La regione Veneto mostra segnali di crescita economica e sociale per gli anni 2024 e 2025, con dati che riguardano il prodotto interno lordo, i consumi, gli investimenti, il mercato del lavoro e il turismo. L’analisi del bollettino socio-economico evidenzia come l’inflazione e altre variabili influenzino lo sviluppo regionale, fornendo un quadro dettagliato sulle tendenze locali rispetto al contesto nazionale.
Andamento del pil e dei consumi nel Veneto per il 2024 e 2025
Secondo le stime ufficiali, il pil del Veneto dovrebbe aumentare dello 0,5% nel 2024 e segnare un’ulteriore crescita dello 0,8% nel 2025. Questi incrementi sono accompagnati da un lieve aumento dei consumi delle famiglie, stimati in un +0,9% nel 2025. Nel medesimo anno è previsto un aumento degli investimenti fissi lordi dell’1,2%, segno di un interesse produttivo e industriale in espansione nella regione.
L’espansione economica, tuttavia, si sviluppa in un quadro di inflazione crescente. Nel primo trimestre del 2025, l’inflazione in Veneto raggiunge il 2,2% a marzo, principalmente a causa della crescita dei prezzi dei beni energetici. L’incremento dei prezzi è soprattutto avvertito nei servizi legati al turismo, come le strutture ricettive e i pacchetti vacanza, settori che contribuiscono a sostenere l’andamento inflazionistico.
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Questo aumento dell’inflazione interessa in modo particolare le famiglie e le imprese venete, condizionando i comportamenti di spesa e investimento. Lo scenario mostra quindi una crescita accompagnata da pressioni sui prezzi, fattore che sarà da monitorare per valutare l’equilibrio economico della regione nei prossimi mesi.
Turismo in Veneto: dati sul 2024 e primi mesi del 2025
Il turismo nel Veneto ha chiuso il 2024 con risultati positivi, confermando il trend di espansione dei flussi turistici già registrato negli anni precedenti. Il numero di arrivi è aumentato del 3,3% rispetto al 2023, mentre le presenze sono cresciute del 2,2%. Questi dati indicano un consolidamento della regione come meta preferita sia per i turisti italiani che per quelli stranieri.
La stabilità nelle strutture alberghiere è un dato rilevante, ma il comparto extralberghiero ha mostrato una crescita più significativa, con un +3,8% delle presenze. Questa differenza riflette una maggiore richiesta di soluzioni di ospitalità alternative, come appartamenti e case vacanza. Il settore extralberghiero rappresenta quindi un segmento in espansione e sempre più importante per l’economia turistica veneta.
Nel primo bimestre del 2025 si registra una diminuzione del 3,8% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va però considerato che il Carnevale, evento che generalmente attira molti visitatori, è stato festeggiato a febbraio nel 2024, mentre nel 2025 è caduto il 4 marzo, influenzando la distribuzione dei flussi nelle prime settimane dell’anno. Questi fattori contribuiscono a spiegare la flessione apparente, che potrebbe riequilibrarsi nei mesi successivi.
Mercato del lavoro e occupazione: dati su occupati, disoccupati e giovani Neet
Il mercato del lavoro in Veneto presenta segnali di forza rispetto alla media italiana. Il tasso di occupazione totale arriva al 70,2%, un dato superiore rispetto al 62,2% nazionale. Questo riflette una buona capacità del territorio di creare e mantenere posti di lavoro in vari settori dell’economia locale.
Il tasso di disoccupazione ha registrato una diminuzione significativa, passando dal 4,3% nel 2023 al 3% nel 2025, un minimo storico per la regione. Questo calo interessa diverse fasce della popolazione, favorita da politiche regionali e da un contesto economico più favorevole.
Anche il fenomeno dei Neet diminuisce in Veneto. Nel 2024 si è registrato un calo del 14% rispetto all’anno precedente. La quota di Neet nella fascia 15-29 anni ora si attesta sul 9%, raggiungendo il target europeo previsto entro il 2030. Questo posiziona il Veneto al secondo posto tra le regioni italiane con il valore più basso di giovani esclusi dal lavoro e dalla formazione.
Questi dati indicano una maggiore integrazione dei giovani nel mondo del lavoro e delle opportunità educative, anche in contesti con difficoltà economiche o sociali particolari. Tuttavia, resta importante monitorare l’evoluzione del mercato e le politiche per mantenere e migliorare questi risultati.