La tragedia del crollo dei ballatoi nella Vela Celeste di Scampia continua a suscitare grande attenzione e preoccupazione nella comunità napoletana. La Procura, sotto la direzione dei principali inquirenti, Manuela Persico e Mario Canale, sta approfondendo le cause di questo drammatico evento che ha provocato la morte di due persone e ha lasciato tredici feriti, tra cui sette bambine. Le indagini sono ancora in corso e numerosi aspetti sono al centro della ricerca di responsabilità.
un’area sotto sequestro
state monitorando la scena del crollo
Le autorità competenti hanno posto sotto sequestro l’area del crollo per preservare le prove e garantire un’indagine accurata. Questo intervento è essenziale per ottenere informazioni chiare e dettagliate riguardo ai fattori che hanno portato alla tragedia. Si prevede che nei prossimi giorni vengano nominati consulenti per esaminare la documentazione acquisita, valutando ogni singolo aspetto che possa contribuire a chiarire la dinamica degli eventi.
Secondo le prime ricostruzioni, il crollo dei tre ballatoi è avvenuto in un contesto, già segnato da problematiche strutturali. Le indagini stanno cercando di stabilire se nel corso degli anni la Vela Celeste abbia subito interventi di manutenzione non autorizzati, realizzati forse da residenti stessi, il che potrebbe integrare un quadro di abusi edilizi. Non è escluso che le condizioni dell’abitazione abbiano avuto un ruolo fondamentale nel determinare il tragico evento.
indagini in corso e ipotesi di reato
crollo colposo e omicidio colposo le principali linee d’azione
Le indagini condotte dalla Procura di Napoli mirano a chiarire le eventuali responsabilità in merito al crollo. Due sono le ipotesi principali sotto esame: crollo colposo e omicidio colposo. Quest’ultima prospettiva è particolarmente grave, considerando che comporta la possibilità di una negligenza che ha avuto conseguenze letali per i coinvolti. Il Procuratore aggiunto Sergio Amato sta coordinando le attività investigative per raccogliere ulteriori elementi utili alla comprensione delle circostanze.
Tra i vari aspetti che verranno considerati, vi è anche la valutazione dell’eventuale presenza di inquilini abusivi all’interno delle abitazioni, che potrebbe complicare ulteriormente il già complesso scenario del crollo. Gli inquirenti sono impegnati a fare chiarezza anche su questo punto, esplorando ogni possibile connessione che possa emergere dal contesto in cui è avvenuto il disastro.
condizioni dei feriti e assistenza sanitaria
aggiornamenti sullo stato di salute delle vittime
Nel frattempo, le notizie sulle condizioni delle bambine ferite nel crollo forniscono un quadro di speranza e preoccupazione al contempo. Due delle giovani vittime sono attualmente ricoverate in rianimazione con prognosi riservata. Sebbene le loro condizioni siano classificate come “estremamente gravi”, i medici hanno segnalato stabilità nel monitoraggio della situazione.
Altre tre bambine, di età compresa tra i 9 e i 10 anni, sono state sottoposte a interventi chirurgici per fratture e si trovano ora in ortopedia, con condizioni stabili. Anche una quarta bambina sta per essere sottoposta a un intervento di chirurgia maxillo-facciale in seguito a una frattura mandibolare. Le altre due bambine, di 2 e 4 anni, sono seguite in chirurgia d’urgenza: sebbene una di loro abbia già iniziato a nutrirsi, l’altra presenta “lesioni multiple” e rimane sotto stretto monitoraggio.
I medici dell’ospedale Santobono, dove le bambine sono attualmente curate, continuano ad esprimere cautela ma manifestano ottimismo riguardo al lavoro che stanno svolgendo per garantire le migliori cure possibili a queste giovani pazienti, sottolineando l’importanza di una pronta guarigione e un supporto adeguato per le famiglie coinvolte in questa drammatica nell’evento.