Cresce l’attenzione degli italiani per le patate: consumi, sostenibilità e origine europea in primo piano

Cresce l’attenzione degli italiani per le patate: consumi, sostenibilità e origine europea in primo piano

L’indagine Potatoes Forever! rivela che quasi il 40% degli italiani consuma patate settimanalmente, con crescente attenzione a qualità, origine europea e sostenibilità ambientale nelle scelte alimentari.
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L’indagine "Potatoes Forever!" rivela che le famiglie italiane consumano regolarmente patate, mostrando crescente attenzione a qualità, origine europea e sostenibilità ambientale, con una domanda in aumento di trasparenza e certificazioni ecologiche. - Gaeta.it

L’uso delle patate resta molto diffuso tra le famiglie italiane, con una forte attenzione che si sposta anche sui temi della qualità, dell’origine e della sostenibilità. Lo rivela la seconda edizione dell’indagine Potatoes Forever!, progetto promosso in Italia da Unapa e cofinanziato dall’Unione europea, condotto nel novembre 2024 su oltre 6.500 consumatori. Questo studio fa luce sui cambiamenti nel comportamento d’acquisto degli italiani rispetto a un prodotto fondamentale per la cucina quotidiana e sottolinea un interesse crescente verso pratiche adeguate di coltivazione e certificazioni ambientali.

I consumi di patate nei nuclei familiari italiani

Secondo la ricerca diffusa in occasione della giornata internazionale della patata del 30 maggio, quasi 4 italiani su 10 consumano patate almeno una volta a settimana. Nello specifico, il 39% dichiara di inserire la patata nella propria dieta settimanale, mentre un ulteriore 32% la consuma più volte nel corso della stessa settimana. Questi dati evidenziano quanto le patate siano ancora un alimento centrale nelle scelte alimentari delle famiglie italiane, sia nella versione fresca che come ingrediente trasformato.

Il rapporto tra qualità e prezzo rimane un fattore cruciale per oltre un terzo dei consumatori, ma la ricerca segnala anche una crescita nell’interesse verso altri aspetti. L’attenzione verso l’origine europea delle patate si attesta al 32,5%, un dato che conferma la fiducia degli italiani nei prodotti europei e nella loro tracciabilità. Inoltre, cresce la preferenza verso particolari tipologie di patata che soddisfano esigenze specifiche di gusto o di impiego in cucina. L’indagine fa emergere anche un aumento della sensibilità verso certificazioni che attestano condizioni ambientali ed etiche, a testimonianza di una domanda più consapevole e informata.

Attenzione alla qualità e alla provenienza

Il crescente interesse per le certificazioni ambientali mostra come i consumatori scelgano prodotti che rispettano criteri etici e ambientali, un cambiamento significativo rispetto alle scelte più tradizionali basate solo su prezzo e sapore.

L’importanza crescente della sostenibilità nelle scelte alimentari

L’aspetto della sostenibilità si lega strettamente alle scelte di acquisto dei consumatori. La percentuale di italiani disposti a comprare patate certificate con un marchio ambientale è salita al 39%, con un aumento dell’8% rispetto all’edizione 2023 dello studio. Questo fattore suggerisce che l’opinione pubblica passa da una semplice considerazione di prezzo e qualità a un impegno più consapevole verso prodotti che rispettano criteri ecologici.

Parallelamente cresce la richiesta di informazioni dettagliate sulle caratteristiche nutrizionali delle patate: lo dichiara circa un terzo degli intervistati, con un incremento del 15% rispetto all’indagine precedente. I consumatori vorrebbero soprattutto conoscere meglio le pratiche di produzione sostenibile, un tema che al momento sembra poco noto a gran parte della popolazione. Infatti, solo il 24,5% di chi ha risposto si reputa ben informato sulle tecniche agricole europee pensate per ridurre l’impatto ambientale, mentre quasi la metà ammette una conoscenza limitata.

Questioni ecologiche e informazione

L’attenzione verso la tutela della biodiversità è aumentata del 13%, raggiungendo un valore del 25,6%. I consumatori mostrano anche particolare interesse alle questioni legate allo spreco alimentare: circa un quarto degli intervistati ritiene prioritario ridurre il cibo sprecato. Questi dati indicano una crescita della coscienza ecologica che accompagna le scelte quotidiane. In più, l’88% degli intervistati appoggia la necessità di una campagna di informazione sulla filiera pataticola europea, segno di una domanda di trasparenza che si concentra sull’intero percorso del prodotto, dalla coltivazione al consumo.

La produzione di patate in europa e i principali paesi coinvolti

Rimanendo sul piano produttivo, l’Europa a 27 ha registrato nel 2023 una produzione complessiva di patate pari a circa 48,5 milioni di tonnellate. Questa quantità comprende sia la destinazione al mercato fresco sia quella per l’industria di trasformazione. Tra i paesi più rilevanti ci sono Germania, con il 24% della produzione totale, e Francia, che ne rappresenta il 18%. Seguono i Paesi Bassi con il 14%, la Polonia con il 12% e il Belgio con l’8%. Questi numeri dimostrano come la filiera europea sia ricca di punti di riferimento importanti e distribuiti su vaste aree agricole.

La produzione di patate in queste nazioni è legata anche alle condizioni climatiche favorevoli e a filiere consolidate, con un’attenzione crescente alla responsabilità ambientale, che coinvolge coltivatori, trasformatori e distributori. A livello europeo si continuano a promuovere buone pratiche agronomiche, insieme a prodotti di qualità che rispondano alle esigenze dei consumatori rispetto alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità.

Il ruolo di potatoes forever!

Il progetto Potatoes Forever! si inserisce proprio in questo contesto, sostenendo una comunicazione chiara che coinvolge il pubblico finale. L’obiettivo è rendere più trasparente il percorso dei prodotti e favorire una spesa consapevole, che punti su ingredienti controllati e rispettosi dell’ambiente, in linea con le aspettative di chi sceglie patate oggi.

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