Cortina d'Ampezzo ospita la mostra "Neo Pop": un viaggio nella metamorfosi artistica contemporanea

Cortina d’Ampezzo ospita la mostra “Neo Pop”: un viaggio nella metamorfosi artistica contemporanea

Dal 21 aprile 2025, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo ospiterà la mostra “Neo Pop”, esplorando l’evoluzione e l’impatto della corrente artistica attraverso opere di diversi artisti.
Cortina D27Ampezzo Ospita La Mo Cortina D27Ampezzo Ospita La Mo
Cortina d'Ampezzo ospita la mostra "Neo Pop": un viaggio nella metamorfosi artistica contemporanea - Gaeta.it

Al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, dal 21 aprile 2025, avrà luogo una mostra collettiva di grande rilevanza intitolata “Neo Pop: perenne metamorfosi di un mito”. Questa esposizione riunisce un gruppo di artisti affermati nella corrente Neo Pop, noti per la loro costante esplorazione del linguaggio figurativo moderno e per la loro capacità di attrarre un pubblico variegato e sempre più vasto.

La mostra e i suoi curatori

Curata da Giorgio Chinea Canale, la mostra sarà allestita nei primi due piani del Museo d’Arte Moderna, creando un percorso visivo che accompagna il visitatore attraverso le opere di diverse generazioni di artisti. L’evento rappresenta un’importante occasione di riflessione sulla neofigura e sull’interesse che suscitano i temi inerenti all’arte contemporanea. Un aspetto centrale dell’esposizione è la presenza di opere significative realizzate da artisti emblematici della fine degli anni Ottanta e dell’inizio degli anni Novanta, come Marco Lodola e Gianni Cella. Questi artisti hanno dato vita a un linguaggio fresco e immediato, capace di dialogare con la cultura pop e di affrontare contenuti significativi in modo accessibile.

Il pubblico potrà ammirare anche le opere di artisti che si sono distinti agli albori del terzo millennio, come Giuseppe Veneziano e Fulvia Mendini, evidenziando l’evoluzione della corrente Neo Pop e come questa si sia integrata nel panorama artistico contemporaneo. L’esposizione includerà anche le opere di artisti più giovani come Waro ed Erk14, garantendo così una continuità e un dialogo generazionale nel campo dell’arte.

Opere in mostra

Fra le opere esposte, tre sono particolarmente rappresentative e fanno parte della collezione permanente del Museo. Spicca la grande tela “Life” di Vincenzo Marano, risalente al 1969, un’opera di particolare valore che è stata acquisita da Mario Rimoldi in un momento cruciale della sua carriera da collezionista. Questa tela è stata scelta come immagine simbolica per l’intera mostra.

Oltre a “Life“, raramente si ha l’occasione di vedere esposte opere importanti come “Le attese” di Mimmo Rotella, un’opera del 1994, e “Città del Cosmo” di Aldo Borgonzoni, realizzata nel 1973. Questi pezzi rappresentano non solo la personalità artistica dei rispettivi autori, ma anche i temi socio-culturali che hanno caratterizzato quel periodo storico. La scelta di presentare opere appartenenti a diverse epoche e movimenti consente ai visitatori di percepire il cambiamento e l’evoluzione dell’arte in un contesto più ampio.

Artisti e partecipazioni internazionali

La mostra “Neo Pop” non si limita a un contesto locale, poiché accoglie anche la presenza di artisti internazionali come Tomoko Nagao, Gabriel Ortega e Albert Pinya, che porteranno una prospettiva globale all’esposizione. La loro partecipazione sottolinea l’importanza e l’influenza della corrente Neo Pop non solo in Italia, ma su scala internazionale, dimostrando come questa forma d’arte sia riuscita a oltrepassare i confini nazionali e a trovare un’eco in diverse parti del mondo.

L’evento rappresenta quindi un’opportunità imperdibile per gli appassionati d’arte e per il pubblico in generale, in cerca di nuove forme di espressione e di riflessione sull’arte contemporanea. La mostra promette di offrire un’esperienza immersiva, invitando a esplorare la complessità del linguaggio visivo della corrente Neo Pop e le sue innumerevoli sfaccettature.

Change privacy settings
×