Corteo per il primo maggio a Genova con centinaia di lavoratori contro il riarmo europeo e l’imperialismo

Corteo per il primo maggio a Genova con centinaia di lavoratori contro il riarmo europeo e l’imperialismo

A Genova, la manifestazione del primo maggio organizzata da Lotta Comunista ha riunito lavoratori, studenti e migranti contro il riarmo in Europa, promuovendo solidarietà internazionale e pace.
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A Genova, il primo maggio, centinaia di persone hanno partecipato a una manifestazione organizzata da Lotta Comunista contro il riarmo europeo, promuovendo solidarietà internazionale e pace tra i lavoratori di diverse categorie. - Gaeta.it

Molte persone sono scese in piazza a Genova il primo maggio per partecipare a una manifestazione organizzata da Lotta Comunista. La tradizionale protesta ha riunito lavoratori di vari settori, studenti e migranti in un corteo che ha attraversato il centro città, portando avanti temi legati alla solidarietà internazionale e al rifiuto delle politiche di riarmo promosse in Europa.

La manifestazione del primo maggio lungo le vie del centro di Genova

La manifestazione si è svolta percorrendo le strade centrali di Genova, da piazza Caricamento fino a piazza De Ferrari. Diverse centinaia di persone hanno aderito all’iniziativa promossa da Lotta Comunista, partito che da sessant’anni sostiene le lotte dei lavoratori contro ogni forma di imperialismo. Durante il percorso sono state esposte numerose bandiere rosse e striscioni con scritte che richiamavano la solidarietà tra i popoli e criticavano apertamente quella che hanno definito “l’Europa imperialista”.

La partecipazione variegata al corteo

Il corteo non si è limitato a una singola categoria di lavoratori. Hanno partecipato operai, ingegneri, studenti e lavoratori migranti, hintanto a rappresentare un’ampia varietà di presenze legate al mondo del lavoro. La varietà dei partecipanti sottolinea l’intento di unire diversi segmenti sociali all’interno della protesta, puntando a costruire un fronte comune contro le politiche considerate aggressive e pericolose a livello internazionale.

Molti dei partecipanti hanno scandito slogan contro l’aumento delle spese militari in Europa e contro quelle che percepiscono come tensioni imperialiste e interventiste. Il corteo è stato inoltre accompagnato dalla musica della Filarmonica, che ha eseguito brani simbolici come l’Internazionale e canti tradizionali legati alle storie di lotta dei lavoratori. Questi momenti musicali hanno creato un’atmosfera di partecipazione emotiva e collettiva durante la marcia.

I messaggi chiave e la posizione di lotta comunista

Stefano Bonazzi, militante di Lotta Comunista e segretario della Fiom genovese, ha spiegato i motivi che hanno spinto così tante persone a unirsi al corteo. Ha sottolineato che la manifestazione ha puntato in modo chiaro contro tutte le guerre e le forme di imperialismo in atto oggi. Un tema centrale è stato il rifiuto del riarmo, visto come un aggravio per le tensioni internazionali e per le stesse condizioni lavorative.

Bonazzi ha precisato che lo slogan principale del corteo era un “no” deciso al riarmo dell’Europa, che secondo gli organizzatori alimenta le divisioni geopolitiche e spinge verso scenari di conflitto. Questo messaggio viene rilanciato dal partito da decenni e si basa sulla convinzione che la pace possa essere raggiunta solo se si supera la logica degli armamenti e della competizione tra potenze.

Solidarietà tra lavoratori di ogni provenienza

Inoltre, la manifestazione ha voluto ribadire l’importanza della solidarietà tra lavoratori di ogni provenienza e categoria. I migranti, in particolare, sono stati accolti come parte integrante della protesta, segno che le battaglie contro lo sfruttamento non devono conoscere frontiere. Gli slogan distribuiti per le vie del centro hanno richiamato quindi una visione internazionale della lotta dei lavoratori, affermando che anche nell’era del globalismo il punto di vista proletario deve restare al centro dell’impegno politico e sociale.

La tradizione di lotta comunista e le manifestazioni del primo maggio a Genova

Lotta Comunista è nota per il suo impegno storico nelle lotte operaie e sociali a Genova e in tutta Italia. La festa del primo maggio ha sempre rappresentato un’occasione per riaffermare posizioni di opposizione al sistema capitalistico e alle politiche imperialiste. In questa edizione, la presenza di tante bandiere rosse ha ricordato le radici storiche degli scioperi e delle contestazioni legate al movimento operaio nel capoluogo ligure.

Il legame con la tradizione è evidente anche nella musica scelta per accompagnare il corteo. Brani come l’Internazionale sono diventati un simbolo riconosciuto delle lotte proletarie e mantengono un forte potere evocativo. Questi elementi mettono in luce l’identità collettiva del gruppo e il senso di appartenenza che unisce chi sceglie di portare avanti queste battaglie.

Sessant’anni di impegno continuo

Infine, la manifestazione del primo maggio è stata un modo per ricordare che a sessant’anni dalla fondazione del partito, Lotta Comunista continua a investire energie nella difesa dei diritti di chi lavora, contro le forme più aggressive di sfruttamento e contro ogni tentativo di crisi internazionale generata da giochi di potere. Questa edizione a Genova si è distinta per il numero di partecipanti e per la chiarezza dei messaggi portati in piazza.

Lo scenario di questa manifestazione riflette la scelta di molti lavoratori e giovani di affrontare direttamente i temi caldi della politica internazionale attuale, con un richiamo costante alla pace e alla ricerca di equità tra i popoli. La protesta ha confermato l’esistenza di un dibattito vivo a Genova sulle scelte economiche e militari dell’Europa, a partire dall’esperienza concreta delle persone coinvolte nel mondo del lavoro.

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