Crollo di una scala nel centro storico di san miniato fa emergere infiltrazioni d’acqua e evacuazioni precauzionali di famiglie

Crollo di una scala nel centro storico di san miniato fa emergere infiltrazioni d’acqua e evacuazioni precauzionali di famiglie

Nel centro storico di San Miniato (Pisa), il cedimento di una scala in via IV Novembre ha causato infiltrazioni d’acqua e allagamenti, portando all’evacuazione preventiva di 13 famiglie e interventi urgenti di vigili del fuoco, protezione civile e Acque spa.
Crollo Di Una Scala Nel Centro Crollo Di Una Scala Nel Centro
Un cedimento di una scala nel centro storico di San Miniato ha rivelato gravi infiltrazioni d’acqua, causando l’evacuazione preventiva di 13 famiglie e diverse attività. Tecnici e protezione civile sono al lavoro per risolvere la situazione e garantire la sicurezza degli edifici. - Gaeta.it

Nel cuore del centro storico di san miniato, in provincia di pisa, un improvviso cedimento di una scala d’accesso a un terreno ha portato alla luce un problema serio di infiltrazioni d’acqua e perdite nascoste. Questo evento ha spinto i vigili del fuoco, domenica 19 gennaio 2025, a disporre l’evacuazione preventiva di 13 famiglie che vivono nelle abitazioni vicine. La situazione è ancora in evoluzione e i tecnici sono al lavoro per ristabilire la sicurezza dell’area e risolvere le criticità legate al forte allagamento degli scantinati.

Il crollo e la scoperta delle infiltrazioni

La scala è crollata in via iv novembre, una strada nel centro storico di san miniato. Dopo il cedimento, i vigili del fuoco hanno subito messo in sicurezza la zona, ma dalle verifiche è emersa una situazione più complicata del previsto. Negli scantinati di alcune abitazioni, mai utilizzati, sono state trovate infiltrazioni d’acqua di grosse dimensioni. Queste perdite non erano visibili da fuori e si sono protratte a lungo, causando danni strutturali e un principio di smottamento del terreno.

I locali interrati interessati risultavano allagati e pieni d’acqua, rendendo inutile l’accesso in sicurezza e mettendo a rischio la stabilità dei palazzi. La quantità d’acqua ha superato ogni previsione, e questo ha spinto i soccorritori a disporre un intervento rapido e deciso, per evitare danni più gravi e proteggere la popolazione residente.

Evacuazioni e interventi della protezione civile

Le 13 famiglie coinvolte hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni in via precauzionale domenica stessa. La protezione civile comunale ha attivato immediatamente un supporto assistenziale per 23 persone, cui ha fornito alloggi temporanei in strutture pubbliche o ha agevolato il ricongiungimento con familiari e amici.

L’evacuazione ha riguardato anche quattro attività commerciali presenti nella strada, un asilo nido e uno studio tecnico, tutti collocati in edifici del centro storico direttamente esposti alle infiltrazioni. L’accesso a questi luoghi è stato bloccato per precauzione fino a che non si garantisca l’integrità delle strutture. La presenza dell’asilo nido ha richiesto una particolare attenzione, considerata la fragilità dell’utenza e la necessità di garantire condizioni di sicurezza elevate.

Intervento di acque spa e verifiche tecniche in corso

Sul posto sono intervenuti anche i tecnici di Acque spa, il gestore idrico del basso valdarno, chiamati a intervenire sulle condotte responsabili delle perdite. Il danno alla rete idrica si sospetta sia la causa principale dell’allagamento degli scantinati e del conseguente movimento di terra. Gli esperti sono al lavoro per isolare la rottura e ripristinare il regolare flusso dell’acqua potabile, fermando così le infiltrazioni.

Le verifiche tecniche stanno proseguendo da domenica, con rilievi approfonditi sui palazzi e sul suolo del versante coinvolto. Le autorità hanno sottolineato che la rioccupazione degli edifici sarà autorizzata solo dopo il completo prosciugamento degli scantinati e un’attenta valutazione della stabilità strutturale.

La situazione degli edifici danneggiati

Sono tre i palazzi maggiormente colpiti dalla presenza d’acqua nei sotterranei. L’allagamento, secondo le prime analisi, ha innescato un principio di smottamento del terreno sui quali si appoggiano gli edifici. Questo fenomeno rischia di compromettere le fondamenta e la sicurezza di chi abita nella zona. Il sindaco di san miniato, simone giglioli, si è recato sul posto domenica sera e ha spiegato che “la priorità è quella di svuotare i locali danneggiati ed effettuare rilievi tecnici approfonditi.”

Gli abitanti non potranno rientrare fino a quando gli scantinati non saranno completamente liberati dall’acqua e non si avranno indicazioni chiare sugli interventi necessari per mettere in sicurezza definitivamente i palazzi. L’amministrazione locale e la protezione civile seguono la situazione con attenzione, aspettando i risultati delle prossime ispezioni.

Il ruolo delle autorità locali e la gestione dell’emergenza

Il comune di san miniato ha coordinato tutte le attività di emergenza, attivando la protezione civile e coinvolgendo i tecnici di Acque spa. Il sindaco ha consegnato aggiornamenti costanti ai cittadini durante tutta domenica sera, monitorando l’evoluzione della situazione. La macchina organizzativa ha lavorato senza sosta per garantire la sicurezza dei residenti e per raccogliere informazioni fondamentali sullo stato del versante.

Gli esperti dovranno stabilire le cause precise del cedimento e definire un piano per il recupero degli edifici e la riparazione della rete idrica. L’intervento sarà complesso e richiederà tempo, dato che la zona è delicata e il centro storico richiede particolare attenzione nel restauro e nella gestione delle infrastrutture idriche. Sul posto permangono squadre di tecnici e operatori per garantire il controllo sul territorio e prevenire ulteriori danni.

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