Convegno ad Aprilia per il miglioramento della qualità del kiwi laziale: focus su sostenibilità e innovazione

Convegno ad Aprilia per il miglioramento della qualità del kiwi laziale: focus su sostenibilità e innovazione

Il convegno ad Aprilia promosso da Apofruit e Regione Lazio presenta il progetto Quality Kiwi, che punta a migliorare qualità, sostenibilità e innovazione nella produzione del kiwi laziale attraverso ricerca e collaborazione locale.
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Il convegno ad Aprilia presenta il progetto Quality Kiwi, focalizzato sul miglioramento sostenibile della qualità del kiwi laziale, unendo ricerca, innovazione tecnologica e supporto istituzionale per valorizzare la filiera locale. - Gaeta.it

Negli ambienti agricoli la produzione di kiwi laziale sta vivendo una fase di attenzione crescente verso la qualità e la sostenibilità. A questo proposito, venerdì 25 luglio 2025, ad Aprilia , si terrà un convegno importante dedicato alle “Innovazioni per il miglioramento degli standard qualitativi del kiwi laziale”. L’evento è promosso dalla Cooperativa Apofruit e mira ad approfondire i risultati e le prospettive di un progetto volto a rafforzare la competitività della filiera locale, concentrandosi su pratiche rispettose dell’ambiente e sviluppi tecnologici per il settore agricolo.

Il progetto quality kiwi: obiettivi e partner principali per la valorizzazione del frutto

Il progetto Quality Kiwi vuole spingere la produzione di kiwi laziale verso standard più elevati con metodi sostenibili. L’obiettivo è consolidare la presenza del prodotto sia sul mercato nazionale che all’estero, grazie a pratiche agricole che privilegiano qualità e tutela ambientale. A guidare l’iniziativa è Nicoletta Pucci, responsabile scientifico del CREA, affiancata da Mario Ravalli del CONAF. Apofruit Italia agisce da capofila, con la partecipazione di partner come Ri.nova e il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria.

Protagonisti locali nel progetto

Numerose aziende agricole della zona si sono associate al progetto per fornire terreno d’azione concreto. Tra queste compaiono nomi quali Piva Angelo, Aldrighetti Lina, Vanini Moreno, e molte altre realtà del Lazio che, collaborando, contribuiscono alla ricerca e all’adozione di nuove tecniche di coltivazione. Il coinvolgimento diretto dei produttori crea un filo diretto con le esigenze del campo, elemento fondamentale per adattare efficacemente le innovazioni proposte.

Il contesto di finanziamento e la rilevanza della misura psr regione lazio

L’incontro di fine luglio si svolge nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Lazio, strumento chiave per sostenere la modernizzazione delle attività agricole locali. Il progetto è inserito nella Misura 16, specificamente nella Sottomisura 16.2 e nell’Operazione 16.2.1, che supportano lo sviluppo di progetti pilota e di nuove pratiche agrarie. Questo quadro normativo europeo, basato sul regolamento UE n. 1305/2013, finanzia interventi che puntano a miglioramenti tangibili nelle produzioni agricole, con attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.

Vantaggi delle risorse finanziarie

Le risorse a disposizione hanno permesso di realizzare sperimentazioni, monitoraggi e strumenti tecnologici per la filiera del kiwi, creando un modello replicabile che potrebbe dare impulso a coltivazioni di qualità superiore. Questo sostegno agevola il dialogo tra ricerca scientifica, imprese agricole e tecnologie applicate, creando nuove opportunità per gli operatori del territorio.

Programma del convegno: interventi e risultati sul territorio laziale

Il convegno prenderà avvio alle ore 11:00 presso la sede di Apofruit in via Guardapasso, con la moderazione di Flavio Mancini, consigliere delegato di Apofruit Lazio. Ai partecipanti sarà presentato un video realizzato nell’ambito del progetto Quality Kiwi, che riassume le attività e i risultati raggiunti fino a oggi. Dopo l’introduzione affidata a Daniele Mirabello di Apofruit Soc. Coop., prenderanno la parola i ricercatori di CREA-OFA Roberto Ciccoritti e Daniele Lolletti. I loro interventi verteranno sugli effetti prodotti dalla gestione agronomica sul miglioramento della qualità del kiwi.

Sessione scientifica dedicata

La sessione scientifica continuerà con gli approfondimenti di Valentino Bergamaschi, Nicoletta Pucci e Salvatore Vitale, che tratteranno il monitoraggio della malattia della moria del kiwi. La discussione includerà metodi diagnostici tradizionali e tecniche avanzate di amplicon sequencing, strumenti fondamentali per individuare e contenere l’insorgenza della patologia. Il rilievo di questo aspetto è cruciale per garantire rese produttive e qualità del frutto.

Le tematiche ambientali saranno affrontate da Alessandro Suardi del CREA-IT, che esporrà gli impatti ambientali legati alla coltivazione del kiwi e il ruolo dei sistemi di supporto decisionale nella gestione sostenibile. A seguire, Vito Buono di Sysman Progetti & Servizi presenterà la piattaforma DSS-KIWI, uno strumento applicato in campo e in magazzino per ottimizzare le operazioni di produzione e distribuzione. Valeria Altamura di Ri.nova chiuderà con una relazione sulla sostenibilità economica del kiwi giallo in Lazio, mettendo in luce gli aspetti finanziari della filiera.

Chiusura con i rappresentanti istituzionali e il futuro della filiera kiwi nel lazio

La chiusura del convegno è affidata a Paolo Gramiccia, responsabile dell’Area Calamità e Strumenti Finanziari della Regione Lazio. Il suo intervento richiama il ruolo dell’amministrazione regionale nel promuovere innovazione e resilienza nel comparto agricolo, anche attraverso strumenti di finanziamento e promozione. L’incontro rappresenta quindi un momento di sintesi e di rilancio delle strategie di supporto alla filiera del kiwi laziale.

L’evento ad Aprilia conferma l’interesse concreto verso una produzione agricola che combina qualità, sostenibilità e controllo delle emergenze fitosanitarie. Sul territorio si intravede un percorso mirato a valorizzare prodotti locali, rafforzare i legami tra ricerca e imprese e affrontare le sfide future con strumenti aggiornati. La collaborazione tra operatori diversi e le istituzioni pubbliche sembra indirizzare la coltivazione verso una nuova fase di crescita con standard ben definiti.

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