Il comune di Sezze ospita un convegno dedicato al monumento naturale Fosso Brivolco, noto per le sue superfici calcaree con impronte di dinosauro. Questa area, tra le più importanti in tutto il Lazio per il patrimonio paleontologico, diventa al centro di un confronto tra esperti e istituzioni. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Regione Lazio, la Soprintendenza archeologica, la Sapienza università di Roma e il museo delle Scienze di Trento, punta a promuovere la tutela e la valorizzazione di questo sito unico. Durante l’incontro si approfondiranno aspetti scientifici, legislativi e culturali legati a queste tracce fossili, per dare nuova spinta alla sua gestione e riconoscimento pubblico.
Il valore scientifico e culturale del fosso brivolco a Sezze
Il monumento naturale Fosso Brivolco si distingue per i suoi reperti paleontologici, una testimonianza diretta del passato della Terra. Le impronte di dinosauro nelle rocce calcaree rappresentano un patrimonio raro nella regione Lazio. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ha sottolineato come questo sito non sia solo un luogo di interesse geologico ma anche un’opportunità per lo sviluppo culturale e turistico della città. Le tracce fossili hanno un valore educativo, in quanto permettono di raccontare la storia della vita millenni fa e stimolano la conoscenza scientifica nelle scuole e nel pubblico.
Oltre al valore per la comunità, il Fosso Brivolco mostra caratteristiche geologiche e paleoambientali di interesse importante. Le superfici calcaree dove sono state scoperte le impronte, in particolare nella zona della cava Petrianni, offrono una finestra sulle condizioni ambientali di un’epoca lontana. Lo studio di queste rocce aiuta gli esperti a ricostruire l’ecosistema e il comportamento dei dinosauri che abitavano questa parte d’Italia. Per Sezze, quindi, la salvaguardia di questo patrimonio diventa anche una questione identitaria, capace di unire il territorio a una parte rilevante della storia naturale.
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Interventi degli esperti durante il convegno
Nel corso del convegno dell’Auditorium San Michele Arcangelo sono intervenuti diversi specialisti nella geologia e paleontologia del Lazio. Il geologo Daniele Raponi, il funzionario regionale Diego Mantero e il paleontologo Antonio Borrani hanno preso parte alle discussioni per approfondire le caratteristiche del sito. Il docente Marco Romano, rappresentante della Sapienza università di Roma, ha illustrato alcuni aspetti scientifici legati alle tracce fossili. Altri contributi sono arrivati dal dottor Fabio Massimo Petti del museo delle Scienze di Trento. Questi interventi hanno messo in luce le sfide e le soluzioni per la tutela delle superfici fossili, evidenziando anche il quadro normativo attuale.
Temi legislativi e scientifici affrontati nel convegno
Tra i temi affrontati durante il convegno, la legislazione a tutela dei siti paleontologici ha ricevuto particolare attenzione. Sono state discusse le norme che regolano l’accesso, la conservazione e lo studio delle impronte di dinosauro in Italia. Gli esperti hanno rilevato come spesso la mancanza di una gestione strutturata possa compromettere la conservazione di questi beni. La presentazione della tesi di dottorato del dott. Matteo Antonelli, dedicata proprio al sito di Sezze, ha fornito dati aggiornati e approfonditi sugli ultimi studi condotti. Questo ha confermato l’importanza di mantenere vivo l’interesse scientifico attraverso ricerche dedicate e misure di tutela mirate.
Comitato di pilotaggio per la valorizzazione del sito
Al termine della giornata di lavori è stato presentato il comitato di pilotaggio destinato a gestire il futuro del monumento Fosso Brivolco. Questo organismo raccoglie rappresentanti istituzionali, tecnici e accademici chiamati a coordinare attività di ricerca, conservazione e promozione del sito. Il comitato dovrà sviluppare un piano che contempli interventi per la conservazione delle impronte fossili e azioni volte a far conoscere il valore dell’area sia al pubblico locale che ai turisti.
Il coordinamento tra Comune di Sezze, Regione Lazio, soprintendenza e università vuole evitare dispersione di risorse e ottimizzare le iniziative. In questo modo si punta anche a trasformare il Fosso Brivolco in un luogo attrattivo per studiosi e visitatori interessati alla paleontologia. L’obiettivo è sostenere un modello di fruizione pubblica compatibile con la salvaguardia del patrimonio, permettendo a studenti, ricercatori e appassionati di osservare e studiare le tracce di dinosauro senza danneggiare le superfici calcaree.
Il comitato si propone quindi come un punto di riferimento per tutte le attività legate al sito, gestendo in modo condiviso interventi e progetti futuri. La sua istituzione evidenzia la volontà di Sezze e delle istituzioni coinvolte di preservare con rigore scientifico e rispetto culturale uno dei siti più importanti per il Lazio.