La crisi che coinvolge lo stabilimento Tirso di Muggia tiene banco da tempo nel panorama industriale della regione Friuli Venezia Giulia. Dopo il ritiro di roncdin dalla trattativa, la cgil di Trieste solleva dubbi sull’assenza di altri soggetti interessati nonostante incentivi fiscali significativi messi a disposizione dalla regione. Questo articolo riporta le dichiarazioni ufficiali e fa il punto sulla situazione attuale, evidenziando l’urgenza di trovare soluzioni per assicurare il futuro degli operai e dell’area produttiva.
Posizione della cgil sulla mancata continuità produttiva dello stabilimento tirso
Massimo Marega, segretario generale della cgil di Trieste, ha espresso il dubbio che la trattativa conclusa con il ritiro di roncdin nasconda criticità non ancora chiarite. La cgil ritiene che la ricerca di un nuovo acquirente dovrebbe essere più ampia e non concentrata su un unico soggetto. Marega sottolinea che scaricare sull’azienda uscita da sola la responsabilità della situazione non appare corretto alla luce dei fatti.
Secondo la cgil, la continuità produttiva dello stabilimento rimane una priorità assoluta e si chiede un impegno deciso per trovare un partner industriale solido. Marega ha ricordato che la cgil aveva segnalato le difficoltà del prolungarsi della trattativa, ipotizzando già allora che la situazione non fosse così semplice come sembrava apparire all’esterno.
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Incentivi fiscali della regione friuli venezia giulia e attrattività del territorio
La regione Friuli Venezia Giulia ha previsto una serie di incentivi fiscali, descritti come cospicui, volti a stimolare investimenti e attrarre aziende nel territorio di Muggia. La cgil manifesta stupore per il fatto che le agevolazioni non abbiano attirato più realtà imprenditoriali disposte a rilevare lo stabilimento Tirso e continuare la produzione.
Marega infatti richiama l’attenzione sul tema dell’attrattività del territorio, chiedendosi perché un’opportunità come quella offerta dagli incentivi non abbia generato riscontri più concreti in termini di interesse da parte di altri imprenditori. La presenza di incentivi importanti dovrebbe in teoria rendere più semplice individuare nuove soluzioni industriali, alleviando così l’impatto sociale della crisi.
Richiesta di apertura a nuovi interlocutori per salvare lo stabilimento
La posizione della cgil punta chiaramente sulla necessità di non fermarsi alla trattativa ormai saltata con roncdin. Marega invita a concentrare le poche settimane rimaste prima di decisioni definitive nella ricerca attiva di nuovi potenziali acquirenti.
Questa richiesta nasce dalla preoccupazione di garantire un futuro al sito produttivo e all’occupazione locale. L’obiettivo è trovare chi abbia interesse e capacità di dare continuità all’attività, riducendo così gli effetti negativi sulla comunità e sul tessuto economico di Muggia.
Una vicenda che resta aperta
La vicenda dello stabilimento Tirso rimane aperta. Nonostante gli incentivi, la mancanza di nuovi soggetti disponibili complica il quadro e rende necessario un salto di qualità nella gestione della crisi.