Sabato 10 maggio alle 16.30 il museo della terra pontina ospiterà un convegno dedicato alla fibromialgia, una malattia cronica ancora poco conosciuta ma che riguarda migliaia di persone in Italia. L’evento mira a fare chiarezza su questa patologia invisibile, portando alla luce le difficoltà di chi ne soffre e coinvolgendo esperti e istituzioni. Un’occasione per mettere in evidenza le molteplici sfaccettature di una malattia che agisce silenziosa, ma che modifica profondamente la vita di chi la vive.
La fibromialgia e la sua realtà nascosta: un problema poco noto ma diffuso
La fibromialgia resta spesso sconosciuta ai più e sottovalutata persino in ambito medico. È una sindrome caratterizzata da dolore cronico generalizzato, affaticamento e disturbi del sonno, che impatta negativamente sulle attività quotidiane di chi ne è colpito. In Italia sono diverse migliaia i pazienti che convivono con questi sintomi, ma la mancanza di una diagnosi chiara e di un riconoscimento ufficiale complica l’accesso a cure adeguate e supporto psicologico. Per questo motivo il confronto pubblico diventa fondamentale per rompere il silenzio e aumentare la consapevolezza attorno a questa condizione.
Un dialogo aperto con esperti e associazioni
Il convegno del 10 maggio promuove un dialogo aperto che coinvolge medici di varie specialità e rappresentanti di associazioni, capaci di spiegare la fibromialgia sia dal punto di vista clinico sia da quello sociale e psicologico. Le testimonianze raccolte servono anche a evidenziare le difficoltà pratiche di chi convive ogni giorno con questa malattia nascosta, spesso definita “invisibile” perché i sintomi non si manifestano con segni esteriori evidenti. Quello che appare chiaro, durante l’iniziativa, è che serve un approccio multidisciplinare e una rete di supporto per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
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Promotori e istituzioni unite per coniugare informazione e sostegno
L’organizzazione del convegno è a cura dell’associazione il cerchio delle idee, che da tempo lavora per far conoscere il fenomeno delle malattie invisibili come la fibromialgia. Il museo della terra pontina ospita l’evento con la volontà di partecipare alla diffusione di conoscenze legate alla salute pubblica, mentre la regione lazio e il comune di latina hanno concesso il loro patrocinio per rafforzare la valenza istituzionale dell’iniziativa. Questo insieme di forze punta a migliorare l’attenzione e a sensibilizzare le autorità riguardo a queste malattie che richiedono interventi mirati.
Cooperazione per il territorio
La cooperazione tra enti diversi vuole mettere a disposizione del territorio non solo informazioni scientifiche ma anche soluzioni pratiche, favorendo strumenti di aiuto e di accompagnamento per chi convive con la fibromialgia. L’evento si configura come luogo di incontro tra chi detiene conoscenze mediche e chi ogni giorno lotta con i sintomi, creando uno spazio dove far dialogare non solo esperti, ma anche pazienti e familiari.
Relatori e programma del convegno: un approfondimento su medicina, psicologia e nutrizione
La giornata si aprirà con i saluti di diversi rappresentanti istituzionali e associativi tra cui Manuela Francesconi, direttrice del museo della terra pontina, Stefania Mariani e Daniela Stefanelli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione il cerchio delle idee, Gabriella Lecce dell’associazione italiana sindrome fibromialgica e il sindaco di Latina Matilde Celentano, che parteciperà anche come relatrice. A seguire si alterneranno diversi esperti per approfondire aspetti specifici della fibromialgia.
Focus sugli interventi specialistici
Il direttore scientifico di LILT, Rita Salvatori, parlerà delle dimensioni mediche della malattia, mentre la reumatologa Martina Fravetti si concentrerà sulla diagnosi e sui sintomi. Laura Venerucci, fisiatra, presenterà gli aspetti legati alla gestione del dolore attraverso la riabilitazione. La bioriflessologa Barbara Mantovani introdurrà le tecniche alternative usate nel trattamento. Dal punto di vista psicologico, la dottoressa Cristina Pansera illustrerà le difficoltà emotive a cui i pazienti vanno incontro. Federica Pesce, nutrizionista, analizzerà il ruolo dell’alimentazione nelle terapie di supporto. Chiuderà l’intervento Maria Giovanna Giannantonio, presidente di Federfarma Latina, che tratterà della disponibilità dei farmaci e della collaborazione delle farmacie con i pazienti.
A coordinare i lavori ci sarà la giornalista Dina Tomezzoli, che guiderà il confronto tra i relatori e il pubblico presente.
L’associazione il cerchio delle idee: uno spazio aperto per chi affronta malattie invisibili
Il cerchio delle idee si è formato con l’intento di promuovere la conoscenza delle malattie invisibili, cercando di offrire supporto concreto a persone spesso escluse dai circuiti tradizionali di assistenza. Stefania Mariani, presidente dell’associazione, ha ribadito l’importanza di sensibilizzare la comunità e portare in luce le difficoltà di chi convive con patologie come la fibromialgia. Lo scopo è far emergere una rete di sostegno che comprenda sia l’aiuto psicologico sia le risorse mediche.
Ringraziamenti e collaborazioni
Mariani ha inoltre ringraziato il museo della terra pontina per aver messo a disposizione gli spazi e i partner come la farmacia Fontevita e l’agenzia Le Case di Silvia per il supporto datole all’associazione. Questi soggetti rappresentano un tessuto di collaborazione utile per offrire risposte concrete ai bisogni dei malati, che non devono sentirsi lasciati soli.
L’appuntamento di latina per conoscere meglio la fibromialgia
Il convegno si terrà sabato 10 maggio, alle 16.30, in viale Vittorio Veneto 24, presso il museo della terra pontina a Latina. L’accesso è libero e aperto a tutti coloro che vogliono saperne di più su questa malattia invisibile. Sarà un’occasione per ascoltare esperti, confrontarsi con associazioni e ricevere informazioni aggiornate, utili sia per i pazienti che per chi li assiste.
Questo evento rappresenta un momento significativo per il territorio, dove si cerca di favorire la conoscenza su un disturbo complesso e diffuso, senza segnali visibili, ma capace di influire profondamente sul benessere quotidiano di molte persone. A Latina un’intera comunità prova così a fare un passo avanti nel riconoscere e affrontare una condizione ancora spesso dimenticata.