Cresce la quota di italiani indecisi sulle vacanze 2025: meglio aspettare prima di partire

Cresce la quota di italiani indecisi sulle vacanze 2025: meglio aspettare prima di partire

L’incertezza sulle vacanze estive 2025 cresce tra gli italiani, con il 24% ancora indeciso per motivi economici e politici; mare resta la meta preferita, mentre aumentano interesse per città d’arte e case vacanza.
Cresce La Quota Di Italiani In Cresce La Quota Di Italiani In
L’incertezza sulle vacanze estive 2025 tra gli italiani è al massimo, con il 24% ancora indeciso, a causa di timori economici e politici. Mare resta la meta preferita, ma cresce l’interesse per le città d’arte. Hotel e case vacanza sono le soluzioni di alloggio più scelte, con una maggiore attenzione a costi e comfort. - Gaeta.it

L’incertezza tra gli italiani sulle vacanze estive 2025 raggiunge un livello mai visto negli ultimi anni. Circa un quarto della popolazione non ha ancora deciso se partire, contro la media del 12% delle stagioni passate. I motivi principali sono legati ai timori economici e politici, mentre le destinazioni e le modalità di soggiorno mostrano alcuni cambiamenti rispetto al passato. Le preferenze degli italiani nel modo di trascorrere le ferie riflettono oggi una nuova attenzione al budget e una voglia di esperienze più varie.

Cresce il numero degli italiani che non hanno deciso se andare in vacanza

Nel 2025 il 24% degli italiani dichiara di non aver ancora scelto se partire per le vacanze estive, raddoppiando la quota registrata negli anni precedenti che si attestava intorno al 12%. Lo conferma la sesta edizione della ricerca dedicata alle vacanze degli italiani, curata da Wonderful Italy in collaborazione con l’istituto Izi. Il dato mette in evidenza un clima di maggiore incertezza, probabilmente legato al contesto economico e internazionale più teso rispetto agli scorsi anni.

La quota di chi ha già confermato il proprio viaggio diminuisce leggermente, passando dal 68% del 2024 al 64% del 2025. Questo arresto nella crescita delle partenze fisse rappresenta una novità, considerando che negli ultimi anni si era assistito a un aumento costante degli italiani pronti a partire. Le scelte di vacanza sono sempre più segnate da una maggiore cautela, con un’attenzione forte alle spese e alla situazione generale.

Inflazione e crisi economica restano i fattori prioritari per la maggioranza degli intervistati, indicati rispettivamente dal 62% e dal 61%. La guerra e le tensioni internazionali entrano per la prima volta tra i principali elementi di preoccupazione, segnalati dal 57% dei partecipanti all’indagine. Questo dato supera nettamente timori come la stabilità del lavoro o i cambiamenti climatici, che invece mantengono un’incidenza più marginale nelle decisioni di partenza.

Preferenze sulle destinazioni: mare ancora primo ma cresce l’interesse per le città d’arte

Le località preferite per le vacanze restano soprattutto italiane anche nel 2025, anche se in leggero calo rispetto all’anno precedente. Il 72% degli intervistati sceglie infatti mete nel nostro paese, contro il 76% del 2024. Questo calo si riflette soprattutto nell’aumento degli indecisi, saliti dal 3% al 7%. La scelta di destinazioni estere, al contrario, resta sostanzialmente stabile.

In termini di tipologia di luogo, il mare conferma la sua posizione tra le mete più scelte, con il 58% dei rispondenti che lo preferisce. Anche se la percentuale sarebbe leggermente inferiore rispetto all’anno passato, la costa continua a raccogliere il consenso più ampio tra gli italiani. La montagna, invece, perde qualche punto, scendendo dal 18% al 15%. Segnali di mutamento emergono però nel crescente interesse verso le città d’arte, indicate dal 14% dei partecipanti quest’anno, quasi il doppio rispetto al 7% del 2024.

Questo aumento del gradimento per le destinazioni culturali suggerisce un desiderio di esperienze di viaggio più differenziate e meno legate al classico soggiorno balneare. La ricerca di eventi, musei e spazi urbani nelle località di vacanza sembra quindi conquistare una fetta sempre maggiore di viaggiatori italiani, probabilmente attratti dalla possibilità di combinare turismo e cultura.

Hotel e casa vacanza le principali scelte per dormire durante le ferie

Le preferenze in fatto di alloggi mostrano una forte conferma per hotel e case vacanza, che si confermano le soluzioni più scelte dagli italiani. L’hotel guadagna due punti percentuali, passando dal 38% al 40% di preferenze rispetto all’anno scorso. La casa vacanza rimane stabile al 31%, rappresentando quasi una scelta su tre per i vacanzieri italiani.

Al contrario, risultano in diminuzione gli alloggi più tradizionali o alternativi come bed & breakfast, agriturismi e campeggi. La crescente polarizzazione tra hotel e case vacanza rispecchia una tendenza a optare per sistemazioni più strutturate e garantite. Chi sceglie la casa vacanza lo fa principalmente per due motivi: il comfort, indicato dal 28% degli intervistati come fattore chiave, e la possibilità di contenere i costi, citata dal 26%.

Non trova più spazio come motivazione decisiva la privacy, scesa dal 17% al 10%. Questo mutamento suggerisce che in molti ricercano ora anche ulteriori valori nel soggiorno, oltre all’isolamento. L’aspetto economico e la comodità sembrano prevalere nelle scelte sul tipo di alloggio.

L’impatto economico delle case vacanza sulle località turistiche

La maggioranza, circa il 66% degli italiani, considera che le case vacanza e gli affitti brevi portino vantaggi economici ai luoghi in cui vengono affittate. Solo l’11% esprime un parere contrario, mentre il 23% non ha un’opinione precisa. Tra chi ritiene positivo l’effetto, il 39% afferma che questa formula aiuta a utilizzare abitazioni altrimenti sfitte.

Un altro 38% sottolinea come questi affitti favoriscano le attività locali quali negozi, ristoranti e altre imprese. Questo dato fa emergere l’importanza del turismo legato a sistemazioni private per le economie degli enti territoriali, soprattutto in città e località meno conosciute.

Wonderful Italy, azienda che gestisce case vacanza in Italia, spiega che oggi questa forma di soggiorno non è più vista solo come una soluzione economica rispetto a hotel, ma viene percepita come un modo più comodo e flessibile di trascorrere le ferie. Le case vacanza riescono a rispondere a bisogni diversi, da famiglie con figli a coppie o viaggiatori anziani. Questa trasformazione nelle aspettative amplia la platea dei turisti disposti a scegliere questa formula.

Antonio Rainò, direttore marketing di Wonderful Italy, ricorda che “l’aumento della scelta tra hotel e case vacanza fa ridurre l’interesse verso altre opzioni”. Questo indica, secondo l’azienda, come i vacanzieri cerchino affidabilità e formule più organizzate. L’attenzione resta alta sulle scelte di alloggio, considerate determinanti nella buona riuscita della vacanza.

Osservare le tendenze per capire i cambiamenti nelle abitudini di viaggio

Wonderful Italy realizza da quattro anni questa indagine per monitorare i cambiamenti nei comportamenti degli italiani. L’azienda lavora con istituti di ricerca come Izi per raccogliere dati aggiornati e precisi sull’evoluzione delle preferenze. Il confronto tra 2024 e 2025 mette in luce una ripresa della prudenza, causata da fattori economici e geopolitici.

Il mercato delle case vacanza si conferma in crescita per gradimento, ma con modalità e motivazioni in trasformazione. Gli italiani mostrano un bisogno crescente di scelta tra comfort, flessibilità e controllo dei costi. Anche le mete di vacanza riflettono questa ricerca di equilibrio tra relax tradizionale e nuove esperienze culturali.

L’analisi permette di seguire le rotte turistiche e le mode dei viaggiatori, supportando chi lavora nel turismo a orientare l’offerta in base alle esigenze reali. Indagini come questa rimangono uno strumento prezioso per inquadrare il presente del turismo nazionale e per prevedere eventuali tendenze future.

Change privacy settings
×