Cresce il successo del salone Taste: nuovi produttori e attenzione alla qualità gastronomica

Cresce il successo del salone Taste: nuovi produttori e attenzione alla qualità gastronomica

Firenze ha ospitato dal 8 al 10 febbraio 2025 la diciottesima edizione di Taste, attirando 8.500 compratori e 770 produttori, evidenziando l’eccellenza gastronomica italiana e l’innovazione nel settore.
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Cresce il successo del salone Taste: nuovi produttori e attenzione alla qualità gastronomica - Gaeta.it

Dal 8 al 10 febbraio 2025, Firenze ha ospitato la diciottesima edizione di Taste, il salone di Pitti Immagine che celebra le eccellenze del panorama gastronomico italiano. Questo evento ha superato ogni aspettativa, attirando ben 8.500 compratori, un incremento del 19% rispetto al 2024. La manifestazione ha riunito 770 produttori di qualità e ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, sottolineando l’importanza di questo evento nel settore.

Partecipazione e affluenza

L’affluenza dei compratori a Taste ha confermato la crescente attrattiva della manifestazione. La partecipazione ha visto una rappresentanza diversificata di professionisti del settore, tra cui negozi specializzati, distributori, importatori, ristoratori e chef. L’aumento del 19% rispetto all’edizione precedente si traduce in un segnale positivo per l’industria alimentare, che continua a prosperare e ad attrarre investimenti. Oltre 900 compratori esteri hanno decretato un incremento del 24%, con presenze da oltre 60 paesi. Tra le nazioni con il maggior numero di visitatori ci sono Francia, Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna, ma l’evento ha anche visto l’affluenza di rappresentanti da mercati extra europei come Australia, Giappone e Arabia Saudita, confermando la rilevanza internazionale di Taste.

Innovazione e tradizione tra i produttori

Molti produttori hanno avuto la loro prima apparizione a Taste, portando con sé una freschezza e un’innovatività che hanno arricchito il salone. Il Pastificio Caterina, per esempio, ha conquistato l’attenzione con la sua pasta che richiama antiche tradizioni contadine. A partire dal 2014, questo produttore lucano ha proposto formati tipici, come il Pacchero Liscio e lo Gnocchetto Sardo, caratterizzati da una qualità di essiccazione che garantisce una cottura ottimale e un eccellente rilascio dell’amido.

Anche Panaro Food, un’azienda che ha radici storiche a Urbino, ha presentato il proprio patrimonio gastronomico. Nata come piccola bottega artigiana nel 1982, Panaro Food è diventata un marchio rinomato che punta sull’artigianalità. La Crescia sfogliata di Urbino, bio e tradizionale, rappresenta il prodotto di punta, insieme ad altre specialità come la Piadina Snack all’Olio Evo.

Eccellenza nel mondo del tartufo e nuove frontiere alimentari

Una presenza consolidata a Taste è stata quella di Savini Tartufi, nota per la qualità dei suoi prodotti a base di tartufo. Il marchio è sinonimo di raffinatezza e offre l’opportunità di degustare prodotti storici, creando un legame con gli amanti della gastronomia. La partecipazione ha incluso anche eventi di degustazione, come l’aperitivo tenutosi al ToscaNino, che ha ulteriormente aumentato l’appeal dell’azienda.

Un’altra interessante novità è stata KelpEat, un marchio che propone prodotti a base di alghe. L’azienda punta a coniugare gusto e sostenibilità, offrendo snack come cracker di alga Ulva e Dulse. Questi prodotti sono ricchi di vitamine e minerali essenziali e si collocano in un settore sempre più attento alla salute e all’ambiente. L’impatto ecologico delle alghe e la volontà di contribuire alla rigenerazione dell’ecosistema marino rappresentano un valore aggiunto significativo.

Iniziative e progetti nel settore gastronomico

Il salone ha visto anche il ritorno di Palazzo di Varignana, un resort incastonato nel paesaggio emiliano. La struttura offre un’esperienza che unisce agricoltura, gastronomia e benessere, facendo leva su un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con oltre 500 ettari di terreni, l’azienda agricola si dedica alla coltivazione di prodotti a chilometro zero, favorendo la qualità dei propri prodotti attraverso pratiche eco-compatibili.

Un altro esempio di sinergia tra gastronomia e sociale è rappresentato dal ristorante Le Torri. Dal giugno 2024, gestito dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, il ristorante offre opportunità di formazione e reinserimento sociale, animato da chef di grande esperienza. La cena conclusiva del salone ha visto una collaborazione con la Cantina Selvapiana, portando tavola un menù di alta qualità che ha riscosso notevole successo.

Il panorama di Taste 2025 ha dimostrato come la qualità e l’innovazione nel settore gastronomico italiani non solo non mancano, ma si arricchiscono continuamente, abbracciando tradizioni locali e sfide moderne.

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