntato a far scoprire il passato romano di Ladispoli, partendo dalle origini di Alsium fino agli insediamenti costieri.
Il ciclo di lezioni teoriche con il gruppo archeologico del territorio cerite e il gruppo archeologico romano
Le sei lezioni teoriche si sono svolte nella biblioteca comunale “Peppino Impastato” di Ladispoli. Organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e il Gruppo Archeologico Romano , le lezioni hanno affrontato gli aspetti principali della storia e dell’archeologia locale. Gli incontri hanno coinvolto diversi studiosi e appassionati, fornendo un quadro dettagliato del patrimonio culturale cittadino.
Gli incontri hanno toccato temi come la trasformazione di Alsium in insediamento romano, le tracce di abitazioni e infrastrutture, e il ruolo che la città ha avuto nel contesto dell’antichità. Ogni lezione ha raccolto un numero significativo di partecipanti, attratti sia dagli approfondimenti storici sia dal desiderio di conoscere luoghi spesso poco esplorati della zona. La biblioteca è diventata così un punto di riferimento per chi voleva avvicinarsi alle radici di Ladispoli, ascoltando spiegazioni puntuali e dettagliate.
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Le visite guidate ai siti archeologici di marina di palo e grottaccia
Dopo le lezioni teoriche, i partecipanti hanno potuto visitare due siti chiave della storia locale: Marina di Palo e la Grottaccia. Questi luoghi preservano tracce importanti dell’antica Alsium, città romana sulla costa laziale. La visita del 25 maggio ha portato gruppi di cittadini a camminare tra ruderi, ambienti sotterranei e strutture di epoca romana ben conservate.
Marina di Palo si presenta come un’area costiera dove sono emersi resti di ville e strutture portuali. La Grottaccia invece conserva grotte naturali e manufatti che raccontano di insediamenti risalenti a diversi secoli fa. Questi siti, nascosti tra la vegetazione e a volte poco conosciuti, si sono rivelati casseforti della memoria storica locale, offrendo un’esperienza diretta agli appassionati di archeologia.
La visita ha messo in luce l’importanza di proteggere questi luoghi e di aumentare la consapevolezza verso il patrimonio archeologico che caratterizza il territorio di Ladispoli e dintorni.
La cerimonia di consegna degli attestati e il riconoscimento dei partecipanti
Negli ultimi giorni del ciclo è stata organizzata una cerimonia per consegnare gli attestati ai partecipanti che hanno seguito il percorso di lezioni e visite. Questo momento ha sottolineato l’impegno di chi ha dedicato tempo per approfondire la storia della propria città e ha rappresentato un incentivo a proseguire nella valorizzazione delle ricchezze culturali locali.
La consegna ha avuto luogo in un’atmosfera di confronto e condivisione, dando spazio a riflessioni sulle scoperte fatte durante i vari incontri. Il riconoscimento ha avuto l’obiettivo di premiare la volontà di apprendere e ricordare, un aspetto fondamentale per mantenere vivo il legame tra la comunità e la sua eredità storica.
L’evento ha anche confermato il ruolo importante che gruppi come il GATC e il GAR svolgono in città, promuovendo attività culturali che coinvolgono cittadini e studiosi.
Visita finale alla villa romana di san nicola: un patrimonio romano lungo il litorale
L’evento conclusivo del ciclo si terrà domenica 8 giugno con una visita guidata alla Villa Romana di San Nicola. Questo sito è un punto di riferimento per l’archeologia costiera nel Lazio e testimonia la presenza romana sul litorale di Ladispoli. L’appuntamento è previsto alle 9:30 all’ingresso dell’area archeologica, sotto la guida del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.
La villa romana si distingue per le sue strutture ben conservate che raccontano di una domus signorile vicina al mare. Resti di mosaici, ambienti termali e elementi architettonici emergono dal terreno, mostrando l’importanza che questo luogo rivestiva nell’antichità. La visita permette di capire come funzionavano le ville costiere e come si integravano con il paesaggio circostante.
Questo momento darà modo ai visitatori di completare il percorso iniziato a febbraio, tornando alle radici di Ladispoli attraverso un sito che richiama la vita quotidiana romana e le dinamiche sociali di allora. La scelta di concludere proprio qui sottolinea il valore che la città attribuisce al proprio patrimonio archeologico.