Cresce il progetto "L'acqua non va per l'insù": 462 punti di erogazione in provincia di Ancona

Cresce il progetto “L’acqua non va per l’insù”: 462 punti di erogazione in provincia di Ancona

Il progetto “L’acqua non va per l’insù” promuove 462 punti di erogazione d’acqua pubblica nella provincia di Ancona, riducendo la plastica e valorizzando le risorse idriche locali attraverso iniziative sostenibili.
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Cresce il progetto "L'acqua non va per l'insù": 462 punti di erogazione in provincia di Ancona - Gaeta.it

Il progetto “L’acqua non va per l’insù” ha registrato una crescita impressionante, portando un numero sempre maggiore di punti di erogazione di acqua pubblica nei comuni della provincia di Ancona. Con 32 comuni, 372 fontanelle e 32 casette dell’acqua, il totale è arrivato a 462 punti, contribuendo così a ridurre l’uso di imballaggi in plastica e a valorizzare risorse idriche locali.

L’ideazione e la diffusione del progetto

Avviato a fine 2022 nelle città di Ancona e Jesi, il progetto è stato voluto da ATA Rifiuti in collaborazione con Viva Servizi. Daniele Carnevali, presidente della provincia e dell’ATA, ha spiegato che in poco tempo questa iniziativa ha coinvolto quasi tutti i comuni della provincia. I promotori hanno scelto un nome evocativo, che riprende un proverbio tipico della zona, per evidenziare l’importanza dell’acqua pubblica come risorsa essenziale. L’idea è di incoraggiare la popolazione a utilizzare fonti locali per bere, contribuendo così a una riduzione significativa della produzione di rifiuti e riscoprendo la bellezza del territorio. Questo approccio non si limita a un aspetto ecologico, ma include anche opportunità di valorizzazione turistica.

La provincia di Ancona è fortunata ad avere accesso a un’acqua pubblica di altissima qualità, considerata tra le migliori della regione. La progettazione del percorso ha incluso studi e approcci volti a garantire non solo l’accessibilità, ma anche la promozione di buone pratiche legate all’uso responsabile dell’acqua.

Borracce ecologiche e mappe interattive

Un elemento distintivo del progetto è la distribuzione di borracce griffate, fornite gratuitamente a cittadini e turisti in vari esercizi commerciali. Queste borracce non sono solo un gadget, ma contengono un codice QR che rimanda a una mappa interattiva. La mappa dettaglia tutti i punti di distribuzione dell’acqua, tra fontanelle, casette e attività commerciali, rendendo più facile per i cittadini identificare le fonti d’acqua disponibili.

Questa iniziativa incoraggia anche una forma di turismo sostenibile, permettendo agli utenti di esplorare il territorio e riscoprire vecchie tradizioni legate all’approvvigionamento dell’acqua in modo divertente e istruttivo. L’aspetto interattivo della mappa offre ai partecipanti l’opportunità di seguire un percorso che li conduce attraverso le più belle zone della provincia, arricchendo l’esperienza con storie e informazioni utili su ciascuna fonte.

Un’altra proposta in fase di sviluppo è “Pedalando di fonte in fonte”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Michele Scarponi. Un libro preparato da ATA e Viva Servizi include percorsi ciclabili e consigli per garantire viaggi in sicurezza, incoraggiando così un modo attivo e sano di fruire del territorio.

Nuovi comuni e investimenti nella sostenibilità

Con la gestione del progetto che si evolve, entro il 2024 sono previsti nuovi sviluppi, compresa l’adesione di 11 comuni. Tra questi si segnala Agugliano, Fabriano e Sirolo, che si aggiungono ai già coinvolti come Ancona e Jesi. Non solo si amplia il numero di fonti d’acqua, ma si potenzia anche l’iniziativa, che mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’acqua e sull’adozione di comportamenti eco-sostenibili.

Moreno Clementi, direttore generale di Viva Servizi, ha sottolineato l’importanza di educare i cittadini, soprattutto i giovani, sulle pratiche virtuose relative alla salute del pianeta. I gestori del servizio idrico sono responsabili di garantire acqua di alta qualità e accessibile, mentre parallelamente cercano di mitigare l’impatto ambientale attraverso un ciclo di depurazione efficiente. Le iniziative didattiche sono progettate per trasmettere ai più giovani la rilevanza della sostenibilità e l’importanza di prendersi cura delle risorse naturali.

Un lavoro costante e ben pianificato non solo garantisce la qualità del servizio, ma stimola anche la coscienza civica verso un futuro più responsabile e rispettoso dell’ambiente.

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