Dopo anni di chiusura al pubblico, l’anfiteatro romano di ancona riapre le sue porte con un programma culturale che attraversa la storia e la contemporaneità. La nuova convenzione triennale 2025-2028, siglata tra il Ministero della Cultura – attraverso la direzione regionale Musei nazionali Marche – e il Comune di ancona, assicura la gestione e la valorizzazione di questo sito archeologico, inserito nel cuore della città. In calendario visite guidate e una serie di spettacoli che si svolgeranno durante l’estate, portando in scena sia testi classici sia espressioni artistiche moderne.
La nuova convenzione tra ministero e comune per la valorizzazione del sito
La stretta collaborazione tra il Ministero della Cultura – con sede a palazzo ducale di urbino – e il Comune di ancona ha dato vita alla convenzione triennale che regolerà l’utilizzo dell’anfiteatro da luglio 2025 fino al 2028. Questo accordo ha come obiettivo la riapertura al pubblico del monumento, garantendo un’organizzazione culturale stabile e una fruizione sicura. La direzione regionale Musei nazionali Marche si occupa della supervisione scientifica e del raccordo con il museo archeologico nazionale delle Marche, situato nelle vicinanze. Il comune di ancona – tramite l’assessorato alla Cultura e l’assessorato Grandi Eventi – cura invece la pianificazione e la gestione degli spettacoli e delle visite guidate.
Un luogo di incontro culturale e artistico
La convenzione segna un passaggio importante, infatti fino a poco tempo fa l’anfiteatro era inaccessibile o accessibile solo in casi rari. Con questo nuovo patto si pensa di offrire non solo una fruizione turistica, ma anche un luogo di incontro culturale e artistico. L’obiettivo è far conoscere agli abitanti della città e ai visitatori un patrimonio che racconta oltre duemila anni di storia e, al contempo, trasformare lo spazio in un’arena viva con performance dal vivo di diversi generi.
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Echi. voci dal passato, suoni del presente: il programma degli eventi estivi
L’assessorato alla Cultura di ancona ha ideato il cartellone Echi. Voci dal passato, suoni del presente, una serie di eventi che si svolgeranno tra il 10 luglio e il 2 agosto 2025. Questo titolo nasce dalla volontà di legare lo spirito antico del luogo a proposte artistiche che raccontano altri tempi e altre sensibilità. Lo spettro dei generi è ampio: si parte dal teatro antico con rappresentazioni come Metamorfosi da Ovidio, parte integrante del progetto Teatri antichi uniti , che coinvolge più siti storici nel territorio delle Marche. Si passa alla musica contemporanea con la performance di Joan Thiele con il suo spettacolo Spilla, capace di portare sonorità attuali e atmosfere pop nell’anfiteatro.
Il pensiero dell’assessora alla cultura
L’idea del programma nasce dall’assessora alla Cultura Marta Paraventi che ha ricercato un’unica linea di senso per un’estate fatta da festival e rassegne diverse, già in calendario. La cornice unitaria di Echi permette di mettere in dialogo le opere classiche ambientate in un contesto storico con le proposte artistiche più moderne e contemporanee, creando così una continuità tra passato e presente attraverso suoni e parole. Al cartellone si aggiunge la collaborazione con il museo archeologico nazionale delle Marche, che supporta l’evento mettendo in campo le sue conoscenze storiche e archeologiche.
Visite guidate nell’anfiteatro e connessione con il museo archeologico nazionale delle Marche
La riapertura dell’anfiteatro non si limita agli spettacoli: è prevista una regolare apertura al pubblico con visite guidate condotte da esperti. Queste visite consentono di attraversare i resti della struttura, osservare i diversi livelli di stratificazione storica e immaginare la vita nell’antichità. Il sito è tra i più importanti della città e da sempre ha attratto l’attenzione degli studiosi per le sue particolarità.
Integrazione con il museo archeologico nazionale delle Marche
Il rapporto con il museo archeologico nazionale delle Marche è centrale per questa nuova fruizione. L’area dell’anfiteatro si integra funzionalmente con il museo, offrendo percorsi di approfondimento e dialogo tra gli oggetti esposti e il luogo stesso di provenienza. I visitatori possono così comprendere la storia del territorio da un punto di vista archeologico e culturale più ampio. Lo scopo è ripristinare un legame storico mai interrotto: l’anfiteatro racconta epoche diverse racchiuse in un unico spazio e, collegandolo al museo è possibile seguire una narrazione coerente.
La grafica e i dettagli organizzativi dietro echi
Accanto alla selezione dei contenuti artistici, è stata curata con attenzione anche la comunicazione visiva. La grafica ufficiale di Echi nasce da una collaborazione tra il comune di ancona, l’assessorato alla Cultura e il museo archeologico, in sinergia con Amat, l’associazione marchigiana attività teatrali. Questo aspetto supporta la riconoscibilità del progetto e sottolinea l’identità di un’iniziativa che intende valorizzare il patrimonio storico e culturale con un linguaggio contemporaneo.
Il significato del nome e del marchio
La scelta del nome e del marchio ha richiesto diverse fasi di prova fino ad approdare a un’immagine che rispecchia la natura sfaccettata degli eventi. Il termine “Echi” vuole mettere in evidenza la risonanza del passato nell’oggi, le parole antiche che tornano grazie alle opere classiche e i suoni attuali che dialogano con la storia. La proposta grafica si inserisce in questo contesto e aiuta ad accompagnare il cittadino e il turista in una esperienza che sia semplice, immediata ma significativa.
Le attività nell’anfiteatro romano di ancona si configurano dunque come un’occasione per portare la città a confrontarsi con la sua memoria e, fuori dal tempo delle metropoli, fruire di spettacoli immersi in un ambiente unico. Previste date di apertura regolari con ingressi guidati, gli eventi artistici arricchiscono una programmazione che coinvolge comunità locali, visitatori e appassionati di storia.