Il Consiglio regionale della Lombardia ha appena approvato un bilancio controverso, oggetto di aspre critiche da parte delle opposizioni, in particolare del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle . Secondo i rappresentanti di queste forze politiche, la manovra finanziaria dimostra un evidente immobilismo della giunta regionale, guidata dalla destra. I fondi sono considerati insufficienti e non rispondono alle necessità dei cittadini, soprattutto di fronte ai recenti tagli imposti dal governo nazionale.
Critiche al bilancio: un’immobilità inaccettabile
Il capogruppo del Pd presso il Consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino, ha espresso una forte disapprovazione per il bilancio presentato, definendolo “palesemente inadeguato”. Majorino ha commentato che l’opposizione è stata costretta a minacciare ostruzionismo durante le sedute in aula per ottenere fondi vitali, come i tre milioni di euro destinati alla sicurezza sul lavoro. Inoltre, ha messo in evidenza che sono stati richiesti cinque milioni per rimuovere le barriere architettoniche presso le case Aler e cinquecento mila euro per i beni confiscati alla mafia. Majorino ha sottolineato come il bilancio dovrebbe essere completamente diverso per rispondere alle esigenze dei lombardi, puntando su aspetti cruciali come la promozione del lavoro, la riduzione delle liste d’attesa in sanità e il potenziamento del trasporto pubblico.
Il consigliere ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che alcuni comuni, come Milano, abbiano saputo affrontare la situazione economica evitando tagli al sociale, favorendo al contrario la coesione sociale anche in un momento di crisi. La visione proposta dal Pd si fa quindi portavoce di una maggiore attenzione alla città e delle loro necessità, mirando a una gestione più proattiva delle risorse.
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L’analisi del M5S: manovra che non guarda avanti
Anche il Movimento 5 Stelle si è fatto sentire con fermezza in merito al bilancio. Secondo Nicola Di Marco, capogruppo del M5S Lombardia, il bilancio in questione non è altro che una risposta passiva ai tagli decisi dal governo centrale. Di Marco ha messo in luce come la maggioranza si sia concentrata su questioni marginali, come il tentativo, fallito grazie all’opposizione, di reintrodurre i mini-vitalizi e le indennità di fine rapporto per i consiglieri regionali. Mentre i cittadini, ha sottolineato, si aspettano risposte concrete su temi fondamentali quali il miglioramento della sanità, l’ampliamento dei trasporti e la creazione di posti di lavoro.
Nonostante le critiche, Di Marco ha evidenziato alcune conquiste significative ottenute dall’opposizione, come l’approvazione di un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad allocare cinquecento mila euro per la riqualificazione dei beni confiscati alla mafia. Questa azione rappresenta uno dei pochi aspetti positivi che emergono da un bilancio altrimenti considerato insufficiente per affrontare i bisogni reali della popolazione.
Iniziative e risultati delle minoranze
All’interno del dibattito, le minoranze hanno evidenziato anche alcuni risultati ottenuti grazie alla loro pressione. Lisa Noja, consigliera di Italia Viva, ha sottolineato l’importanza di avere destinati cinquecento mila euro aggiuntivi annuali per la neuropsichiatria infantile, un passo significativo per migliorare i servizi offerti ai ragazzi e alle ragazze con gravi disabilità in Lombardia. Questi fondi permetteranno di potenziare i programmi di riabilitazione, un’area che richiede particolare attenzione e risorse.
Onorio Rosati, esponente di Avs, ha invece rivendicato aspetti innovativi per la sostenibilità, come forestazione urbana, formazione professionale e misure di prevenzione contro gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. Queste iniziative potrebbero rivelarsi fondamentali in un contesto in cui l’attenzione alla qualità della vita nei centri urbani e la sicurezza dei cittadini devono essere al centro dell’agenda politica regionale.
Allo stato attuale, l’approvazione di questo bilancio solleva interrogativi sulle priorità della giunta e sulla capacità di ascolto delle istanze dei cittadini. La strada da percorrere per una Regione Lombardia che risponda alle esigenze di tutti appare ancora lunga, con il fronte delle opposizioni impegnato a vigilare e a richiedere risposte concrete nella gestione delle risorse pubbliche.