Una scultura in legno, alta 16 metri e realizzata in occasione dei mondiali del 1990, è crollata questa mattina a roma, in via nedo nadi, quartiere flaminio. L’opera, firmata da mario ceroli, si trovava vicino al palazzetto dello sport e da tempo era stata transennata per motivi di sicurezza. La caduta ha richiesto l’intervento immediato di polizia locale e vigili del fuoco, che hanno isolato la zona e interdetto una pista ciclabile vicina.
La scultura e la sua storia nei mondiali del 1990
La gigantesca struttura in legno realizzata da mario ceroli aveva un valore storico legato ai mondiali di calcio del 1990, tenutisi in italia. Alta circa 16 metri e con un peso superiore alle 30 tonnellate, la scultura rappresentava un’opera simbolica nel contesto urbano di roma. Collocata vicino al palazzetto dello sport, era diventata nel tempo un punto di riferimento visivo nel quartiere flaminio.
Questa opera aveva resistito per oltre tre decenni agli agenti atmosferici, ma negli ultimi anni si erano rilevate condizioni di degrado tali da renderla pericolante. Per salvaguardare l’incolumità pubblica, l’area intorno alla scultura era stata transennata già da tempo, evitando così che il crollo potesse causare danni a persone o cose. La realizzazione di ceroli si inseriva in un periodo in cui l’arte contemporanea urbana si intrecciava con eventi sportivi di grande rilievo, esaltando il legame tra cultura e sport a roma.
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L’intervento delle forze dell’ordine e i provvedimenti adottati
Al momento del crollo, sul posto sono giunti rapidamente gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco. Le autorità hanno messo in sicurezza la zona, stabilendo un perimetro di sicurezza intorno ai resti della scultura. Per garantire la protezione dei passanti e dei ciclisti, è stata inoltre interdetta la pista ciclabile su viale tiziano per tutto il tratto interessato dalle transenne.
L’intervento ha evitato che si verificassero feriti o incidenti, nonostante la mole dell’opera crollata. La polizia locale ha monitorato la situazione con attenzione, coordinandosi con i vigili per la rimozione della scultura e la ripresa della normale viabilità. Al momento non sono state segnalate ulteriori criticità nelle vie adiacenti, ma l’attenzione resta alta per eventuali conseguenze indirette.
Il valore artistico e culturale della scultura di mario ceroli
Mario ceroli è noto nel panorama artistico italiano per le sue opere in legno e materiali naturali, spesso legate a temi sociali e culturali. La scultura collassata oggi era uno dei suoi lavori più imponenti, espressione della sintesi fra sport e arte in occasione dei mondiali del 1990 a italia. L’opera rappresentava una delle testimonianze di quel momento storico, diffondendo in città un’immagine di forza e comunità.
Con il passare degli anni, questa scultura ha incarnato anche un simbolo di memoria urbana, ricordando a cittadini e visitatori il legame fra eventi sportivi internazionali e il tessuto culturale di roma. La decisione di preservarla con transenne rifletteva il riconoscimento del suo valore, pur di fronte a problemi evidenti di conservazione e sicurezza. La rimozione definitiva dell’opera richiederà una riflessione sulle modalità di tutela delle testimonianze artistiche collocate negli spazi pubblici.
Caratteristiche strutturali e cause del crollo
L’opera in legno, con altezza di circa 16 metri e un peso stimato di oltre 30 tonnellate, rappresentava un oggetto architettonico imponente. Realizzata nei primi anni ’90, la struttura ha subito negli anni l’usura provocata dall’esposizione agli agenti atmosferici, con un progressivo deterioramento del materiale ligneo. Questo tipo di degrado può compromettere la stabilità, rendendo pericolosa ogni fase di permanenza senza interventi di manutenzione adeguati.
Il crollo di questa mattina indica che le condizioni di stabilità infatti erano giunte a un punto critico. Pur essendo stata transennata, la scultura ha ceduto sotto il proprio peso o a causa di fattori esterni come vento o pioggia. Le autorità competenti dovranno ora valutare se intervenire in futuro con progetti di restauro o procedere alla completa rimozione della struttura.
Sarà importante analizzare nel dettaglio le cause per evitare situazioni simili in altre opere esposte in ambienti urbani, che spesso restano esposte senza monitoraggi frequenti. La vicenda richiama anche l’attenzione sulla tutela delle opere pubbliche e sulla necessità di ispezioni periodiche per garantire la sicurezza dei cittadini.