A firenze si è svolto un corteo chiamato Wish Parade, organizzato da collettivi di sinistra. La manifestazione ha richiamato almeno 10.000 persone che hanno sfilato per le vie della città portando temi differenti, dalla critica a leggi sulla sicurezza fino a richieste di diritti per gruppi vulnerabili. Il raduno ha offerto uno spazio di incontro per varie realtà politiche e sociali, tutte accomunate dall’esigenza di far sentire la loro voce. La passeggiata si è conclusa nel parco delle Cascine, uno luogo simbolico della città.
Percorso e organizzazione del corteo
Il corteo è partito da via Forlanini, nel quartiere di Novoli a nord di firenze, in mattinata e ha attraversato via Ponte alle Mosse fino a raggiungere Porta al Prato. Da qui si è proseguito verso il parco delle Cascine, attraversando viale Lincoln lungo l’Arno. Il tragitto ha coinvolto alcune delle arterie stradali principali e sia i partecipanti che le forze dell’ordine hanno lavorato per mantenere la manifestazione ordinata. Il corteo si è mosso tra le 17 e le 20, concludendosi al prato del Quercione, all’interno del parco.
Sul percorso, erano disposti quindici carri da cui veniva diffusa musica ad alto volume. Queste postazioni mobili hanno scandito il passo dei manifestanti e creato un’atmosfera festosa, nonostante temi di protesta importanti. L’uso della musica ha fatto sembrare l’evento una festa per le strade, spostando l’attenzione anche su aspetti culturali e aggregativi associati alla protesta.
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I gruppi e i temi presenti nella manifestazione
Alla Wish Parade si sono unite diverse componenti sociali e politiche. Erano presenti rappresentanti dei centri sociali e del mondo antagonista, da sempre attivi nelle mobilitazioni di sinistra. La comunità Lgbtqia+ ha preso parte con propri simboli e richieste legate ai diritti civili. Altri manifestanti hanno mostrato cartelli e striscioni contro la rendita immobiliare nei centri storici, esprimendo la loro contrarietà all’accesso limitato a spazi pubblici.
Inoltre si son visti gruppi pro Palestina, impegnati a denunciare la situazione nella striscia di Gaza, così come movimenti pacifisti contrari al riarmo dell’Unione europea. La presenza di associazioni che si battono per i diritti di immigrati e persone in difficoltà economiche ha dato un ulteriore volto alla manifestazione, evidenziando la sua vocazione inclusiva verso soggetti marginalizzati.
Questa varietà di temi ha mostrato quanto la manifestazione fosse un momento di confronto per più istanze che condividono un’idea di giustizia sociale, pace e diritti civili. La sinergia tra queste diverse anime ha prodotto un corteo eterogeneo ma compatto, che si è mosso con l’obiettivo di ottenere visibilità pubblica.
Impatto sulla viabilità e proseguimento della manifestazione
Il passaggio della Wish Parade ha causato qualche disagio al traffico cittadino nei momenti di maggiore affluenza, soprattutto lungo le strade urbane più frequentate. Quando il corteo ha occupato temporaneamente via Forlanini, via Ponte alle Mosse e Porta al Prato, il traffico ha subìto rallentamenti significativi. Tuttavia, le vie della città sono state liberate al termine del percorso, e la situazione è tornata regolare nel giro di poche ore.
Momenti finali e dibattiti
Al prato del Quercione, nel cuore delle Cascine, la manifestazione ha continuato con musica dal vivo e dibattiti. I temi sollevati durante il corteo sono stati approfonditi nelle ore successive, creando uno spazio di confronto aperto. Questo momento ha riunito partecipanti e spettatori in una dimensione meno dinamica ma più riflessiva, in sintonia con lo spirito dell’evento.
La Wish Parade ha richiamato un pubblico eterogeneo e ha coinvolto la città di firenze in un dialogo a più voci, rappresentando un episodio significativo nella scena delle mobilitazioni sociali locali del 2025. La manifestazione ha dimostrato la capacità di differenti mondi sociali di muoversi insieme e creare visibilità su temi delicati.