La situazione finanziaria delle Aziende per i Servizi alla Persona in Abruzzo sta raggiungendo livelli allarmanti. La recente seduta della Quinta Commissione ha svelato le difficoltà economiche che queste strutture sociali stanno affrontando, evidenziando l’importanza di un intervento immediato da parte della Regione. La carenza di risposte e soluzioni praticabili potrebbe compromettere i servizi cruciali per centinaia di persone con disabilità.
Le cifre allarmanti delle Asp abruzzesi
Durante la Commissione, sono stati presentati dati che illustrano in modo chiaro la gravità della situazione: tutte le Asp, ad eccezione di quella aquilana, registrano passivi notevoli. Analizzando i conti di Teramo, Chieti e Pescara, la realtà si fa preoccupante. Le due Aziende di Teramo si trovano con debiti accumulati per 22 milioni di euro, mentre a Pescara la situazione è critica con un milione di euro di debiti, senza che i dati di bilancio siano nemmeno disponibili per una valutazione più approfondita. Chieti, dal canto suo, non è da meno, con un’esposizione debitoria di 6.792.723 euro. Solo l’Aquila riesce a mantenere una situazione relativamente sotto controllo, con un passivo di circa 500.000 euro.
A corollario di questo quadro finanziario, i fondi regionali disponibili ammontano a circa 3 milioni di euro, con ulteriori 7 milioni che non sono ancora stati erogati. Questa mancanza di liquidità blocca l’operatività delle Asp, essenziali per fornire servizi ad una popolazione vulnerabile. La testimonianza del consigliere Antonio Di Marco mette in evidenza come il disinteresse istituzionale stia contribuendo a un sistema già fragile, portando a una crisi che si allarga costantemente.
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Necessità di un intervento immediato
Antonio Di Marco ha dichiarato che la situazione sarebbe potuta essere diversa, qualora la Regione Abruzzo avesse affrontato il problema in tempi utili. Egli sottolinea l’urgenza di trattare la crisi delle Asp con la stessa serietà con cui si affrontano le problematiche sanitarie. Con le Aziende in difficoltà, è difficile garantire la continuità e la qualità dei servizi, necessari per le persone con disabilità. La crisi potrebbe influenzare non solo la fornitura di servizi sociali, ma anche il sistema sanitario complessivo, colpendo coloro che si trovano in condizioni già precarie.
L’assenza di un piano di risanamento e di un’alternativa ai metodi attuali di finanziamento è fonte di grande preoccupazione tra i membri della Commissione, che chiedono un cambio di rotta deciso nella gestione delle finanze delle Asp. Di Marco ribadisce che è imperativo affrontare queste problematiche in modo proattivo, prima che la situazione possa precipitare ulteriormente, con conseguenze disastrose per le persone che dipendono dai servizi socio-assistenziali.
Direzioni future e accountability istituzionale
La mancanza di risposte dalla Regione non solo costituisce un disservizio per una parte della popolazione, ma evidenzia anche la necessità di una maggiore responsabilità da parte delle autorità competenti. È fondamentale rinnovare l’impegno istituzionale verso il finanziamento delle Asp, con l’obiettivo di evitare che si arrivino a situazioni d’insolvenza e di default.
Le Aziende per i Servizi alla Persona non possono e non devono essere lasciate in balia di una crisi che, se ignorata, potrebbe avere ripercussioni devastanti sia per i pazienti sia per il personale che opera quotidianamente in questo settore. La solidità di questi istituti è cruciale per la stabilità dell’intero sistema sanitario, rendendo così necessario un intervento lungimirante e strategico da parte della Regione Abruzzo.