Durante gli internazionali d’italia 2025, molti giocatori hanno avuto modo di apprezzare la varietà della cucina italiana proposta al foro italico. Il torneo, tra le tappe più importanti del circuito Masters 1000, non è solo spettacolo sportivo ma anche un’occasione per immergersi nei sapori locali. Questo elemento ha colpito soprattutto tennisti come Jannik Sinner, Aryna Sabalenka e Alexander Zverev, che, tra una partita e l’altra, hanno condiviso gusti e preferenze alimentari. Scopriamo cosa si mangia dietro le quinte dell’evento e come la ristorazione influisce sulla performance degli atleti.
L’apprezzamento dei tennisti per la cucina italiana al foro italico
La passione dei tennisti per la cucina italiana si è manifestata più volte durante le ultime due settimane di gare. Aryna Sabalenka, numero uno del mondo, ha spesso fatto riferimento al piacere di gustare piatti tipici romani, soprattutto pasta e pizza. Dopo il suo match di esordio contro Potapova, ha scelto di giocare alle 11 per potersi dedicare senza fretta alla cena, confidando nella carbonara o nella pizza come carica extra. Questo legame al cibo si è ripetuto durante i giorni successivi, con Sabalenka che associava talvolta la sua prestazione in campo anche a un pasto non consumato o gustato male, attribuendo alla pasta romana un valore quasi scaramantico.
Zverev e il cibo italiano
Alexander Zverev, che arriva ai quarti contro Lorenzo Musetti, ha confermato di apprezzare il cibo italiano malgrado la sua scarsa passione per il mangiare. Ha ammesso di non spendere molto per i pasti ormai, ma a Roma si concede qualche eccezione. Questi episodi rivelano come il contesto gastronomico arricchisca l’esperienza dei giocatori, offrendo momenti di normalità e piacere lontano dalla pressione del campo.
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L’organizzazione e la varietà dei pasti offerti agli atleti del torneo
Dietro al cibo servito agli internazionali d’italia c’è una logistica accurata che mira a soddisfare gusti e esigenze differenti. Daria Saville, tennista russa, ha mostrato in un video la mensa riservata ai partecipanti. Il buffet si sviluppa in diverse aree tematiche per rispondere a preferenze e necessità alimentari specifiche.
Una zona dedicata alla cucina asiatica propone sushi, ravioli al vapore e poké, offrendo alternative leggere e proteiche. La sezione mediterranea comprende salumi, formaggi e accostamenti come pomodoro con mozzarella o salmone affumicato. La pizza rimane un punto fisso, cotta in forni a legna e servita in vari gusti, con la margherita che fa da protagonista assicurando un’opzione semplice ma tradizionale.
L’offerta di paste spazia da quelle a base di sughi bianchi come la carbonara a quelle rosse, come l’amatriciana. Chi preferisce il riso trova piatti dedicati per bilanciare energia e leggerezza. Per i secondi si alternano piatti di carne e pesce: hamburger, bistecche, pollo e carni marinate per garantire varietà. Le verdure grigliate o crude, oltre a insalate miste e di riso completano un quadro nutritivo studiato per sostenere gli sforzi fisici degli atleti.
Varietà e qualità nel menu
L’organizzazione mira a offrire non solo quantità ma anche qualità e diversità, fattori considerati essenziali per aiutare i tennisti a mantenere alte prestazioni durante il torneo.
Dolci, bevande e specialità, il tocco finale nel menu degli internazionali
La scelta per il dessert riflette la tradizione dolciaria italiana. Cannoli, mini torte di tiramisù e budini al cioccolato si alternano per offrire un finale goloso ma non eccessivo al pasto. Il reparto gelati espone vari gusti per chi desidera rinfrescarsi o concedersi un piccolo piacere.
Per quanto riguarda le bevande, il buffet comprende un assortimento di bibite classiche, acqua naturale o frizzante e birre rigorosamente italiane, a marchio locale e distribuite in modo da rispettare le necessità di idratazione e recupero degli atleti.
Daria Saville ha sintetizzato lo spirito del ristorante che ospita i giocatori definendo il cibo come “di un altro livello” rispetto ad altri tornei. Questo livello qualitativo evidenzia come l’alimentazione a Roma rappresenti un aspetto curato e apprezzato, inserito in una cornice che va oltre il semplice servizio di ristorazione, trasformandosi in parte integrante dell’esperienza di gioco e soggiorno al foro italico.