Corteo dei metalmeccanici attraversa trento per il rinnovo del contratto collettivo con adesione elevata

Corteo dei metalmeccanici attraversa trento per il rinnovo del contratto collettivo con adesione elevata

A Trento e nel Trentino-Alto Adige migliaia di metalmeccanici partecipano a una mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto, con richieste su salari, orari e stabilità lavorativa sostenute da istituzioni e sindacati.
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A Trento, migliaia di metalmeccanici hanno partecipato a una grande mobilitazione per il rinnovo del contratto, chiedendo aumenti salariali, contratti stabili e orari di lavoro più equi, con il sostegno di istituzioni e sindacati locali. - Gaeta.it

La mattina del 2025 a Trento è stata animata da un corteo colorato e determinato dei metalmeccanici, inserito nella nuova giornata di mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto collettivo. La manifestazione ha coinvolto migliaia di lavoratori, confermando una partecipazione molto alta in tutto il Trentino-Alto Adige, dove quasi 30.000 addetti al settore metalmeccanico attendono risposte concrete su salari e condizioni di lavoro. La città è stata attraversata da un lungo corteo che ha raccolto l’attenzione delle istituzioni e delle aziende locali.

La mobilitazione nei principali stabilimenti del trentino-alto adige

L’adesione alla protesta ha raggiunto nell’area del Trentino un livello superiore all’80% nelle produzioni metalmeccaniche, segnando una forte presa di posizione degli operai e delle operaie coinvolti. Le aziende più significative hanno fatto registrare percentuali di partecipazione importanti: alla Sandvik ha aderito il 75% del personale, mentre la ZF ha visto una partecipazione del 90% tra gli operai. Ancora più elevati i numeri per la Coster2 e la Bonfiglioli, entrambe con oltre il 90% di adesioni. La Dana di Rovereto e la Ebara hanno raggiunto circa l’80%, mentre la sede di Arco e la Meccanica del Sarca hanno superato l’85-90%. Questi dati sottolineano la portata della mobilitazione, che interessa una fetta consistente di lavoratori metalmeccanici, soprattutto in provincia di Trento dove si contano circa 12.000 persone coinvolte.

Corteggio e partecipazione nelle strade di trento

La protesta si è sviluppata non solo nelle fabbriche ma soprattutto nelle strade cittadine, con un corteo che ha percorso il centro storico di Trento mostrando la determinazione della categoria nel rivendicare condizioni più giuste. I numeri delle adesioni nelle aziende dimostrano chiaramente come la mobilitazione non rappresenti un episodio isolato, ma una spinta collettiva che coinvolge ampie fasce del settore, pronte a proseguire la mobilitazione fino a trovare un accordo significativo.

La presenza delle istituzioni e dei leader sindacali durante la manifestazione

Non sono mancate le figure istituzionali a presidiare l’evento e a sostenere simbolicamente la protesta. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha scelto di essere personalmente presente al momento della partenza del corteo in via Belenzani, dialogando con i lavoratori e comunicando il supporto ufficiale dell’amministrazione comunale. Questo gesto ha evidenziato l’attenzione della città verso le istanze dei lavoratori metalmeccanici, che rappresentano una componente importante del tessuto produttivo locale.

Al contempo, in Piazza Dante, il vicepresidente della Provincia e assessore al lavoro, Achille Spinelli, ha incontrato una delegazione sindacale. Il confronto diretto è servito a evidenziare le criticità e a discutere possibili vie d’uscita per le trattative in corso. La mobilitazione ha visto protagonisti anche i rappresentanti nazionali dei sindacati metalmeccanici: Marco Giglio della Fim Cisl e Maurizio Oreggia della Fiom Cgil hanno guidato il corteo e preso la parola in piazza. Assieme a loro, il segretario della Uilm del Trentino, Willj Moser, ha concluso la giornata davanti al Castello del Buonconsiglio, puntando l’attenzione sulle rivendicazioni dei lavoratori.

Istituzioni e sindacati: momento simbolico nella città

La partecipazione delle istituzioni e dei sindacati riflette la complessità e l’importanza di questa mobilitazione, che si situa in un contesto nazionale ma assume particolare rilievo nella realtà trentina. La presenza nei luoghi simbolo della città, come Piazza Dante e Piazza della Mostra, ha contribuito a diffondere il messaggio di un settore metalmeccanico in fermento, deciso a farsi ascoltare.

Le richieste principali nel rinnovo contrattuale dei metalmeccanici

Al centro della mobilitazione operaia ci sono richieste precise per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. Tra le istanze più forti spicca la richiesta di aumento dei salari, con una proposta unitaria che chiede 280 euro netti in più ogni mese in busta paga. L’obiettivo è recuperare potere d’acquisto e stabilire un salario che tenga conto dell’inflazione e delle necessità quotidiane.

Un altro punto centrale riguarda la stabilizzazione contrattuale. I lavoratori chiedono una riduzione delle forme di precariato a favore di contratti più stabili, come quelli a tempo indeterminato o di apprendistato. Questo permetterebbe non solo maggiore sicurezza economica, ma anche un inquadramento più qualificato. La scelta di puntare su contratti duraturi rispecchia il desiderio di mettere fine all’incertezza che accompagna molte attività produttive oggi.

Lavoro e orari: una questione delicata

La questione delle ore di lavoro è sicuramente tra le più delicate. I metalmeccanici chiedono un piano che preveda un orario settimanale ridotto fino a 35 ore, garantendo però la stessa retribuzione. Questa proposta mira a migliorare il bilanciamento tra vita privata e lavoro, mentre allo stesso tempo ridurre la fatica e i rischi legati a turni prolungati o intensi. Accanto a questo, i lavoratori puntano a maggiori investimenti nella salute e sicurezza sul posto di lavoro, tema che ritorna spesso nelle rivendicazioni perché ancora attuale in molte realtà produttive.

Le richieste sintetizzano una volontà di restituire dignità e diritti concreti al lavoro metalmeccanico, espressa anche attraverso la partecipazione massiccia al corteo e nelle aziende. Il confronto con le aziende e le istituzioni potrà delineare nei mesi prossimi gli sviluppi di questa trattativa, attentamente seguita da lavoratori e operatori del settore.

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