Corso gratuito blsd alla riserva naturale zompo lo schioppo a morino coinvolge numerosi partecipanti

Corso gratuito blsd alla riserva naturale zompo lo schioppo a morino coinvolge numerosi partecipanti

Il corso blsd gratuito a Morino nella riserva naturale Zompo lo Schioppo ha formato numerosi cittadini sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore per emergenze cardiovascolari.
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A Morino, nella Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, si è svolto un corso gratuito di BLSD per insegnare ai cittadini le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, migliorando la sicurezza nelle emergenze cardiovascolari della comunità locale. - Gaeta.it

La riserva naturale zompo lo schioppo di morino ha ospitato un corso gratuito dedicato al basic life support defibrillation . L’iniziativa ha visto una grande affluenza di cittadini interessati ad apprendere le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, fondamentali per intervenire tempestivamente in caso di emergenze cardiovascolari.

Organizzazione e contesto del corso blsd a morino

Il corso blsd si è svolto nei locali dell’Ecomuseo della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, un luogo simbolo per la comunità e la tutela ambientale del territorio. L’evento è stato pianificato dall’infermiera di comunità Cesidia Carusi e dall’animatrice di comunità Lorena Di Brizio, figure chiave del progetto SNAI per l’Unione dei Comuni Montagna Marsicana. Questo progetto mira a migliorare la sicurezza e la salute pubblica nelle zone montane della provincia di L’Aquila.

Supporto e patrocinio

A sostenere l’organizzazione è stata anche l’ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, l’ente sanitario locale che ha garantito la presenza di istruttori qualificati. Il Comune di Morino e la Riserva Naturale hanno patrocinato l’iniziativa, riconoscendo l’importanza di questi corsi per la formazione dei cittadini in materia di primo soccorso. La collaborazione con la Società Cooperativa Dendrocopos ha permesso di mettere a disposizione risorse e supporto logistico adeguato, assicurando lo svolgimento regolare del programma formativo.

Partecipazione e svolgimento delle attività pratiche

Sono stati numerosi coloro che hanno deciso di prendere parte al corso blsd, dimostrando interesse e attenzione durante tutte le fasi didattiche. La presenza di esperti nel campo medico e del primo soccorso ha permesso ai partecipanti di acquisire competenze concrete. Tra queste, la rianimazione cardiopolmonare , una tecnica indispensabile per mantenere in vita una persona in arresto cardiaco prima dell’arrivo dei soccorsi avanzati.

Esercitazioni pratiche con il defibrillatore

Il corso si è concentrato anche sull’uso corretto del defibrillatore automatico esterno , strumento salvavita che può invertire arresti cardiaci attraverso una scarica elettrica. I partecipanti hanno avuto modo di esercitarsi con manichini e simulatori, migliorando la coordinazione e la sicurezza nelle manovre. L’approccio pratico ha rappresentato un valore aggiunto, poiché ha facilitato la memorizzazione delle procedure e ha ridotto ansie o dubbi sull’intervento reale in situazioni di emergenza.

Importanza del corso blsd per la comunità di morino e la zona marsicana

Il successo dell’evento riflette la crescente consapevolezza nelle comunità locali sull’importanza di conoscere tecniche di primo soccorso. Morino e l’area della Marsica si trovano spesso distanti dai grandi ospedali o dai centri urbani più attrezzati: questo rende cruciale la preparazione di cittadini capaci di intervenire nelle fasi iniziali di un’emergenza.

Tempi di risposta e prevenzione

In zone montane come quella interessata da SNAI, i tempi di risposta dei soccorsi possono essere più lunghi a causa della conformazione del territorio. Un corso blsd serve a colmare questo gap formativo, riducendo i rischi legati agli arresti cardiaci improvvisi. La partecipazione attiva di una parte consistente della popolazione offre maggiori possibilità di salvare vite umane.

L’iniziativa rientra in una serie di attività rivolte a rafforzare le competenze sanitarie della popolazione residente e a consolidare il senso di responsabilità collettiva. Il coinvolgimento diretto dei cittadini evidenzia l’interesse per la salute pubblica e la prevenzione. Questo tipo di formazione pratica può diffondersi anche in altre aree rurali o montane, dove spesso si registra poca presenza di operatori sanitari specializzati.

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