L’Italia si trova a fronteggiare una nuova minaccia di salute pubblica legata alla diffusione di virus trasmessi da zanzare, in particolare dengue e virus del Nilo occidentale. Andrea Crisanti, virologo di rilievo e senatore Pd, ha illustrato i rischi concreti derivanti dalla presenza di questi insetti, offrendo dettagli sulle specie più pericolose e suggerimenti per evitare focolai nell’ambiente urbano.
La pericolosità delle zanzare di dengue e virus del nilo secondo crisanti
Andrea Crisanti ha messo in guardia da un pericolo spesso sottovalutato, cioè le zanzare come vettori di malattie gravissime. In Italia, oltre alla malaria, quasi del tutto sparita, altri virus portati da insetti come la dengue e il virus del Nilo Occidentale stanno guadagnando terreno. Crisanti ha ricordato che le zanzare appartengono a circa 3.500 specie diverse, ma solo alcune veicolano patologie pericolose.
Zanzare aedes aegypti e aedes albopictus
La zanzara Aedes aegypti è nota per diffondere virus come dengue, febbre gialla, Zika e chikungunya. Questa specie predilige ambienti urbani, dove trova piccole raccolte d’acqua stagnante per riprodursi. Simile pericolosità ha la zanzara tigre, scientificamente chiamata Aedes albopictus, molto diffusa sul territorio nazionale in grado di trasmettere gli stessi virus.
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Non meno importante è la zanzara Culex, responsabile della trasmissione del virus del Nilo Occidentale e dell’encefalite giapponese. Questa specie agisce soprattutto nelle ore serali e notturne e prospera in ambienti con acqua ferma. Altre zanzare, come Mansonia e Anopheles, si concentrano in aree tropicali e più lontane da qui, ma il monitoraggio resta fondamentale anche per prevenire focolai.
Misure preventive per contenere la diffusione dei virus in ambiente urbano
Andrea Crisanti ha sottolineato come il rischio non derivi da ambienti rurali o campagne isolate, ma soprattutto dalle zanzare ben inserite negli ecosistemi urbani. Per limitare la diffusione di virus come dengue e West Nile, ha ribadito l’importanza di qualche semplice ma efficace accorgimento quotidiano.
Innanzitutto, non lasciare stagnare acqua in sottovasi, cassonetti o qualsiasi contenitore sul balcone o in giardino. L’acqua ferma rappresenta il luogo ideale dove le zanzare depongono le uova e permettono così il proliferare della specie. Questa precauzione, semplice e alla portata di tutti, riduce sensibilmente i rischi legati alla presenza di questi insetti.
Le disinfestazioni rimangono utili ma non sufficienti da sole. L’uso dei repellenti si conferma un metodo concreto per proteggersi dai morsi di zanzara più pericolose. L’attenzione va mantenuta anche perché alcune zanzare, come la Culex, sono più attive durante la sera e la notte, rendendo necessario un controllo costante degli ambienti domestici ed esterni soprattutto nelle ore crepuscolari.
Chi è più esposto all’attacco delle zanzare secondo il virologo
Crisanti ha inoltre risposto a un interrogativo che riguarda molte persone: il motivo per cui alcune sono più soggette ai morsi di zanzara rispetto ad altre. La differenza dipende da tre fattori biologici specifici.
Il primo elemento è la temperatura corporea più alta, che rende alcune persone un bersaglio preferito per le zanzare. Il secondo riguarda un metabolismo più rapido che genera segnali chimici più evidenti per questi insetti. Infine, la quantità di anidride carbonica emessa durante la respirazione attira maggiormente le zanzare.
Queste tre caratteristiche spiegano perché alcuni soggetti vengono punti più frequentemente, aumentando il rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare. Il virologo ha evidenziato che capirle aiuta a prendere le giuste precauzioni personali, soprattutto in aree urbane dove si concentra la principale diffusione di questi insetti portatori di virus.
Il quadro descritto da Andrea Crisanti invita dunque a mantenere una vigilanza costante e a seguire pratiche di prevenzione negli ambienti domestici e pubblici. La combinazione di azioni individuali e interventi di controllo può contenere l’avanzata delle zanzare pericolose e tutelare la salute collettiva del paese.