Convegno ad Ancona sul ruolo dello shipping nel contrasto al cambiamento climatico

Convegno ad Ancona sul ruolo dello shipping nel contrasto al cambiamento climatico

A Ancona, un convegno promosso da Capitaneria di porto di Ancona e Regione Marche ha riunito enti come Università Politecnica delle Marche, Fincantieri e Rina per discutere strategie e tecnologie sostenibili nello shipping contro il cambiamento climatico.
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Ad Ancona si è tenuto un convegno multidisciplinare sul ruolo dell’industria dello shipping nella lotta al cambiamento climatico, con focus su innovazioni tecnologiche e strategie sostenibili per ridurre le emissioni nel settore marittimo. - Gaeta.it

Un incontro importante si è svolto ad Ancona, dedicato al contributo dell’industria dello shipping nella lotta contro il cambiamento climatico. L’evento, ospitato nella Residenza Stella Maris il 28 maggio 2025, ha visto la partecipazione di numerosi enti locali e nazionali impegnati su temi ambientali e marittimi.

Il convegno organizzato da capitaneria di porto e istituzioni regionali

La Capitaneria di porto di Ancona ha promosso un incontro con il supporto diretto della Regione Marche, della Camera di Commercio regionale e del Comune, oltre che della locale Autorità di sistema portuale. La collaborazione ha spaziato tra vari soggetti, tra cui l’Università Politecnica delle Marche , Fincantieri, il Rina di Genova, il Consiglio nazionale delle ricerche-Irbim, il Centro ricerche di Banca Intesa e l’Eni. Questa rete ha consolidato un dialogo multidisciplinare sulle sfide ambientali direttamente legate al mondo marittimo e allo shipping.

Gli interventi hanno sottolineato la complessità dell’approccio da adottare per bilanciare le esigenze dell’industria navale con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, soprattutto in un territorio portuale strategico come quello marchigiano. L’evento ha rappresentato un’occasione per confrontarsi sulle strategie pratiche e sugli sviluppi tecnologici in atto nel settore.

Interventi chiave e tecnologie per la riduzione delle emissioni

Tra gli interventi più attesi, il professor Filippo Giorgi, vincitore del premio Nobel per la pace nel 2007, ha illustrato la necessità di azioni coordinate a livello globale per limitare il riscaldamento climatico provocato dall’eccesso di gas serra. Giorgi ha ricordato i principali dati scientifici sull’aumento della temperatura media e il ruolo dell’industria navale nel contribuire a questo fenomeno se non governata correttamente.

Andrea Cogliolo e Maria Garbarini, esperti del Rina, hanno approfondito il tema dei nuovi carburanti per il settore marittimo. Secondo loro, l’adozione di una strategia duale che prevede l’uso combinato di più combustibili rappresenta una soluzione più equilibrata rispetto a proposte che privilegiano una sola tecnologia. Questa scelta si basa sull’impatto ambientale, la disponibilità di risorse e la sicurezza globale dell’approvvigionamento.

Pierluigi Punter di Fincantieri ha descritto gli investimenti in corso per rendere le imbarcazioni meno energivore e più sostenibili. Tra le innovazioni figuano l’impiego di vernici speciali per ridurre l’attrito in acqua e programmi per il recupero e il riuso dei materiali di scarto prodotti durante la costruzione navale. Questi interventi mirano a ridurre sia il consumo energetico sia l’impronta ecologica complessiva delle navi.

Un approccio equilibrato verso la sostenibilità ecologica

Il direttore Marittimo delle Marche, ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale, ha sottolineato la necessità di un “equilibrio tra mente e cuore” per affrontare l’equilibrio tra sostenibilità ecologica e bisogni economici e sociali. Questa visione riconosce l’importanza di non sacrificare progressi ambientali a discapito di altri settori fondamentali.

Il magnifico rettore dell’Università Politecnica delle Marche, GianLuca Gregori, ha definito questo approccio come “competitivo”. Con questa espressione ha indicato la capacità di mantenere la produzione e la crescita nel settore marittimo, pur adeguando tecnologie e pratiche a standard ambientali più alti. Questo concetto si traduce in una risposta concreta alle sfide globali, con ricadute positive sullo sviluppo locale.

Quadro multidisciplinare sulla questione ambientale e prospettive future

Il convegno ha fornito una visione articolata dei problemi legati all’effetto serra nel settore marittimo. Esperti e istituzioni hanno messo in relazione dati scientifici, innovazioni tecnologiche e politiche di gestione ambientale. In questo contesto, l’obiettivo è stato quello di offrire risposte pragmatica alle difficoltà che si incontrano nel proteggere l’ecosistema marino e terrestre.

La rilevanza dello stesso incontro è confermata dall’interesse mostrato dalla Commissione Europea, che lo ha inserito nel calendario ufficiale dell’European maritime day. L’evento segue altri appuntamenti organizzati in Italia e in Europa nel 2025, anno in cui ricorre il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera. Questo dato sottolinea un legame profondo tra tradizione, ruolo istituzionale e sviluppo di politiche ambientali nel paese.

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