Corteo contro il Ddl Sicurezza: Roma si mobilita con 100mila manifestanti

Corteo contro il Ddl Sicurezza: Roma si mobilita con 100mila manifestanti

A Roma, una manifestazione di circa 100mila persone ha protestato contro il Ddl Sicurezza, evidenziando preoccupazioni per i diritti civili e la libertà, con momenti di tensione e atti provocatori.
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Corteo contro il Ddl Sicurezza: Roma si mobilita con 100mila manifestanti - Gaeta.it

A Roma si è svolta oggi una massiccia manifestazione contro il Ddl Sicurezza, attirando l’attenzione su una questione che tocca i temi della libertà e dei diritti civili. L’evento ha visto la partecipazione di una moltitudine eterogenea di cittadini, movimenti e associazioni. Il corteo, partito da piazzale del Verano, ha offerto un palcoscenico per una serie di proteste emblematiche e forti dichiarazioni di sostenitori che si oppongono all’interpretazione del bisogno di sicurezza proposta dal governo.

Una folla in marcia tra slogan e bandiere

Le strade della capitale sono state animate da oltre 200 sigle, comprese Cgil, Anpi, Arci, oltre a diversi gruppi politici come il Pd, M5s e Rifondazione. Gli organizzatori hanno stimato la partecipazione di circa 100mila persone, mentre le forze dell’ordine hanno fornito una cifra attorno ai 7mila manifestanti. Nonostante le discordanze nei numeri, la presenza di così tante persone ha dimostrato una chiara volontà di far sentire la propria voce contro ciò che viene considerato un attacco ai diritti fondamentali. Striscioni e cartelli come “Dittatura senza democrazia” e “No ddl paura” hanno trasmesso l’urgenza della situazione, evidenziando la percezione diffusa di una spirale di oppressione sociale.

Uno dei momenti più visibili del corteo è stato caratterizzato dalla presenza di un grande manifesto che ritraeva la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre baciava Benito Mussolini. Un’immagine provocatoria che ha suscitato reazioni e discussioni già prima dell’inizio della marcia. Il tema centrale, esposto anche sul camion d’apertura, sottolineava la necessità di resistenza contro la repressione e l’appello di dichiarare il proprio disaccordo: “Se voi fate il fascismo, noi seminiamo resistenza”.

Momenti di tensione e atti provocatori

Nonostante l’atmosfera inizialmente pacifica, si sono registrati attimi di tensione durante il percorso della manifestazione. Quando il corteo ha incrociato sostenitori di movimenti pro Palestina, si sono verificati atti di vandalismo, durante i quali sono stati scritti slogan su una stazione di benzina Eni. Anche il lancio di petardi contro l’ambasciata tedesca ha contribuito a innalzare la temperatura del corteo. Non è passato inosservato nemmeno il lancio di petardi contro le vetrine di un supermercato Carrefour, avvenuto poco prima. Malgrado questi momenti, il corteo ha continuato il proprio percorso e si è concluso a piazza del Popolo, dove i manifestanti hanno spezzato simbolicamente delle catene in cartone.

Le voci della protesta: politici e celebri partecipanti

Numerosi leader politici si sono uniti al corteo, esprimendo il proprio disappunto nei confronti del decreto. Giuseppe Conte, leader del M5s, ha commentato come molti cittadini stiano cercando di far sentire il loro malcontento per la lettura deformata della sicurezza, affermando che la repressione non è la risposta alle domande della società. “Questo decreto è reazionario e lo respingiamo”, ha detto Conte, puntualizzando che i cittadini non chiedono metodi repressivi.

Anche Angelo Bonelli, di Avs, ha criticato duramente il Ddl, definendolo illiberale e dannoso per migliaia di lavoratori nel settore della canapa. L’intervento di Nicola Fratoianni ha messo in evidenza la presenza di una “grande piazza di opposizione” che si oppone al Ddl. Una voce importante è venuta anche da Francesco Boccia del Pd, che ha sottolineato come la democrazia non possa essere limitata da provvedimenti governativi.

Tra i partecipanti non sono mancati esponenti del mondo dello spettacolo, tra cui Elio Germano e Zero Calcare, entrambi uniti dalla preoccupazione per l’aggressività dei provvedimenti. Infine, la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, ha difeso il Ddl, affermando che esso mira a proteggere le forze dell’ordine dagli episodi di violenza.

La manifestazione di oggi si propone come una chiara affermazione di solidarietà e unità contro un disegno di legge che molti considerano una minaccia per le libertà civili. Con l’intensificarsi del dialogo pubblico sui diritti e sulla sicurezza, la mobilitazione di Roma potrebbe preludere a sviluppi significativi in futuro.

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