Dalla sede del Ciheam Bari a Tricase parte la sesta edizione del corso avanzato dedicato allo sviluppo sostenibile delle comunità costiere. Questo percorso formativo si rivolge a funzionari di 16 paesi, con l’obiettivo di preparare figure capaci di affrontare le sfide ambientali, economiche e culturali che interessano le aree marine e costiere nel mondo. Il progetto è sostenuto da istituzioni internazionali e finanziato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Un corso per diverse nazioni e continenti
Il corso, iniziato il 5 maggio 2025 e che si concluderà l’11 luglio, riunisce venti funzionari provenienti da sedici paesi distribuiti su quattro continenti. Tra i partecipanti ci sono rappresentanti di Albania, Egitto, El Salvador, Eritrea, Ghana, Kenya, Libano, Libia, Mauritania, Mozambico, Senegal, Sudan, Tanzania, Tunisia e Vietnam. Questa varietà geografica favorisce uno scambio diretto tra realtà diverse per affrontare temi comuni legati alle comunità costiere.
Percorso formativo e metodi
Il percorso formativo dura dieci settimane e combina lezioni frontali, workshop interattivi, analisi di casi studio e visite sul campo. In questo modo si cerca di connettere la teoria alla pratica, fondamentale per acquisire soluzioni concrete e adattabili alle diverse situazioni territoriali. Questi momenti di studio si svolgono nella sede del Ciheam Bari a Tricase, un centro noto per la sua attenzione alle problematiche del Mediterraneo e oltre.
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Al fianco dei partecipanti operano esperti provenienti da università, centri di ricerca, Organizzazioni Non Governative e agenzie internazionali. La presenza di queste figure professionali contribuisce a garantire un approccio ampio e aggiornato, che possa fornire strumenti efficaci per la gestione delle aree costiere con uno sguardo globale.
Le principali sfide affrontate
Il programma si focalizza su quattro temi ricorrenti nei territori costieri che mostrano criticità e opportunità per il futuro. Primo fra tutti c’è il tema della gestione sostenibile delle risorse naturali. Questo punto mette al centro la necessità di conservare gli ecosistemi marini e costieri, evitando sfruttamenti eccessivi che mettono a rischio il patrimonio ambientale.
Pesca artigianale e adattamento climatico
La pesca artigianale e l’acquacoltura rappresentano un altro nucleo fondamentale. Queste attività sono fonte di sostentamento per molte popolazioni costiere, ma devono essere gestite per contenere l’impatto sul mare e per garantire continuità nel lungo termine. La diversificazione economica aiuta a trovare nuovi modi per integrare le attività tradizionali con iniziative che possano rafforzare l’economia locale senza danneggiare l’ambiente.
Il corso dedica attenzione anche all’adattamento ai cambiamenti climatici, fenomeno che colpisce soprattutto le zone costiere con l’innalzamento del livello del mare e eventi meteorologici più intensi. Preparare strategie efficaci per mitigare questi rischi aiuta le comunità stesse a resistere e a riprendersi dalle crisi.
Infine, viene valorizzato il patrimonio culturale e le tradizioni locali. Il corso incoraggia una lettura che coniughi cultura e innovazione sociale per promuovere uno sviluppo che parta proprio dall’identità delle comunità costiere. La salvaguardia della memoria storica si unisce così allo sviluppo locale, ponendo le basi per una crescita sostenibile e inclusiva.
Il ruolo delle istituzioni e il finanziamento
Questo corso avanzato è organizzato dal Ciheam Bari con il supporto tecnico della Fao e della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo . Queste organizzazioni forniscono competenze e linee guida che contribuiscono a definire standard e obiettivi condivisi a livello internazionale.
Il finanziamento arriva dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, segno della rilevanza che l’Italia attribuisce a iniziative in grado di coinvolgere più paesi nello sviluppo sostenibile. Il sostegno economico permette di organizzare un percorso formativo completo, con risorse per la formazione, gli spostamenti e le attività sul campo.
Confronto e know-how condiviso
Le istituzioni coinvolte portano osservazioni, esperienze e dati utili per confrontare le diverse problematiche legate alla gestione della pesca, dell’acquacoltura, delle risorse naturali e del patrimonio culturale nei paesi partecipanti. Questo facilita la creazione di un know-how condiviso, indispensabile per affrontare situazioni complesse legate a contesti sociali e ambientali differenti.
Il corso come occasione per il futuro delle comunità costiere
Il corso rappresenta un momento cruciale per menti chiamate a gestire territori delicati, dove si incontrano ambiente, economia e cultura. Formare funzionari di alto livello significa preparare persone capaci di leggere i cambiamenti e mettere in campo interventi che tutelino la biodiversità, promuovano economie legate al mare e rafforzino le identità locali.
Le settimane di lezione si svolgono tra l’aula e il mare, grazie a visite che permettono di entrare in contatto diretto con le esperienze concrete. Si studiano problemi come la pesca eccessiva, le minacce climatiche e le opportunità offerte dalle tecniche acquicole responsabili. Questo approccio aiuta a comprendere la complessità delle sfide.
Non solo teoria, ma un lavoro sul campo che stimola la costruzione di strategie calate nelle realtà specifiche. Un passo necessario per guidare lo sviluppo di comunità che da tempo affrontano la pressione delle attività umane e i cambiamenti ambientali. Questi partecipanti, tornati nei loro paesi, saranno chiamati a diventare protagonisti di un equilibrio duro ma possibile tra crescita e tutela del territorio.