Cresce il pubblico della televisione in Italia: i dati dall'Annuario 2024

Cresce il pubblico della televisione in Italia: i dati dall’Annuario 2024

L’Annuario della Televisione 2024 rivela un aumento del consumo televisivo in Italia, con una crescita dei canali tradizionali e dello streaming, evidenziando l’importanza di contenuti diversificati e originali.
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Cresce il pubblico della televisione in Italia: i dati dall'Annuario 2024 - Gaeta.it

La televisione in Italia si sposta verso una dimensione più ampia, con un incremento dello 0,4% per i canali tradizionali e dell’1,1% se si includono gli spettatori dei servizi di streaming. Questi dati emergono dall’Annuario della Televisione 2024, realizzato dal Centro di Ricerca su Televisione e Audiovisivi dell’Università Cattolica, in collaborazione con importanti enti del settore. Un segno di un media in continua evoluzione, che sa adattarsi alle nuove esigenze del pubblico.

Analisi del pubblico televisivo

Il report mette in luce l’andamento positivo della televisione in un contesto mediatico sempre più complesso. I canali come La7 e Warner Bros Discovery hanno registrato incrementi significativi, rispettivamente del 10,1% e del 10,5%. Questo riflette non solo un aumento di spettatori, ma anche una crescente diversificazione dell’offerta. Con le piattaforme di streaming che guadagnano terreno, il consumo tradizionale rimane robusto, con gli italiani che dedicano circa 3 ore e 16 minuti al giorno alla visione della televisione tradizionale, in netto contrasto con i 44 minuti spesi su piattaforme di streaming.

Il panorama si differenzia ulteriormente a confronto con altri paesi, come gli Stati Uniti, dove il tempo trascorso davanti alla televisione è limitato a 2 ore e 18 minuti. Il dato italiano suggerisce una connessione profonda con i contenuti televisivi tradizionali, nonostante l’avanzamento delle tecnologie e dei servizi di streaming.

La sinergia tra televisione tradizionale e streaming

L’Annuario evidenzia l’importanza dell’aumento delle smart TV, che superano i 20,2 milioni in Italia, ponendo il paese al centro della transizione “streamcasting”. Questa espressione si riferisce alla capacità della televisione di integrare la tradizionale trasmissione con le nuove modalità di fruizione dei contenuti online. La crescita dell’uso delle smart TV è fondamentale per garantire un accesso semplificato a una varietà di contenuti, potenziando così il consumo mediatico.

Le piattaforme principali, tra cui Rai, Mediaset, Sky, La7/Cairo e Warner Bros, hanno visto picchi record nel consumo on demand. Esempi prominenti includono “Mare Fuori“, che ha registrato un aumento del 339% nelle visualizzazioni, insieme a programmi come “Il Collegio” e “Viola come ilmare“, anch’essi in forte crescita. Questi dati dimostrano la capacità della televisione e dello streaming di coesistere e prosperare insieme in un mercato sempre più competitivo.

Contenuti originali e attrattività dei programmi

La varietà di contenuti originali prodotti resta un altro fattore cruciale per la salute della televisione in Italia. Secondo il rapporto, sono state prodotte ben 18.000 ore di prime visioni e 10.000 ore di notizie dalle prime nove reti nazionali. Un aspetto particolarmente interessante è la differenza tra i contenuti ‘con copione’ e quelli ‘senza copione’. Le trasmissioni scripted, come film TV e docu-drama, ammontano a 746 ore, mentre il restante si compone di intrattenimento, con una leggera crescita rispetto agli anni precedenti.

Tra i programmi più seguiti in streaming spiccano titoli come “Mare Fuori“, “Uomini e Donne“, “Terra Amara” e “Amici“. Per quanto riguarda i programmi più visti in televisione, il Festival di Sanremo ha dominato la scena con 11,3 milioni di spettatori e uno share del 66,2%. Altri eventi notevoli includono “Domenica in – Sanremo“, che ha attirato 5,6 milioni di spettatori, e “Doc nelle tue mani“, con 5 milioni di spettatori.

I dati forniti dall’Annuario sottolineano come il panorama televisivo italiano sia in buona salute e dimostra una continua evoluzione nel modo in cui i contenuti vengono consumati, evidenziando al contempo l’importanza di una programmazione diversificata e di qualità per mantenere alta l’attenzione del pubblico.

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