Il turismo a Cattolica ha subìto un forte calo nei primi mesi del 2025, con dati allarmanti riguardo arrivi e pernottamenti. Le recenti statistiche mostrano una diminuzione significativa rispetto all’anno precedente. Critiche pesanti arrivano da esponenti dell’opposizione, che imputano il tracollo a scelte errate dell’amministrazione comunale. Diversi fattori legati alla gestione politica e alla mancanza di strategie strutturate sono al centro del dibattito.
Andamento turistico a cattolica nel primo quadrimestre del 2025
Nei primi quattro mesi dell’anno, Cattolica ha registrato un calo dei turisti senza precedenti. Gli arrivi sono diminuiti del 21,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tra i turisti italiani la contrazione è ancora più marcata, con un decremento del 22,8%. I pernottamenti hanno subito una flessione complessiva del 16,8%. Questi dati mettono in evidenza una situazione critica per la città, che si posiziona come il comune costiero in maggiore difficoltà all’interno della provincia.
Altri comuni limitrofi hanno mostrato una tenuta migliore, contenendo in parte le perdite dovute alle stagioni fuori stagione o alle condizioni economiche. La differenza risiede, secondo alcuni osservatori, nell’adozione di politiche più proattive e in investimenti mirati al sostegno del settore turistico. Cattolica, invece, appare in ritardo e con segnali deboli rispetto all’evoluzione del mercato turistico regionale.
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Critiche all’amministrazione comunale per la gestione del turismo
Il consigliere di minoranza Flavio Mauro ha espresso giudizi molto severi nei confronti dell’amministrazione cittadina. Ha definito l’attuale situazione “una disfatta” conseguente a un immobilismo prolungato. Mauro sottolinea la mancanza di una guida strategica e la totale assenza di visione sul lungo periodo. L’amministrazione, a suo dire, non avrebbe ascoltato adeguatamente gli operatori del territorio, deficitando nella capacità di progettare interventi utili a invertire la tendenza negativa.
Il consigliere afferma che la gestione ha minimizzato i segnali di allarme provenienti dal settore turistico. L’atteggiamento “alla giornata” e l’assenza di programmazione sono stati definiti come cause principali di un tracollo evitabile. La scarsità di azioni concrete rivolte ai mercati esteri e la mancanza di un piano di destagionalizzazione concreto hanno lasciato scoperta una fetta importante di potenziale turistico.
Gestione delle risorse e investimenti sul territorio
Secondo Mauro, l’aumento dell’imposta di soggiorno serve soltanto a rifinanziare eventi come Rumore Adriatico, giudicati poco utili per la città. L’evento, organizzato tramite affidamento diretto di 30 mila euro negli ultimi due anni, non offrirebbe vantaggi concreti alla crescita turistica di Cattolica. Le risorse, sostiene il consigliere, dovrebbero essere destinate a una progettazione condivisa con gli operatori che favorisca una programmazione più coerente e funzionale.
Non sfuggono alla critica neppure gli strumenti urbanistici chiave della città. Il Piano dell’Arenile è fermo da oltre un anno e mezzo, mentre il Piano urbanistico generale non ha registrato progressi da febbraio 2024. Questi ritardi vengono visti come un segnale di disattenzione verso il futuro della città, che rischia di perdere occasioni rilevanti per rinnovare e valorizzare l’area costiera.
Proposte per rilanciare il turismo a cattolica
Il gruppo politico Fratelli d’Italia ha indicato alcune linee guida per superare la crisi. Propone un utilizzo più consapevole e mirato dei proventi dell’imposta di soggiorno. L’obiettivo sarebbe rafforzare l’offerta turistica estiva ma soprattutto potenziare la destagionalizzazione, per garantire flussi più regolari durante tutto l’anno.
Secondo questa visione, una priorità deve essere la promozione turistica efficace del territorio. La tendenza attuale, al contrario, mostra un taglio di 100 mila euro nel bilancio previsionale approvato lo scorso dicembre. Si prevede inoltre un’ulteriore riduzione delle risorse disponibili per il 2027. Questi dati alimentano il dibattito sulla sostenibilità e l’efficacia delle scelte fatte dalle amministrazioni locali in tema di sviluppo turistico.