Napoli ha riconosciuto il ruolo di Michele di Bari, prefetto della città, con il premio “Napoli d’aMare” nella categoria istituzioni. L’evento si è tenuto durante il Pizza Village alla Mostra d’Oltremare, celebrando chi ha reso Napoli e la Campania più visibili e apprezzate nel paese e oltre. Il premio, ideato dallo scrittore e giornalista Lorenzo Crea, si propone di sottolineare chi contribuisce in modo concreto nei diversi campi che definiscono l’identità partenopea.
Il premio napoli d’amare: valore e significato
Il premio “Napoli d’aMare” è una iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare chi, con il proprio lavoro, porta Napoli e la regione Campania sotto riflettori positivi. Nato nel 2022 da un’idea di Lorenzo Crea e con la direzione artistica di Enzo Agliardi, l’evento fa parte del ricco calendario culturale del Pizza Village, una manifestazione internazionale dedicata alla pizza napoletana. Il premio consiste in una scultura a forma di delfino, creata dall’artista Ventrella, e premia personalità in ambiti come istituzioni, cultura, spettacolo, scienza e sport. Lo scopo è mettere in luce chi con le sue azioni ha contribuito a migliorare o valorizzare l’immagine di Napoli.
Nel corso della prima edizione, il premio aveva visto la partecipazione di figure note legate al territorio e allo spirito della città. Quest’anno, la scelta del prefetto Michele di Bari nella categoria istituzioni si inserisce in un contesto in cui l’impegno pubblico ha un peso cruciale nella gestione quotidiana e nello sviluppo attraverso la vicinanza alle problematiche sociali e culturali. L’evento ha avuto uno spazio di rilievo all’interno dell’area ospitalità del Pizza Village, un luogo frequentato da migliaia di appassionati di pizza e cultura partenopea.
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Il contributo di michele di bari al tessuto sociale
Michele di Bari ha assunto un ruolo che va oltre la semplice gestione amministrativa, toccando aspetti fondamentali per il tessuto sociale napoletano. La sua presenza sul territorio e la sua capacità di ascolto sono stati più volte sottolineati da esponenti locali e nazionali. La sua azione ha riguardato la sicurezza, la legalità e la promozione di iniziative che legano la comunità ai propri valori. Non a caso, lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore noto per opere ambientate a Napoli, ha sottolineato il contributo del prefetto definendolo “una concausa della crescita di questa città.”
Secondo De Giovanni, Di Bari riesce a amministrare un’istituzione dello Stato mostrando attenzione alle emozioni e al sentimento che Napoli porta con sé. Questo modo di gestire l’autorità è considerato fondamentale, visto che, senza un legame autentico con la comunità, le istituzioni rischiano di apparire distanti o imposte. Il prefetto in effetti ha dato segnali chiari di vicinanza, anche attraverso iniziative di dialogo e partecipazione rivolte a diverse fasce di cittadini.
La capacità di muoversi tra esigenze di ordine pubblico e realtà sociali complesse ha contribuito a evitare che il ruolo istituzionale diventasse una mera formalità. Invece ha assunto un posto centrale nelle dinamiche cittadine e nel sostenere progetti che mettono Napoli al centro di attenzioni positive, sia a livello nazionale che internazionale. La consegna del premio durante un evento dedicato a una delle eccellenze culturali della città – la pizza – rimarca questo doppio legame, tra tradizione e modernità, tra identità e innovazione.
La cerimonia di premiazione e il riconoscimento pubblico
La premiazione si è svolta in modo semplice ma denso di significati, all’interno dello spazio ospitalità del Pizza Village, evento molto seguito nella città. A consegnare il premio a Michele di Bari è stato proprio Maurizio De Giovanni, che nel 2022 era stato uno dei primi vincitori della manifestazione. La presenza di un autore così legato a Napoli ha rafforzato la carica simbolica dell’evento.
Il delfino, opera di Ventrella, è un simbolo che richiama il mare mediterraneo e l’identità napoletana, oltre a rappresentare un legame tra elementi naturali e culturali fortemente radicati nel tessuto cittadino. Durante la breve cerimonia, De Giovanni ha offerto una riflessione sul senso di comunità e sull’importanza di istituzioni che riescano a interpretare la voce dei cittadini.
Il riconoscimento al prefetto, in un contesto popolato da turisti e residenti riuniti per celebrare un piatto che rappresenta il cuore di Napoli, incarna un messaggio chiaro: premiare chi opera in modo concreto per avvicinare lo Stato alla gente, rispettandone le emozioni, è un segnale necessario. La cerimonia ha acceso nuovamente l’attenzione sul ruolo di chi amministra quotidianamente territori complessi come quello partenopeo, lo abbiamo visto anche negli scambi e nelle discussioni informali al termine dell’incontro.
Il significato del premio “Napoli d’aMare”
Il premio “Napoli d’aMare” appare così non solo come un riconoscimento simbolico, ma come testimonianza di un legame vivo tra la città, i suoi interpreti e chi cerca di guidarla senza perderne l’anima. Questa edizione del Pizza Village ha definitivamente sancito la figura del prefetto Michele di Bari come uno dei protagonisti del vissuto napoletano nel 2025.