La campagna nazionale avviata nel 2025 per verificare la regolarità nelle cliniche e nei centri di medicina estetica ha portato a scoperte significative su scala territoriale. Il lavoro delle forze dell’ordine, in collaborazione con il ministero della Salute, ha avuto come scopo il contrasto alle irregolarità che possono avere conseguenze gravi per la salute dei pazienti. Lo scenario era già segnato da episodi recenti di interventi eseguiti con metodi non autorizzati o da personale non qualificato.
L’azione dei nas sul territorio nazionale per controllare i centri estetici e gli studi medici
Fin dai primi mesi del 2025, i carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità hanno avviato un’attività di monitoraggio estesa su tutto il territorio italiano. I controlli, intensificati in particolare a maggio, hanno interessato centri estetici e studi di medicina estetica con l’obiettivo di accertare il rispetto delle norme sanitarie e strutturali. Sono state ispezionate 1.160 strutture in totale. In più di cento casi, le verifiche hanno rilevato anomalie rilevanti legate a carenze organizzative e mancanze nella documentazione autorizzativa.
Dettagli sui controlli e le verifiche effettuate
I controlli miravano a identificare la presenza di apparecchiature certificate e sicure, condizioni igieniche adeguate e personale con titoli professionali riconosciuti. È stata posta particolare attenzione ai trattamenti più delicati come l’uso di filler, impianti cutanei e le procedure con il plasma ricco di piastrine , usate per la biorivitalizzazione della pelle. Questi trattamenti sono frequentemente oggetto di abusi in strutture non autorizzate o da operatori privi delle competenze necessarie.
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Irregolarità e denunce: quanti operatori sotto accusa
Al termine dell’attività ispettiva, i Nas hanno segnalato 132 strutture non conformi alle normative vigenti. Di queste, sono stati denunciati 104 titolari o operatori responsabili di irregolarità. Le contestazioni riguardano sia la mancanza di requisiti igienico-strutturali fondamentali, sia l’uso improprio di dispositivi o prodotti medici vietati o non certificati.
Rischi e conseguenze delle irregolarità
In diverse situazioni, le irregolarità si sono tradotte nel mancato rispetto di regole basilari come la sterilizzazione degli strumenti o le condizioni minime degli ambienti ove venivano effettuati i trattamenti. Sono emersi casi di pratiche eseguite da personale non abilitato alla professione medica o senza formazione specifica, con conseguenti rischi per la sicurezza dei clienti.
Le forze dell’ordine hanno raccolto prove tali da procedere a denunce penali, finalizzate a prevenire nuovi casi di interventi illegali. La campagna di controllo affronta in modo diretto un settore che negli ultimi anni ha visto un aumento della domanda, ma anche un incremento di casi di danni gravi causati da interventi fuori norma.
Il contesto di sicurezza sanitaria dopo gli episodi di cronaca
Il quadro attuale trae origine anche da una serie di eventi drammatici che hanno attirato l’attenzione pubblica e delle autorità. Sono stati documentati interventi estetici effettuati da soggetti privi di qualifiche accompagnati dall’uso di apparecchi non omologati o in locali privi di certificazioni sanitarie. Questi fattori hanno prodotto complicanze mediche e gravissimi danni alla salute di chi si è affidato a queste strutture.
La risposta delle autorità e le nuove misure
Il controllo diffuso degli ultimi mesi risponde all’esigenza di tutelare i cittadini da rischi evitabili con misure basilari di prevenzione e rispetto di norme stringenti. La verifica del possesso delle autorizzazioni e della conformità dei locali riguarda non solo l’aspetto tecnico, ma anche le garanzie di sicurezza offerte agli utenti.
La nuova attenzione dei servizi preposti assicura un monitoraggio più rigoroso di erogazione dei trattamenti estetici. Si punta inoltre a contrastare la diffusione di pratiche fuori controllo, che possono compromettere la salute o portare a reati penali. L’impegno congiunto di carabinieri e ministero della Salute mira a riallineare il settore estetico ai parametri di legge, prevenendo rischi con controlli mirati e sistematici.