Corteo a roma contro il decreto sicurezza: migliaia in piazza con slogan e bandiere

Corteo a roma contro il decreto sicurezza: migliaia in piazza con slogan e bandiere

A Roma migliaia di persone, tra cui No Dl, Cgil, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, hanno manifestato da piazza Vittorio Emanuele a Piazzale Ostiense contro il decreto sicurezza e le politiche del governo.
Corteo A Roma Contro Il Decret Corteo A Roma Contro Il Decret
A Roma, migliaia di persone hanno manifestato contro il decreto sicurezza, denunciando restrizioni ai diritti civili e criticando il governo, con la partecipazione di diversi movimenti sociali e politici. - Gaeta.it

Migliaia di persone si sono ritrovate a piazza vittorio emanuele a roma per una manifestazione contro il decreto sicurezza. Il corteo si è snodato fino a piazzale ostiense, con slogan e cartelli che hanno denunciato il governo attuale e le nuove norme considerate restrittive. Diverse sigle politiche e movimenti sociali hanno partecipato alla protesta, che ha richiamato un’ampia adesione, vedendo gruppi di attivisti, studenti e lavoratori uniti sul tema della libertà e della sicurezza.

La manifestazione e gli slogan contro il decreto sicurezza

La manifestazione ha preso avvio nello spazio di piazza vittorio emanuele. I partecipanti hanno esposto numerosi striscioni, con scritte che chiedevano di “alzare la testa contro lo stato di paura” e accuse dirette al governo, identificato come autoritario e “fascista”. Frasi come “manganelli fallimento di stato” e “se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza” hanno scandito le tappe del corteo.

Le idee espresse hanno condannato il decreto sicurezza in vigore, giudicato dai manifestanti un tentativo di limitare diritti civili e libertà personali. Il corteo si è caratterizzato per la tensione politica, ed è stato raggiunto da bandiere della pace e simboli legati alla Palestina, espresse da chi ritiene il provvedimento anche come un segno di chiusura verso alcune comunità.

I gruppi e le sigle presenti in piazza

Alla protesta hanno partecipato numerosi soggetti organizzati: la rete No Dl, la Cgil, l’Associazione Avs e il Partito Democratico hanno portato avanti un fronte comune per la contestazione del decreto. Tra le presenze anche una delegazione del Movimento 5 Stelle, a indicare una convergenza temporanea su temi di diritti e sicurezza.

Gli attivisti dei movimenti per la lotta all’abitare e quelli studenteschi dell’università Sapienza hanno contribuito con un forte segnale di partecipazione giovanile e sociale alla mobilitazione. Tale composizione ha fatto emergere un’ampia rete di soggetti che riconoscono nella legge contestata un pericolo per i diritti fondamentali.

Le parole degli organizzatori e la risposta al governo

Secondo gli organizzatori della rete No Dl sicurezza, la manifestazione ha superato la partecipazione delle azioni precedenti, stimando una presenza complessiva intorno alle 150mila persone. Un portavoce, Gianluca Peciola, ha ribadito che la protesta scaturisce da una resistenza a un governo percepito come “autoritaro, fascista e liberticida”.

Un tocco particolare è stato dato ironicamente dal megafono, che ha invitato a usare “chat gpt” per il conteggio dei partecipanti, come segno della forte presenza in piazza. L’intento è stato quello di richiamare l’attenzione mediatica e rivendicare la legittimità della protesta.

Misure di sicurezza e tensioni durante il corteo

La manifestazione è stata accompagnata da una presenza massiccia di forze di polizia, chiamate a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, vista la memoria dei disordini avvenuti a roma il 26 maggio. Durante il percorso, un episodio ha acceso la tensione: è comparsa una bandiera della X Mas in modo provocatorio, che ha subito suscitato la reazione dei manifestanti.

I partecipanti hanno risposto con cori antifascisti, gridando slogan che riaffermavano la loro opposizione a forme di estremismo di destra. Nonostante il clima acceso, la protesta è proseguita senza incidenti gravi, restando incentrata sul messaggio di dissenso contro il decreto sicurezza e la linea politica del governo.

Questa giornata di mobilitazione a roma conferma quanto il provvedimento di sicurezza resti oggetto di forti critiche, con piazze che continuano a schierarsi contro decisioni considerate restrittive per il tessuto democratico e civile del paese.

Change privacy settings
×