Controlli gratuiti annuali per caregiver familiari: l'appello della fondazione Ronald McDonald Italia alle istituzioni

Controlli gratuiti annuali per caregiver familiari: l’appello della fondazione Ronald McDonald Italia alle istituzioni

La fondazione Ronald McDonald Italia chiede controlli sanitari gratuiti annuali per i caregiver familiari, evidenziando il loro ruolo cruciale e la necessità di leggi e servizi dedicati per un welfare family centered.
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La fondazione Ronald McDonald Italia chiede controlli sanitari gratuiti annuali e maggiori sostegni per i caregiver familiari, sottolineando l'importanza di un welfare centrato sulla famiglia e un modello di cura integrato. - Gaeta.it

La fondazione per l’infanzia Ronald McDonald Italia ha lanciato un appello forte e chiaro alle istituzioni: garantire controlli sanitari gratuiti ogni anno a tutti i caregiver familiari. Questo tema è emerso durante la conferenza stampa ‘Disabilità e accoglienza: pazienti pediatrici e caregiver al centro della cura’, tenutasi a Roma. L’obiettivo è dare visibilità e sostegno a chi si prende cura, giorno dopo giorno, di figli con disabilità o condizioni di salute complesse, una realtà che coinvolge migliaia di famiglie italiane.

Il ruolo cruciale ma nascosto dei caregiver familiari in italia

I caregiver familiari rappresentano un numero significativo di persone, soprattutto tra i 45 e i 64 anni, che dedicano tempo, energie e risorse all’assistenza di un familiare con disabilità o malattia cronica. Sono la base su cui si regge l’accesso a cure spesso costose e complesse, ma restano per lo più invisibili. Molti di loro devono abbandonare il lavoro o limitare fortemente le ore lavorative. Senza un sistema di supporto strutturato e coordinato, queste famiglie si trovano ad affrontare da sole le difficoltà quotidiane della cura.

Circa un terzo delle famiglie si avvale di reti informali di sostegno, ma la maggioranza fa fronte in autonomia alla gestione sanitaria e sociale. La mancanza di un aiuto concreto si sente con più forza nelle case con minori disabili, dove i costi assistenziali gravano pesantemente. Il sistema di welfare, frammentato e disomogeneo su tutto il territorio, non riesce a offrire risposte adeguate a queste esigenze così specifiche.

Le dichiarazioni di istituzioni e esperti a roma

Alla conferenza stampa di Roma hanno preso parte figure istituzionali e medici specialisti. Alessandra Locatelli, ministra con delega alla famiglia, ha sottolineato il valore del lavoro della fondazione Ronald McDonald e ha ribadito la necessità di una legge dedicata ai caregiver familiari. Questa legge vuole riconoscere il ruolo di chi assiste nel quotidiano, offrendo servizi, formazione e sostegni essenziali per evitare l’isolamento sociale e psicologico di queste persone.

Maria Chiara Roti, direttrice generale della Fondazione Ronald McDonald, ha evidenziato come da oltre vent’anni l’organizzazione operi a fianco dei bambini in cura e delle loro famiglie, garantendo spazi di accoglienza e supporto vicino agli ospedali pediatrici. Tra le altre intervenute, anche Laura Zoppini, direttore socio-sanitario dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, ha ribadito l’importanza di un’assistenza centrata sulla famiglia.

L’approccio family centered care e il modello assistenziale promosso

Durante la conferenza è stato rilanciato il concetto di Family Centered Care, un modello assistenziale che pone al centro il nucleo familiare del paziente e non solo l’individuo malato. Questo sistema considera la famiglia come parte integrante e attiva del percorso di cura. Tenere insieme supporto emotivo, formazione e servizi sanitari permette di affrontare meglio le sfide della disabilità e delle malattie pediatriche.

Il modello proposto vuole uscire da una logica burocratica per andare verso un welfare costruito sulla conoscenza precisa dei bisogni dei caregiver e dei pazienti. La fondazione Ronald McDonald sostiene da anni questo approccio attraverso le sue 4 Case Ronald e 4 Family Room, spazi sicuri e vicini ai principali ospedali pediatrici distribuiti in 6 città italiane. Questi luoghi offrono un rifugio e un supporto concreto ai familiari impegnati in un ruolo fondamentale ma troppo spesso senza tutele.

Un appello concreto per migliori servizi e sostegni ai caregiver

L’appello lanciato da Roma chiede alle istituzioni di mettere in campo azioni concrete, con controlli gratuiti annuali per caregiver, sistemi di formazione e strutture di accoglienza pensate per loro. Alla base di questa richiesta c’è la consapevolezza che la famiglia resta il primo soggetto che si prende cura, e che aiutare chi assiste significa prendersi cura di tutta la comunità.

Le criticità di oggi nascono dal fatto che molte famiglie restano isolate e sovraccariche. La mancanza di risposte pubbliche strutturate lascia un vuoto che pesa non solo sulle persone coinvolte, ma anche sui servizi sanitari, chiamati a gestire situazioni spesso aggravate. Le voci raccolte a Roma evidenziano la necessità di una maggiore pianificazione e di un sistema che riconosca il valore e la fatica dei caregiver.

I dati emersi dalla conferenza confermano che la tutela dei caregiver deve diventare una priorità nazionale, con leggi e servizi dedicati che permettano di affrontare le difficoltà con meno solitudine e più strumenti. La sfida è costruire un welfare che punti davvero sulla famiglia, come centro stabile dell’assistenza e della cura.

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