Nei primi mesi del 2025, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, affiancati dal Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia e dal Comando Provinciale di Macerata, hanno eseguito una serie di controlli nei cantieri situati soprattutto nei comuni colpiti dal sisma: Macerata, Ussita, Pieve Torina, Petriolo, Monte San Giusto e Treia. L’operazione ha preso di mira in particolare la sicurezza sui luoghi di lavoro e il rispetto delle norme. Le verifiche hanno portato a sanzioni significative e all’adozione di provvedimenti restrittivi per alcune imprese.
Attività controllate e provvedimenti adottati
Le verifiche hanno interessato 16 aziende attive nel recupero post sisma. In nove casi gli ispettori hanno disposto la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale dovuta alle gravi carenze rilevate in materia di sicurezza. Si tratta di interventi decisi per fermare rischi imminenti per gli operai e chiunque si trovi nei cantieri. Parallelamente sono state elevate sanzioni per circa 180mila euro rivolte alle imprese che non hanno rispettato le norme previste dalla legge. Questi interventi confermano come la tutela della salute sul posto di lavoro continui a rappresentare una priorità nel territorio nelle fasi di ricostruzione post terremoto.
Principali violazioni accertate nei cantieri
Le ispezioni non hanno evidenziato problemi sul rispetto delle regole del lavoro, ma la sicurezza ha mostrato diverse falle. Tra queste, la mancata osservanza delle indicazioni sulla viabilità di cantiere, che ha creato situazioni di potenziale pericolo per la circolazione di mezzi e persone. Sono stati rilevati inoltre numerosi casi di aperture che esponevano operai a cadute dall’alto, proprio in zone di lavoro a quote elevate senza adeguati sistemi di protezione. In alcuni cantieri si sono registrate gravi carenze nella preparazione e disponibilità dei servizi per la gestione di emergenze. Mancavano o risultavano insufficienti i presidi previsti dalla normativa, utili in caso di incidenti o situazioni critiche.
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L’uso irregolare di attrezzature e la mancanza di dispositivi di protezione
Altro aspetto grave emerso dalle verifiche riguarda le attrezzature di lavoro. Sono stati scoperti casi di apparecchiature messe in opera in modo scorretto, con serio rischio di esposizione a scosse elettriche. La sicurezza elettrica è un nodo cruciale nei cantieri, specie in contesti complessi come quelli del maceratese, dove gli impianti spesso sono provvisori o adattati rapidamente. Inoltre, molti lavoratori sono stati trovati senza i dispositivi di protezione individuale necessari, come caschi, imbracature o guanti specifici. Questa mancanza espone chi lavora a lesioni gravi ed è in contrasto con le norme vigenti.
Omissioni nella vigilanza e responsabili delle criticità
Le forze dell’ordine hanno evidenziato anche gravi lacune nella vigilanza da parte delle figure preposte alla supervisione della sicurezza. I responsabili non hanno garantito un controllo adeguato sulle procedure e sul rispetto delle regole, contribuendo così alle violazioni riscontrate. In ambito di cantieri edili, la vigilanza è un elemento chiave per prevenire incidenti sul lavoro. Il quadro emerso rafforza l’urgenza di interventi più stretti da parte degli organismi di controllo e dei dirigenti delle aziende coinvolte.
Gli accertamenti condotti dai carabinieri si inseriscono in un contesto che vede il territorio maceratese impegnato nella ricostruzione a distanza di anni dal sisma. La sicurezza nei cantieri dovrà restare al centro dell’attenzione per evitare che incidenti peggiorino una situazione già delicata. I risultati di questi controlli dimostrano che, nonostante alcune imprese osservino le regole fondamentali del lavoro, serve ancora più attenzione e rigore nel mettere in pratica tutte le misure obbligatorie per tutelare chi lavora.