Controlli contro il lavoro irregolare nella marsica: nove società sanzionate e lavoratori scoperti

Controlli contro il lavoro irregolare nella marsica: nove società sanzionate e lavoratori scoperti

Nel territorio della Marsica, controlli congiunti di Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila e Guardia di Finanza di Avezzano hanno scoperto irregolarità e lavoro nero in nove società agricole, contrastando il caporalato.
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Nella Marsica è stata condotta una campagna di controlli nel settore agricolo per contrastare lavoro irregolare e caporalato, con sanzioni a diverse aziende e il coinvolgimento di mediatori culturali per tutelare i lavoratori, soprattutto stranieri. - Gaeta.it

Nel territorio della Marsica, tra Luco dei Marsi, Celano e San Benedetto nei Marsi, si è conclusa una campagna straordinaria di controlli sul lavoro, con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare e lo sfruttamento nel settore agricolo. L’intervento, guidato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila insieme alla Guardia di Finanza di Avezzano, ha coinvolto anche mediatori culturali. La zona interessata è nota per la raccolta di prodotti ortofrutticoli nel periodo primaverile e estivo, momenti in cui la richiesta di manodopera aumenta e si intensificano i rischi di violazioni lavorative.

Dettagli dei controlli e risultati sulle società agricole

Negli ultimi giorni, personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e della Guardia di Finanza ha effettuato una serie di verifiche presso diverse aziende agricole attive nella piana del Fucino. Sono state ispezionate nove società, tutte sotto la lente d’ingrandimento per verificare regolarità contrattuali e condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Dai controlli è emerso un lavoratore impiegato in nero e due persone con posizioni irregolari. Questi riscontri hanno portato a diverse sanzioni amministrative e multe per gli imprenditori agricoli, legate a violazioni nelle norme sul lavoro e sulle misure di sicurezza previste dal decreto legislativo 81/2008.

Aspetti specifici dei controlli

I controlli hanno riguardato aspetti concreti quali l’assenza di contratti regolari, il mancato rispetto delle pause e delle norme igienico-sanitarie, oltre a situazioni di rischio per la salute e la sicurezza dei dipendenti. La scoperta del lavoratore in nero conferma come, nonostante i frequenti interventi, rimangano pratiche irregolari in alcune aziende, giustificando l’attenzione costante degli organi di controllo. La presenza dei mediatori culturali ha facilitato la comunicazione con operai stranieri, spesso vittime di sfruttamento, per raccogliere testimonianze e verificare le condizioni di lavoro reali.

La lotta al caporalato e l’importanza della collaborazione istituzionale

L’azione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del Lavoro si inserisce in un più ampio quadro di contrasto al fenomeno del caporalato. Questa pratica illegale implica spesso il reclutamento e lo sfruttamento di lavoratori, soprattutto stranieri, in condizioni precarie e senza tutele. La presenza di distacchi fittizi di personale e somministrazioni irregolari è al centro degli interventi dell’autorità, che mirano a interrompere catene di sfruttamento e a restituire dignità alle persone impiegate nel settore agricolo.

Il coordinamento delle forze dell’ordine e delle istituzioni

Il coordinamento operativo rientra nelle linee guida definite dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di L’Aquila, che di recente ha rafforzato le strategie per prevenire violazioni in ambito lavorativo. I controlli sono un segnale chiaro alle aziende: il rispetto delle regole non è facoltativo e le conseguenze amministrative sono concrete. L’approccio integrato delle forze dell’ordine e degli ispettori del lavoro, con il supporto di mediatori culturali, consente di agire anche dove la barriera linguistica e culturale poteva ostacolare la vigilanza.

Risvolti sociali e impatto sul tessuto lavorativo locale

Il rilievo delle irregolarità riguarda non solo aspetti legali e amministrativi ma ha risvolti sociali evidenti. Lo sfruttamento di lavoratori, soprattutto stranieri con poco potere contrattuale, alimenta tensioni, rischi di sfruttamento e squilibri nella concorrenza del mercato agricolo. Le violazioni scoperti rappresentano, così, una forma di penalizzazione verso operatori rispettosi delle regole e minano la coesione sociale nei territori coinvolti.

Interventi per ristabilire condizioni dignitose

Interventi come questi puntano a ristabilire condizioni di lavoro dignitose e trasparenti, indispensabili anche per una gestione sostenibile della stagione di raccolta. Gli ispettori del lavoro e la Guardia di Finanza continueranno le verifiche per evitare il ripetersi di queste situazioni e garantire che chi lavora in campagna abbia tutele adeguate. Il contrasto a fenomeni come il caporalato si conferma urgente per tutelare i diritti di tutti e salvaguardare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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