Controlli al cantiere del Palasport: irregolarità, sicurezza dei lavoratori e denaro pubblico

Controlli al cantiere del Palasport: irregolarità, sicurezza dei lavoratori e denaro pubblico

Controlli ASL rivelano gravi irregolarità nel cantiere del Palasport di Genova, sollevando preoccupazioni su sicurezza e gestione dei lavori, mentre il PD chiede maggiore trasparenza e vigilanza.
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Controlli al cantiere del Palasport: irregolarità, sicurezza dei lavoratori e denaro pubblico - (Credit: www.ansa.it)

Recenti controlli effettuati dagli ispettori dell’ASL presso il cantiere del Palasport a Genova hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla conformità delle operazioni di costruzione. La situazione descritta da Simone D’Angelo, segretario del PD genovese, mette in discussione la narrazione di efficienza e regolarità promessa dalla giunta del Sindaco Bucci. Questo articolo esplora in dettaglio le irregolarità riscontrate, le implicazioni finanziarie e gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro nel contesto di questa grande opera pubblica.

Irregolarità nel cantiere: risultati preoccupanti dai controlli

Gli ispettori dell’ASL sono intervenuti nel cantiere del Palasport durante un controllo di routine e hanno riportato gravi irregolarità. Tra le problematiche evidenziate ci sono stati ponteggi non conformi alle norme di sicurezza, un indicativo di gestione poco attenta ai requisiti minimi richiesti. Inoltre, è emerso che alcuni lavoratori hanno tentato di fuggire al passaggio degli ispettori, mentre altri sono stati scoperti con documentazione falsa. Questi eventi richiamano alla mente situazioni di sfruttamento e abuso lavorativo che si credeva appartenessero al passato.

D’Angelo ha sottolineato come questa realtà contrasti nettamente con l’immagine di efficienza promossa dalla giunta comunale. Le irregolarità rilevate non solo mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, ma sollevano interrogativi sull’attività di vigilanza del Comune e sull’eventuale collusione tra enti e imprese appaltatrici. La prospettiva di lavori pubblici che non garantiscono rispettabilità e condizioni di lavoro dignitose è una questione che richiede un’attenzione urgente da parte delle autorità competenti.

La gestione finanziaria e l’attenzione alla sicurezza

Con oltre 23 milioni di euro destinati al riacquisto del Palasport e 150 milioni per la riqualificazione del quartiere, l’intervento sembra presentare un’inversione di rotta in termini di investimenti pubblici. Tuttavia, D’Angelo critica aspramente la gestione che l’amministrazione comunale ha riservato all’appaltatore, suggerendo che nonostante il sostanzioso intervento finanziario, le condizioni lavorative rimangano precari. Si tratta di una contraddizione che evidenzia un disinteresse da parte dei dirigenti politicamente responsabili verso la salute e la sicurezza dei lavoratori coinvolti nel progetto.

Le autorità comunali, tra cui il sindaco Bucci e l’assessore Piciocchi, sono state chiamate a rendere trasparente la catena di subappalti, che spesso nasconde ulteriori problematiche legate a mancanza di regolamentazione e norme di sicurezza. D’Angelo ha puntualizzato che il Comune dovrebbe vigilare più attentamente su queste dinamiche, garantendo che nessuna impresa possa approfittare del sistema a scapito dei lavoratori e della comunità.

Le richieste del PD e la necessità di trasparenza

Il segretario del PD ha specificato che è fondamentale per il Comune fare chiarezza sui processi di subappalto nel cantiere del Waterfront. Le politiche di controllo sugli appalti e subappalti sono centrali per assicurare che i diritti dei lavoratori siano rispettati. D’Angelo ha invitato il sindaco a non trascurare le richieste di rendere pubbliche le informazioni riguardanti le condizioni di lavoro e le modalità di assunzione degli operai impiegati nel cantiere.

In un panorama in cui la salute e la sicurezza sul lavoro sono diventate priorità fondamentali, la risposta delle autorità locali potrebbe avere un impatto determinante sul modo in cui vengono gestiti i progetti di grande importanza per la città. La richiesta di un’istruttoria approfondita da parte del Comune rappresenta non solo un passo verso la garanzia di diritti fondamentali per i lavoratori, ma anche un esercizio di trasparenza nei confronti dei cittadini genovesi. Una vigilanza rigorosa e la comunicazione aperta sui processi in atto sono elementi essenziali per ristabilire la fiducia nella gestione di opere pubbliche così significative.

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