L’Iran si trova attualmente nel mezzo di una situazione critica, a causa di un cyberattacco che ha interessato vari settori del governo e impianti strategici, compresi quelli legati al nucleare. Questa serie di attacchi informatici ha provocato un furto di informazioni che coinvolge quasi ogni entità governativa. Secondo quanto riportato da Abolhassan Firouzabadi, ex segretario del Consiglio Supremo dell’Iran per il Cyberspazio, gli effetti del cyberattacco sono stati devastanti. La situazione addirittura minaccia di compromettere la sicurezza nazionale irachena.
Un attacco diffuso: impatti su governo e nucleare
Il cyber attacco ha colpito “quasi tutti i rami del governo”, includendo le istituzioni giudiziarie, legislative e esecutive. Firouzabadi ha rivelato che la portata degli attacchi è tale da mettere in ginocchio diverse strutture portanti dello Stato. Come se non bastasse, gli impianti nucleari iraniani, che sono sempre sotto la lente d’ingrandimento della comunità internazionale, sono stati anch’essi coinvolti nell’offensiva. Non solo: anche le reti essenziali per la distribuzione di carburante, i servizi municipali, i trasporti e i porti sono risultati sotto attacco. L’entità di queste violazioni rende l’emergenza ancor più allarmante, specialmente in un contesto geopolitico teso e conflittuale.
Misure di sicurezza drastiche: vietati cercapersone e walkie-talkie
A seguito di quest’incidente, l’Iran ha preso misure di sicurezza severissime, vietando l’uso di cercapersone e walkie-talkie su tutti i voli aerei. Questa decisione arriva in un momento particolarmente critico, a poche settimane dai sabotaggi avvenuti in Libano che hanno causato la morte di almeno 39 persone, vincitori di Hezbollah, noto alleato dell’Iran. Jafar Yazerlo, portavoce dell’Organizzazione dell’aviazione civile iraniana, ha dichiarato che “è stato vietato l’ingresso di qualsiasi dispositivo di comunicazione elettronica, ad eccezione dei telefoni cellulari” nelle cabine di volo e nel carico non accompagnato. Questo mette in evidenza come l’Iran stia cercando di limitare qualsiasi possibile rischio di comunicazione durante i voli commerciali.
Diplomazia in atto: visita del presidente del Parlamento iraniano a Beirut
Nel frattempo, sul fronte diplomatico, il presidente del Parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf, è giunto oggi a Beirut. Ghalibaf ha portato un messaggio della Guida suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, per esprimere la sua solidarietà al popolo e al governo libanese, nonché alla resistenza. Durante l’incontro con il primo ministro libanese Najib Mikati, Ghalibaf, accompagnato da due parlamentari di Hezbollah, ha visitato Basta, un quartiere centrale di Beirut, recentemente colpito dagli attacchi aerei israeliani. Qui, di fronte alla devastazione e alle macerie, egli ha dichiarato: “Sosteniamo e siamo solidali con il popolo libanese e resteremo al loro fianco in questi momenti difficili”. Questo gesto simboleggia non solo la collaborazione tra Iran e Libano, ma anche un’alleanza strategica in un contesto storicamente complesso e carico di tensioni.